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Autore: Charlottexx    20/01/2014    2 recensioni
Non piangere,solo noi due siamo veri,lui non esiste.
Genere: Angst, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Vi capita mai di avere quei momenti bui, inutili, nella vostra vita?
Non sentire niente, non avere la forza di alzarsi dal letto e fare qualcosa di socialmente utile?
Ecco, se conoscete questa situazione, potete capire com’era la condizione di Darren da circa un paio di giorni.
Cellulare spento, letto disfatto, barba incolta, scorte di cibo sparse ovunque e un corpo esamine addormentato sulla poltrona, con il televisore acceso e muto.
Non voleva sentire nulla, niente a parte una voce, una sola e limpida.
Lo stereo era l’unica cosa che sembrava essere viva in quei giorni, dato che trasmetteva ripetutamente un unico e semplice cd. Le parole che ne uscivano erano chiare, semplici, la voce cristallina.
Un solo suono con cui si addormentava e si svegliava, l’unico modo per non farlo esplodere e farlo rivoltare contro quei dannatissimi manager.
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Verso mezzogiorno un urlo piombò in quella stanza, preceduto dal rumore della serratura che scattava. Una figura, bionda, alta, magra, jeans fin troppo aderenti e una t-shirt semplice bianca. Il grido di orrore echeggiò nella stanza centrale dell’appartamento, svegliando Darren.
Un orso; avete presente gli orsi appena si svegliano, sbadigliano, e distendono tutti i loro muscoli? Ecco, questa fu la scena alla quale Chris assistette e non riuscì a trattenere la grossa risata, alla vista di tutto ciò.
Il riccio, non essendosi reso conto di nulla, saltò sulla poltrona spaventato, ma appena vide lui, l’unico che doveva essere lì in quel momento, si rilassò.
Uno sguardo, un sorriso e tutto tornò normale.
Quel posto non era poi così sconosciuto, era casa, la loro casa, l’unico posto in cui Darren poteva stare con Chris, in cui nessuno giudicava e dove erano solo loro, nessun’altro.
Con calma il biondo si avvicinò silenziosamente, ma, prima di arrivare a destinazione, un blocco. Uno sguardo rivolto al computer ancora sul tavolo del soggiorno, una foto, un pugno nello stomaco.
Era dei People’s Choice Awards, di qualche sera prima, un’intervista, due persone, un bacio, un sorriso lieve e un titolo: “La Chill pronta al grande passo: i ragazzi confermano, 2015 decisivo”.
Non vide altro se non il buio più totale. Aveva paura di vedere Darren, di guardarlo negli occhi.
Il volto del riccio si fece cupo, capì. Nessuno si mosse e tutto ad un tratto quella che era casa non lo era più.
Iniziarono a piangere, nella stessa stanza, ma soli. Nessuno si avvicinava all’alto, entrambi distrutti ma senza sapere cosa fare davvero. E in quella situazione, Chris non seppe più resistere, e ancora singhiozzando arrivò davanti a quella poltrona ormai lacerata sul lato destro, ma perfetta perché Darren l’amava. Si sedette davanti a lui e gli prese le mani ancora tremanti e bagnate dalle lacrime. I suoi occhi cercarono quelli del riccio e rimasero sconvolti da ciò che videro. Rosso, solo rosso, dovuto alle ore passate a piangere per quella foto, quei sorrisi, quella notizia. Erano loro quelli che dovevano andare in Australia e sposarsi, loro quelli che dovevano baciarsi davanti all’intervistatrice e sorridere.
Nessuno dei due parlò, Chris fece alzare Darren e tenendolo per mano lo portò in bagno, riempì la vasca,  lo spogliò e lo accompagnò al contatto con l’acqua che l’orso aveva cercato di evitare in quei giorni.
La voce allo stereo continuava a cantare, la loro canzone non smetteva mai di ripetersi. Chris e Darren l’avevano registrata assieme e ne avevano fatto solo due copie. “I Don’t Mind” era la loro, non c’era nessuna spiegazione da fare.
Il biondo si prese cura dell’altro, gli lavò i capelli, gli lavò la schiena e le gambe. Darren a sua volta non si mosse, non si oppose e mai fece capire se fosse d’accordo a questi trattamenti, ma le lacrime all’improvviso cominciarono a scendere di nuovo e lì Chris esplose :
<>
Lo baciò, lo baciò così dolcemente, ma forte per fargli capire che lui era lì, non c’era quell’altro, era con lui, era tornato, era tutta una montatura, non c’era niente di vero; solo loro lo erano.
Finirono il bagno, si asciugarono a vicenda i capelli e Chris rise così forte mentre Darren si opponeva a pattinare i suoi ricci. La barba non dispiacque poi al biondino, che iniziò ad usarlo come orsacchiotto durate la notte.
Si dimenticarono di spegnere lo stereo, e di sistemare tutto il cibo sparso in giro, ma tutto ciò non aveva importanza ora; non ora che erano finalmente di nuovo insieme.



'Baby i don’t mind
‘cause i’ll be the one to hold you
When the nights are cold'




Angolo autrice:

È dalla sera dei PCA che ho in mente questo,tutto ma non ci sarebbe stato nulla di tutto ciò senza le parole di colei che mi da sempre la forza di scrivere.
Tutto per te,boo!

P.s: I don't mind è sempre con noi!
   
 
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