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Autore: CoryYou_reMyAngel    19/01/2014    0 recensioni
"La guardavo, l'abbracciavo in maniera diversa da come abbracciavo le altre, eppure lei non se ne accorgeva mai. Non si accorgeva mai di quanto io l'amassi."
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Ally Brooke, Camila Cabello, Lauren Jauregui
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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So di avere già una long in corso, ma quest'idea Camren non potevo lasciarmela sfuggire. Godetevela.

Mi svegliai di soprassalto nel letto al suono della mia sveglia. La presi e la gettai contro il muro, letteramente. Era decisamente una giornata no, per com'era iniziata. Ed infatti, appena scesi dal letto, inciampiai sulle mie stesse ciabatte, finendo a tre centimetri di distanza dal pavimento. Bene. Davvero stupendo. pensai rialzandomi. Fortunatamente non caddi scendendo le scale. Mi ritrovai Ally alla cucina, tutta sorridente. "Giorno LoLo! Come va?" mi chiese con la sua voce stridula. "La giornata è iniziata male Alycat, quindi ti prego non tartassarmi con la tua euforia." le dissi cercando di sembrare più dolce possibile, cosa davvero difficile per me. Lei mise un finto broncio e mi voltò le spalle. Mi scappò un lieve sorriso, la mia Alycat, come farei se lei non ci fosse. Ma la mia gionata cambiò quando lei scese le scale e raggiunse la cucina. L'effetto che mi faceva sempre non mi risparmiò neanche stavolta. Ginocchia tremolanti, farfalle nello stomaco ed il cuore che a poco sarebbe esploso. "Buongiorno LoLo, giorno Alycat." disse con la voce impastata di sonno. Ally mi guardò e le scappò una risatina sotto i baffi, io la fulminai con lo sguardo e lei si girò con ancora un sorrisetto beffardo in faccia. "Giorno anche a te Mila!" le disse tutta contenta. Camila si sedette accanto a me: "Giorno Camz." le dissi con tutto l'autocontrollo che avevo in corpo. Ally si godeva la scena divertita, mentre preparava le frittelle. Io non riuscii a proferire parola, ero incantata dagli occhi di Camila. La mia Camila. La ragazza che amavo con tutta me stessa. E ci provavo di continuo a farglielo capire. La guardavo, l'abbracciavo in maniera diversa da come abbracciavo le altre, eppure lei non se ne accorgeva mai. Non si accorgeva mai di quanto io l'amassi. Il nostro rapporto era strano, non era una semplice amicizia, ma non era nemmeno una relazione. Non sapevamo neanche noi cosa fosse. Continuammo a guardarci, come facevamo sempre, io cercavo di mettere in quegli sguardi l'amore che nutrivo nei suoi confronti, ma lei non se ne rendeva mai conto. Forse non le passa nenache lontanamente l'idea che io possa essere innamorata di lei. Ally servì le frittelle e mangiammo parlando del più e del meno. Finito di mangiare Camila andò a rinfrescarsi ed Ally iniziò il suo monologo: "Voi due non potete continuare così, vi amate è così chiaro! Eppure non fate nulla per avvicinarvi, per chiarirvi. Vi basta stare così? Vi basta questo? Non volete nient'altro? Io non credo che voi vogliate solo questo e..." "Alycat, Alycat. Respira. Respira. Ma tu cosa credi che io non ci provi? Io ci provo di continuo a farle capire che l'amo, ma lei non se ne accorge mai." le dissi fermando il suo monologo infinito. Lei non sapeva che dire, quindi si limitò ad abbracciarmi. Le volevo bene e sapevo che di lei potevo fidarmi. Camila tornò in tutto il suo splendore per ragionare su come avremmo passato la giornata. Ally doveva stare con James, quindi si tirò fuori. Io e Camila decidemmo di fare una maratona di film.

