"TI ODIO CAZZO TI ODIO" dissi con tutta la fustrazione che avevo "TU NON MI PARLI COSì RAGAZZINA INSOLENTE CHE NON SEI ALTRO"  "ALMENO IO NON SONO UNA PUTTANA" dopo questo si avvicinò con passo veloce verso di me. Avevo paura. Avevo piu paura in questo momento, che quando mi scoprì che fumavo. Non fraintendetemi io fumo solo quando sono arrabbiata, triste, delusa...per esempio adesso lo ero davvero tanto e mi serviva fumare. Oltre che con il fumo uso anche la musica. Lei la musica la mia unica compagna che so che non mi lacerà mai. L'unica che non mi farà mai soffrire.*CIAF* questo rumore interruppe i miei pensieri...mi toccai la guancia che "gridava" dolore "TI VOGLIO FUORI DA CASA MIA...PER SEMPRE"  "NON TI PREOCCUPARE CHE LO AVREI FATTO DI MIA SPONTANEA VOLONTà" mi diressi verso le scale ma prima dissi..."non posso credere che tutto questo lo abbia detto a mia madre".
Mi chiamo Taylor, Taylor mahone. Ho 17 anni, capelli marroni non troppo lunghi con le punte bionde, occhi dello stesso colore dei capelli, magra quanto basta. Ho un fratello...austin ha 18 anni, moro, occhi ache lui verdi...insomma è un figo da paura. Fidanzato con la mia migliore amica jenna: ha 17 anni lei è la perfezione. Capelli lisci biondi, occhi di un blu penetrante, magra e alta. Loro erano la mia vita...li amavo più di me stessa. 
Io, Austin, la mamma (ho quella che era la mia mamma) e papà vivevamo felici...eravamo unha famiglia normale quando un giorno la sfortuna decise di farci visita infatti papà fu investito. Io avevo 8 anni e austin 9. Io caddì in depressione. All'età di 12 iniziai anche a tagliarmi e non smisi piu, ogni volta che qualcosa andava male o ero triste, o fumavo o mi tagliavo la magior parte
delle volte facevo tutte e due. Austin non aveva dei buoni rapporti con papà ma gli dispiaceva infatti ogni sera piangeva non lo sentiva nessuno ma io si...sempre. Io amavo il mio papà eravamo molto legati, mi proteggeva sempre...io ero e rimarrò sempre la sua principessa. Era così che mi chiamava. Mamma...anche lei caddè in depressione. ogni sera usciva, diceva che andava a lavoro. MA io non mi fidavo. Così un giorno rimasi sveglia fino alle 3.00 per vedere lo schifo che faceva mia madre ogni sera. Tornava a casa sbronza insieme ad un altro uomo. Salivano in camera e potete immaginare voi lo schifo che potevano fare. Lei si sfogava bevendo, fumando e facendo...sesso. Oltre che con queste cose lei riversava la rabbia su di me. Mi diceva sempre che ero una buonannulla, una scanza fatiche, stronza...insomma avete afferato no?! Ecco con tutti questi insolti abbassò notevolmente la mia autostima. Io non sono una figlia di cui andare fiero, ecco fino hai 8 anni ero una bimba "perfetta" portavo buoni voti a casa non facevo mai storie, am con la morte di papà tutto precipitò. In pratica...il preside era il mio migliore amico, i professori i miei peggiri nemici e potevo essere considerata come una "bulla"...se mi scssavano le palle passavo subito alle maniere forti se no me ne stavo tranquilla e cercbo di insultarli fino a che non se ne anadavano. Dalla morte di papà sono sempre stata una ragazza solitaria avevo solo una migliore amica...Jenna.