Fanfic su attori > Logan Lerman
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Autore: tenersi    20/01/2014    3 recensioni
Non gli importava se era cieca, se non poteva guardarlo, non poteva guardare i suoi muscoli, non poteva guardarlo in faccia. Non gli importava se aveva problemi a camminare da sola, per paura di sbattere, o che a scuola aveva un insegnante privato che l'aiutasse, che non poteva vedere ciò che toccava o che faceva.
Non gli importava, perché lui la amava.
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Era un angelo, era il suo angelo.
"I love you to the moon and back."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Madly in love

There is no fear now 
let go and just be free 
i will love you unconditionally 


Logan Lerman amava perdutamente Juliet Wey.

Dalla prima volta che l'aveva vista, il suo cuore aveva capito che andava pazzo per quella ragazza.
E anche dopo due mesi di fidanzamento, il suo cuore ancora impazziva quando la vedeva.

Ma non si poteva dire lo stesso di lei.
Lei non poteva vedere.
Lei era cieca.
E quando Logan era venuto a saperlo, non aveva fatto altro che promettersi che si sarebbe preso cura di lei, che l'avrebbe guidata dove non vedeva, che l'avrebbe aiutata nelle sue difficoltà, e che le sarebbe sempre stato accanto.

Logan la amava con tutto se stesso, era l'unica donna, oltre sua madre, per la quale avrebbe dato la vita. Si era affezionato a lei in così poco tempo, che se l'avrebbe persa non sarebbe più stato se stesso.
Amava tutto di lei. Il suo visino bianco e pallido che adorava tormentare di baci, le labbra gonfie e rosa che adorava mordere e baciare, i capelli castani raccolti in boccoli in cui adorava far passare le dita, il suo corpo piccolo e proporzionato, le curve al posto giusto, che adorava toccare, palpare e odorare, e i suoi occhi. Oh, andava pazzo per quelli occhioni azzurri: così grandi e belli, eppure senza la capacità di vedere.

Ma a lui non importava.
Non importava se era cieca, se non poteva guardarlo, non poteva guardare i suoi muscoli, non poteva guardarlo in faccia. Non gli importava se aveva problemi a camminare da sola, per paura di sbattere, o che a scuola aveva un insegnante privato che l'aiutasse, che non poteva vedere ciò che toccava o che faceva.
Non gli importava, perché lui la amava.

Si era innamorato fin da subito della sua bellezza, ma subito dopo anche del suo carattere. Era dolce, gentile, generosa, buona, altruista, solare. Non poteva fare molto, ma tutto quello che era in grado di fare, l'avrebbe fatto per la felicità altrui.

Era un angelo, era il suo angelo.



Juliet amava Logan. Il suo era un amore forte, profondo, era un amore ricambiato. Un amore dolce, passionale, bisognoso.

Lei aveva bisogno di lui.
La aiutava sempre, la coccolava, la abbracciava nei momenti difficili, asciugava le sue lacrime sofferenti, la guidava, la amava.

Quando lui aveva scoperto che lei non potesse vedere, se ne era fregato, e aveva provato in tutti i modi a rubarle il cuore. E questo lei lo aveva apprezzato. Perché ormai tutti la discriminavano per questo suo grande difetto. Ma lui no.

Non poteva vedere il suo viso, non sapeva se era bello o brutto, anche se tutti dicevano fosse di straordinaria bellezza, ma sapeva che una persona buona come lui non poteva essere brutta, e se lo fosse stata a lei non importava. Era bello dentro. Lei poteva sapere solo che era bello dentro, non poteva sapere se lo era anche fuori.
Ma a lei bastava questo, bastava sapere che il suo principe ci sarebbe stato fino alla fine, che l'avrebbe amata fino ai suoi ultimi secondi di vita, che l'avrebbe sempre aiutata.

Quando era entrata in quella scuola, non pensava che qualcuno si sarebbe mai innamorato di una ragazza che non poteva ammirare il mondo, che non sapeva come fosse l'esterno. Tantomeno pensava che uno dei ragazzi più "popolari" di quella scuola si sarebbe interessato a lei. Ed invece così è stato.
Logan Lerman, capitano della squadra di basket, si era innamorato della semplice Juliet Wey.
E Juliet non aveva potuto fare a meno di innamorarsi anche lei di un ragazzo che avrebbe dato la sua vita per lei.

Amava le sue grandi mani, amava quando la toccavano, amava le sue morbide labbra, amava quando la baciavano, amava il suo corpo, al tatto muscoloso e forte, amava i suoi capelli morbidi, in cui affondava sempre le mani.
Amava toccare tutto di lui, assaporarlo, odorarlo, tutto ciò che i suoi sensi erano capaci di percepire da lui. Amava quando le accarezzava dolcemente le guance, quando le diceva di essere bellissima, quando le faceva capire che l'essere cieca non era un difetto su di lei, quando le diceva che la amava, quando facevano l'amore e lui era sempre così premuroso e attento, quando le chiedeva come stava, quando capiva che era triste e la consolava in tutti i modi possibili, quando faceva lo stupido per farla ridere, quando la difendeva dagli altri, quando la faceva sentire speciale e perfetta.

Lo amava, sempre, qualsiasi cosa facesse.



Come un fiore ha bisogno di acqua, Juliet aveva bisogno di Logan.
Come un umano ha bisogno di ossigeno, Logan aveva bisogno di Juliet.

E niente li avrebbe separati.
Niente.
Nemmeno la morte. Perché se uno dei due sarebbe morto, l'altro l'avrebbe seguito.

"Ti amerò per sempre."
"Niente è per sempre."
"Vuoi essere il mio niente?"

I love you to the moon and back.

 
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