James passò a prendere Ally, così io e Camila rimanemmo sole. Decidemmo di vedere per primo 'Hunger Games: La Ragazza di Fuoco'. misi il CD e mi sedetti vicino a Camila. Lei poggiò la testa sulla mia spalla, facendomi mancare il respiro per un paio di secondi. Il mio respiro si fece irregolare, avevo il fiatone, sentivo che a poco sarei svenuta. E a Camila non passò inosservato. "Ehi LoLo, tutto bene?" mi chiese dolcemente, facendomi andare ancora più in panico. "S-Si sto bene, devo solo andare in bagno." le dissi, ma sapevo di non essere stata convincente. Dovevo dirle ciò che sentivo, non potevo continuare a stare così. Andai in bagno, chiusi a chiave la porta e mi sciacquai il viso. Un lampo di genio mi passò per la testa. Andai in camera mia senza farmi notare e presi i cartoncini colorati che le piacevano tanto. Li scrissi e poi iniziai a posizionarli. Il primo lo misi vicino al divano, con molta attenzione. Il secondo lo posizionai sotto la sua sciarpa. Il terzo sopra il suo letto, ed il quarto lo tenni io. Andai a spiarla e vidi che si era accorta del biglietto. C'era scritto 'Il miglior posto dove cercare è sempre al caldo.' la vidi un po' sorpresa e anche un po' in difficoltà, ma poi il suo sguardo si illumnò ed arrivo a destinazione. 'Dove potrai mai essere? Prova nel posto dove ami stare al mattino.' c'erano due posti in cui amava stare la mattina: la cucina ed il letto. Giustamente andò per prima in cucina, poi vedendo che non c'era nulla, andò in camera sua, che era anche mia. Per non farmi vedere mi nascosi dietro la porta. Trovò il terzo biglietto che diceva 'Ben fatto. Ora dove sarà il quarto? Girati.' la vidi girarsi e quando mi vide il suo sguardo era molto confuso. Mi avvicinai e gli diedi l'ultimo biglietto, che era un foglio non un biglietto. 'Sai, ho conosciuto molta gente nella mia vita. Ma nessuno è come te. Tu, che con un piccolo gesto mi conquisti. Tu, che quando canti mi mandi in paradiso. Tu, che quando mi guardi mi fai sentire a casa e tu che mi hai fatto scoprire cos'è l'amore. Camila Karla Cabello, io ti amo. Più della mia vita, più di qualunque cosa. E non ce la faccio a tenerlo nascosto perchè ogni volta che ti vedo, mi tremano le gambe, il mio cuore batte all'impazzata ed ho solo voglia di baciarti. Ora spero soltanto di non aver rovinato la nostra amicizia, di non averti persa e di non aver sbagliato a dirti ciò che provo. Non sopporterei di perderti. Tua, Lauren.' la vidi che aveva gli occhi lucidi. Alzò lo sguardo e incontrò il mio, che era terrorizzato. Si alzò e mi si avvicinò. La presi dalle braccia e l'abbracciai. Lei si strinse a me, per poi staccarsi quanto bastava per potermi guardare. Il suo sguardo era colmo di un qualcosa che non riconobbi. Lei fece un leggero sorriso e poi premette le sue labbra sulle mie. Io non riuscivo a crederci. La mia Camila mi stava baciando. Cedetti e le cinsi la vita con le braccia. Ci staccavamo quel che ci bastava per riprendere un po' d'aria, quando arrivammo all'estremo ci staccammo. "Questo cos'era?" le chiesi, confusa. "Era un ti amo anch'io. Perchè io ti amo così tanto che mi consuma Lauren Michelle Jaregui." i miei occhi si illuminarono e tornai a baciarla. Lei era mia ed io ero sua. Ora nulla ci avrebbe divise. NULLA.

Hello everybody! Questa OS mi frullava in testa da un po', però ho preferito aspettare per poterla sviluppare meglio. Beh cosa posso dirvi io credo in Camren più di quanto creda in me stessa. Spero che non faccia proprio schifo e spero anche in qualche piiiiccola recensione. Alla prossima, bye!

  
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