“Farei Tutto, Per Te”
di slanif

**

“Toglimi immediatamente quel coso dalla faccia!”.
Il tono di Taiga Kagami non lascia spazio a repliche. E’ minaccioso e scontroso, ma a Tetsuya Kuroko non importa un bel niente.
“Non è Coso, è Numero Due” precisa il ragazzo dai capelli blu, sventolando ancora una volta, a braccia ben tese, il cane davanti al volto del compagno di squadra.
“E’ solo un ammasso di pulci!” sbraita il numero dieci del Seirin, seriamente intenzionato a far sparire quella polpetta di pelo non appena ne avrà l’occasione.
Kuroko ritira a se il cane, stringendoselo al petto. Gli occhi sono vacui e gelidi, così chiaramente minacciosi che la pupilla è diventata così ristretta da essere invisibile.
Kagami inghiotte a vuoto. Sa che quello sguardo è il preludio a nulla di buono…
“Molto bene” dice Kuroko con il tono più tranquillo del mondo, alzandosi in piedi dal pavimento della bella casa di Kagami, guardando il suo interlocutore dall’alto in basso “Se tu non vuoi bene a Numero Due, allora…” e si interrompe, fissando con un lampo arcigno il ragazzo dai capelli rossi, sempre più nervoso.
“… Allora…?” domanda infatti questi incerto, timoroso dell’improvviso comportamento del compagno.
“Allora io e te non ci daremmo più nemmeno un bacio!” sentenzia il numero undici dei Seirin, minacciando il compagno lì dove sa che deve cedere.
“COOOSAAA?” strepita Taiga, paonazzo in viso e alzandosi di scatto in piedi a sua volta “Ma sei impazzito? Non se ne parla che per colpa di quell’affare io debba rinunciare a quello!”.
“Allora devi volergli bene” dice Kuroko con voce risoluta, annuendo con la testa, concorde con se stesso e mostrandosi convinto al cento per cento di fronte al padrone di casa, nonché suo ragazzo. Per enfatizzare il concetto, protende di nuovo a braccia tese il cane sulla faccia di Taiga, così tanto vicino che il ragazzo dai capelli rossi può sentire il pelo della pancia della bestiola solleticargli il naso.
Kagami digrigna i denti, pronto a dire non sa nemmeno lui bene cosa. Vorrebbe dire a Kuroko che è un bastardo, ma non può. Kuroko non è un bastardo. Kuroko è solo un ragazzo troppo buono che vuole a tutti i costi che il suo fidanzato vada d’accordo (o che per lo meno conviva civilmente) con la sua dannata palla di pelo.
Taiga sbuffa.
“E’ un ricatto”.
“Lo è, infatti”. La sincerità di Tetsuya è disarmante.
Kagami sbuffa, ma sente che gli sta venendo da ridere. Un po’ per l’assurdità della situazione, un po’ perché davvero lui non capisce perché quell’ammasso di pelo sia così importante per il suo ragazzo, e gli viene da ridere anche proprio per quei peli che gli fanno il solletico sul naso.
Con un dito, tocca la testa dell’animale e con una leggera pressione abbassa le braccia di Tetsuya, ricercando un contatto visivo con lui.
“Tu lo sai che a me i cani non piacciono, vero?” domanda.
Kuroko annuisce, fissandolo in tralice.
“Ma tu vuoi bene a C… Numero Due” si riprende immediatamente.
Kuroko annuisce di nuovo, con il suddetto cane che scodinzola felice tra di loro, a lingua di fuori, con le sopracciglia ben alzate, passando lo sguardo da Taiga a Tetsuya e da Tetsuya a Taiga, aspettando che qualcuno lo accarezzi per primo.
“E a me? A me vuoi bene?” domanda Kagami.
“Voglio bene a Numero Due, ma voglio tanto bene anche a Kagami-kun” dice Kuroko. Nel tono solo una profonda decisione, la stessa che ha solo quando è in campo e deve fare i passaggi più precisi possibile per mandare Taiga in canestro, magari con una bella schiacciata.
“In tal caso…” sussurra piano Taiga, abbassando ancora le braccia di Kuroko che si porta di nuovo il cane al petto. Avvicinandosi, Taiga schiaccia Numero Due tra i loro petti, mentre la sua mano sale alla guancia di Kuroko, che lo guarda da sotto le ciglia lunghe.
“Farei tutto, per te…” sussurra Taiga, avvicinando le sue labbra a quelle del compagno, sfiorandole ad ogni parola “Anche sopportare questa cosa pulciosa!” conclude, poggiando le labbra su quelle di Kuroko, ben deciso a stabilire che i baci non si toccano!
Quando si staccano, dopo pochi secondi, Kuroko è lì che ride.
Kagami è in estasi.
Per quella risata, per quei momenti, per i loro baci, andava bene pure convivere con quel quattro zampe con degli strani sopraccigli… a debita distanza, però!

**FINE**