Serie TV > Star Trek
Ricorda la storia  |      
Autore: Shetani Bonaparte    19/01/2014    3 recensioni
(Dal testo) “È una costante universale, la nostra, giovane Spock” mormorò il vecchio vulcaniano.
Il giovane Spock e la sua più vecchia controparte parlano di un certo Capitano...
[Post Into Darkness]
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Spock | Coppie: Kirk/Spock
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Questo Legame non può cambiare'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~~ “Ambasciatore Spock”
“Signor Spock”
I due vulcaniano si salutarono eseguendo il Ta’al formalmente.
S’avviarono lungo lo stretto e trafficato corridoio della Zona Alloggi con la medesima postura eretta, la testa fieramente alta, le mani incrociate dietro la schiena.
Il vecchio si fermò dinanzi ad un alloggio – quello che avrebbe occupato mentre era ospite nell’Enterprise – e sospirò; “Anche nella mia Enterprise alloggiavo qui. Le cose non sono cambiate poi così tanto” disse, la voce arrochita dalla veneranda età.
I due entrarono; il più giovane aveva delle domande… domande che non riusciva a zittire nella propria mente – e nel proprio cuore – e alle quali non riusciva a trovar nessuna risposta razionale.
“Ambasciatore, le andrebbe una partita a scacchi?” chiese. Il vecchio Spock lo guardò con una malinconia malcelata nello sguardo, col capo fece un segno di diniego, ma poi cadde in contraddizione: “Si, volentieri”
Si sedettero alla scrivania; il giovane aveva i bianchi ma non partì, guardando il suo più vecchio se stesso.
“Mi ha mentito. Perché?”
“Non volevo arrecarle dispiacere, mi scuso”
“Non penso che sia questo, credo che mi abbia mentito di nuovo, che mi stia nascondendo qualcosa”
“Credo che rivelarglielo comporterebbe a dei paradossi temporali poco convenienti”
Il giovane spostò un pedone in avanti, a caso. Quella mossa non premeditata sembrò rattristire il vecchio, che s’era accorto dell’assenza di riflessione.
Sempre più curioso.
Il giovane Ufficiale osservò con curiosità il medaglione dorato che s’intravedeva tra le pieghe della tunica dell’Ambasciatore, e chiese: “Se è lecito saperlo, cos’è quel medaglione?”
“Nulla d’importante, solo una vecchia collana”
“Sta mentendo di nuovo, inoltre posso chiaramente percepire e vedere la sua tristezza”
“Purtroppo, con l’avanzare dell’età, ho lievemente contratto la Sindrome di Bindi”
Sindrome di Bindi. L’Ufficiale lo aveva sospettato sin dall’inizio. Temette di poter andare incontro alla medesima sorte, da vecchio, poiché erano la stessa persona e lui odiava esternare le emozioni – o, meglio, il non riuscire ad evitarlo.
“Avrei delle domande da farle” disse poi.
“Faccia pure” annuì il vecchio.
“La prima volta che la vidi affianco al Capitano Kirk, percepii chiaramente le sue emozioni ma non riuscii a classificarle se non come affetto”
“Giovane Spock, ho servito per tanti anni la Flotta al fianco di Jim e riessere al suo fianco dopo tanti anni è stato emozionante. Sa, quello è sempre stato il mio posto”
L’Ufficiale sollevò le sopracciglia, stupito del fatto che il vecchio avesse usato un soprannome così intimo.
“So che ha mostrato qualcosa al Capitano, durante il vostro incontro all’epoca di Nero. Quindi potrebbe dire qualcosa anche a me senza il rischio di paradossi temporali. Mi dica, chi era, per lei, il Capitano?”
Il vecchio serrò le labbra, delle lacrime trattenute a stento gli rendevano gli occhi acquosi.
“Lui era il mio più grande amico. Un confidente. Un fratello…”
A queste parole, un’ondata di consapevolezza irruppe nell’anima del più giovane, che guardò con un certo stupore l’Ambasciatore.
“Era il suo… il suo…”
“Il mio t’hy’la. E per lei sarà lo stesso”
“Ma io condivido una relazione sentimentale con la Tenente Nyota Uhura, non è possibile!”
“L’ha mai chiamata t’hy’la? L’ha mai baciata con le dita?”
“No, ma…”
“E allora lei non è la persona giusta”
Tacquero entrambi, per un lungo, interminabile, istante.
Poi il vecchio prese tra le mani il medaglione che portava appeso al collo, lo accese ed esso si rivelò essere un ologramma che raffigurava un James T. Kirk un poco diverso, più maturo, dagli occhi ambrato/verdastri anziché azzurri, dai capelli più scuri, ma con lo stesso sorriso triste e felice.
“Lui ti capirà, giovane Spock. Se farai il mio stesso errore non ammettendo il vostro amore, rimarrai triste e solo, alla fine. Nero può aver cambiato tutto, ma non questo. Non questo Legame”
“Ma è illogico! È un maschio, non potremmo mai procreare!”
“E ciò ti fermerebbe?”
“Si. Io non amo il Capitano”
“Stavolta, a mentire, sei tu” disse il vecchio abbandonando la formalità.
“Però, sa, quando è morto a causa di Khan io…”
“Ti sei sentito mancare. Hai sentito metà di te abbandonarti, eri incompleto, triste, avevi voglia di piangere”
“Ho pianto. Come fa a sapere tutto ciò?”
“Sono 78 anni che mi sento così”
Il giovane tacque, pensando, e l’altro disse una cosa che gli permise di mettere tutti i pensieri in ordine.
“È una costante universale, la nostra, giovane Spock” mormorò il vecchio vulcaniano. “Ascoltami attentamente: amalo. Non permettere a tuo padre o a chiunque altro di dirti che è illogico. Ora magari lui non se ne è ancora accorto, ma poi il suo sguardo ti dichiarerà amore eterno. Amare James Kirk è la cosa più logica che potremmo mai fare”
“Lo ama ancora?”
“Si. E lo farò per sempre; ma questo giovane non è il mio Jim, è tuo. E tu sarai sempre suo”
Il giovane s’alzò.
“Penso che sia illogico continuare una relazione con Nyota dato che, come mi ha fatto notare, non la amo veramente”
E uscì dalla stanza.
Il vecchio sorrise appena, osservando gli scacchi e poi l’ologramma.
“Saremo di nuovo insieme al più presto, t’hy’la” disse.


Piccola mono capitolo fatta per passare il tempo. Potete collegarla, se volete, con la mia precedente storiella “Vi eravate amati”…
Un bacione,
Shetani

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Star Trek / Vai alla pagina dell'autore: Shetani Bonaparte