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Autore: Queila    19/01/2014    3 recensioni
La prima storia è dal punto di vista di Lavinia la senza-voce che è stata selezionata per un'edizione degli Hunger Games ... le altre storie riguarderanno sempre lei... la raccolta è stata scritta appositamente per un contest a turni... (la quarta è in corso...)
Le storie partecipano al contest " 1 su 24 ce la fa [Hunger Games Contest]" di ManuFury.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lavinia
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Tributo: Lavinia

Turno: Primo turno (le presentazioni)

Titolo Storia: Lavinia e libertà

Pacchetto (se presente):

Genere:
Generale,introspettivo

Raiting: Giallo

Avvertimenti:

Pairing (se presente):

Note (facoltative):
Enea è il nome del fratello, lo stesso ragazzo che Katniss ha visto morire davanti ai suoi occhi senza intervenire. Spero che si capisca il perché Capitol City li stesse cercando. Alla fine ho fatto che Lavinia è una senza-voce quando sarà spedita nell’arena, mi sembrava più interessante. Buona lettura J Ah ci sono un po’ di ripetizioni, fa parte del mio stile, spero che non ti facciano proprio schifo, perché io adoro le ripetizioni (quelle volute, ovviamente), ma se sono troppe segnalale pure ^^.
A presto
 
 
LAVINIA E LIBERTA’
 
Mi hanno sempre chiamata così: Lavinia, ma ora non ha più importanza.
Ora non ho più un nome: sono una senza voce.
Ho visto morire mio fratello davanti ai miei occhi, sognavamo una vita migliore.
Volevamo solo ritrovare in un distretto l’affetto perso dopo la morte di nostra madre, lontano da Capitol City, lontano da parrucche e trucchi, lontano da falsità e giochi di potere.
Volevamo fuggire da un mondo costruito e artificiale, ma abbiamo visto troppo.
Abbiamo visto la violenza che riservate a uomini inermi e schiacciati dalla loro stessa vita.
Abbiamo visto la fame e la miseria nei volti di anziani e bambini.
Abbiamo visto lo sporco del mondo che non avete mai contribuito a pulire.
Abbiamo visto la paura riflessa negli occhi delle persone alla parola “Capitol City”.
Volevamo cambiare qualcosa di Panem, ma Panem è maligna e calcolatrice, alla fine è lei che ha cambiato noi, inseguendoci, stanandoci, uccidendo e mutilando.
Ci avete dato la caccia come fossimo animali, ci avete perseguitati perché abbiamo aperto gli occhi, perché abbiamo capito com’è il  mondo, quello vero, abbiamo capito che siete dei bugiardi che basano tutto sull’apparenza.
Sono stata condannata ad una misera esistenza perché volevo essere diversa, perché volevo trovare qualcosa per cui vivere al di fuori dello sfarzo e dell’opulenza della capitale.
Adesso sono un’altra: mi avete migliorato in un certo senso, sono più forte e sono pronta ad affrontarvi.
Enea è morto.
Mia madre è morta.
Mio padre è scomparso tanti anni fa.
Non mi resta nulla, solo  solitudine e  vendetta, ma mi bastarà per andare avanti e vedervi sconfitti.
Voi mi avete tolto il nome, la famiglia e mi avete tagliato la lingua.
Ma state certi che nell’arena  verrò a riprendermi la dignità.
La libertà non si dimostra con le parole, ma con le azioni, e farà di tutto per dimostrarvi che ho ancora speranza, speranza in un futuro davvero libero.
  
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