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Autore: lovethewayoulie    19/01/2014    2 recensioni
Ciao, questa è la prima fanfiction che pubblico su Arrow (a dire in vero su EFP) e ho deciso di farla sulla coppia Olicity, che personalmente amo!
Dal testo:
" Ehm, se non fossi stata interrotta, a quest'ora ne avrei" disse, lanciando un'occhiata a Oliver, che aveva smesso di allenarsi e si era avvicinato al tavolo.
" E se tu, invece di parlare, ti fossi data una mossa a quest'ora non eravamo ancora qui."
"E allora perché non vieni al mio posto a fare il mio lavoro, dato che tu sei molto più veloce di me?" Felicity stava già per alzarsi quando..."
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Ho cambiato Nick, sono la vecchia "mmmh", ci tenevo ad avvisarvi ;)
La storia è momentaneamente sospesa, mi dispiace e grazie a tutti quelli che mi seguono❤
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, John Diggle, Oliver Queen, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
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Lei lo sapeva, l'ha sempre saputo che implicarsi in una faccenda del genere l'avrebbe messa in pericolo. Ma nonostante lo sapesse, si era detta:"Al diavolo, ora tocca a me far vedere quanto valgo!" e aveva accettato di lavorare nel seminterrato del Verdant per Oliver Queen. Cosa le era preso quando aveva detto si, questo non lo sapeva. Perché mai mettersi in pericolo per il suo capo e il suo amico, quando poteva godersi la sua vita,se pur noiosa ma comunque fuori ogni pericolo? Magari non era destinata a questo. Felicity stava lavorando nel rifugio segreto del suo .. Ehm capo, nonché l'incappucciato, o Green Arrow, quando sentì la porta schiudersi e dei passi dietro a lei la raggiunsero prima che potesse voltarsi. Oliver, senza degnarla di uno sguardo, posò la borsa con gli indumenti che usa per gli allenamenti vicino al tavolo dove lavorava Felicity. "Ah sei tu.." lei non sapeva mai come rivolgersi con Oliver e la sua lingua frenetica non le permetteva di stare in assoluto silenzio. "Novità?" chiese lui impassibile, senza nemmeno salutarla. Felicity era abituata ai modi di approccio di Oliver, anche se si domandava spesso se si comportasse così con tutti o solo con lei. Tanto perché avrebbe dovuto comportarsi diversamente? Era solo la sua segretaria, nonché esperta informatica, niente di più, niente di meno. E lui solo il suo capo. "mmh niente. Sto visionando i diversi notiziari, ma nessuna novità riguardo il nostro uomo" "Allora perché sei ancora qui?". A questo Felicity non era preparata. Sì, ai modi burberi di Oliver ormai non ci faceva più caso, ma questa frase l'aveva ferita profondamente. Si trovò a pensare se il suo aiuto in quella caverna servisse davvero a qualcosa. Sentiva gli occhi di Oliver puntati addosso, la prima di quella sera e forse anche l'ultima. "Felicity, non far trasparire le tue emozioni, e soprattutto non dire cazzate di qui potresti pentirti" pensò. "Ehm, stavo appunto cercando informazioni su quest'uomo" la su risposta fu secca. Oliver, ovviamente, pensò lei, non ci fece nemmeno caso, o almeno non lo dava a vedere. "Beh allora muoviti, non dobbiamo in nessun modo farcelo scappare" "Hai per caso qualche dubbio sull'efficienza del mio lavoro? Per tua informazione, io sono quella esperta di informatica e non tu, quindi saprò pur fare il mio lavoro no?". "Oh merda, Felicity perché una buona volta non ti tagli quella lingua?" si ritrovò a pensare dopo aver pronunciato quelle parole. A dire il vero, era uno sfogo che si era tenuta dentro per troppo tempo, infatti era riuscita a "scoppiare" senza inciampare mentre parlava in modo frenetico. Oliver che fino ad allora si stava esercitando alla sbarra, saltò giù e rimase fermo ad osservarla. "Felicity, qua nessuno dubita delle tue capacità e questo credevo lo sapessi bene". Felicity, non confortata certo dal tono duro di Oliver, abbassò lo guardo incontrando nuovamente la luminosità dello schermo, cosa che in quel momento fu alquanto fastidioso per i suoi occhi, già punzecchiati dalle lacrime. Lacrime che nemmeno lei riusciva a spiegarsele, o forse sapeva il motivo, ma non voleva ammetterlo: non veniva abbastanza apprezzata, forse un po' da Diggle, che in quei ultimi giorni era diventato un vero amico per lei. Per loro si era macchiata di diversi reati, hackerando i database della polizia, e sembrava che a loro non importasse nulla se sarebbe finita in prigione. Cercò di ricacciare dentro le lacrime e, per fortuna ci riuscì, sperando che Oliver non si fosse accorto di niente. Infatti lui aveva ripreso tranquillamente i suoi esercizi e lei, contrariamente al suo solito, non restò ad osservarlo e continuò il lavoro sospeso al computer. Sperava solo di finire in fretta. Mentre i pensieri le vorticavano in testa, la porta si aprì e Diggle entrò e raggiunse il punto in cui, qualche momento fa, occupava Oliver. "Felicity. Oliver" gli salutò sorridendo. Felicity finalmente si ritrovò sollevata da quella tensione che si era creata in quella stanza. "Ciao Diggle" lo salutò, ricambiando il sorriso. "Ehi, hai qualche novità sul nostro uomo?" " Ehm, se non fossi stata interrotta, a quest'ora ne avrei" disse, lanciando un'occhiata a Oliver, che aveva smesso di allenarsi e si era avvicinato al tavolo. " E se tu, invece di parlare, ti fossi data una mossa a quest'ora non eravamo ancora qui." "E allora perché non vieni al mio posto a fare il mio lavoro, dato che tu sei molto più veloce di me?" Felicity stava già per alzarsi quando Diggle la ferma e le dice, facendo attenzione a non farsi sentire da Oliver:" Felicity, abbiamo bisogno di te, sia io sia Oliver, anche se non si è ancora deciso ad ammetterlo. Ti prego, non andartene, Oliver senza di te, non saprebbe nemmeno dove cercare". A queste parole, Felicity si risedette e con un sorriso ricominciò a fare ricerche. Oliver continuava a guardare Diggle con aria interrogativa, ma in quel momento non osava fare domande. "Trovato!" esclamò Felicity e subito dopo si apprestò a dare le coordinate di dove si trovasse l'uomo. Oliver cominciò a vestirsi e truccarsi di verde per affrontare i pericoli come ogni notte. Prima di andarsene però, prese da parte Diggle e gli chiese che cos'avesse detto a Felicity per convincerla a restare. Al che Diggle rispose semplicemente:"La verità, Oliver, solo quella". ---------------- Angolo dell'autrice: Ciao a tutti, questa è la mia prima fanfiction! Riguardo alla storia, so che può sembrare triste, ma la tensione si allieverà... Beh spero che vi piaccia e che non sia venuta una vera schifezza, in tal caso chiedo perdono! Ciao!
  
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