Pacchetto #4:
- Dove un animale di pezza viene portato in giro e trattato come un
essere dotato di sentimenti.
Colore:
Grigio
Gandalf è uno Stregone che difficilmente riesce a stupirsi di qualcosa. Gandalf è uno Stregone che molto ha visto, nella sua vita, e, da Grigio Pellegrino quale è, si è sempre stupito davvero poco di ciò che ha incontrato lungo il suo cammino per il mondo: molto ha visto, molto ancora vedrà.
Ma quando un piccolo Hobbit, uno Hobbit davvero piccolo, niente più che un bambino Hobbit, si lascia sorprendere mentre è intento a giocare con un animale di pezza a forma di grosso drago rosso, be', allora sì che Gandalf il Grigio rimane stupito.
Il piccolo Hobbit, gli occhi grandi e svegli, gioiosi e ammaliati dai fuochi d'artificio che gli svolazzano intorno, ricambia il suo sguardo, guarda lo stregone, non mostra paura.
“Guarda!” Chiama lo stregone.
“Io ho questo.”
“Lo
vedo, sì. E' molto bello, sai.”
“E' un drago. A lui piacciono
i tuoi fuochi d'artificio. Specie quelli che diventano farfalle
blu.”
Gandalf guarda il piccolo Hobbit. Si inginocchia e gli
dice, con complicità:
“Hai mai visto un drago vero?”
“Nossignore.”
“E ne
vorresti vedere uno?”
“Solo quelli buoni. Come il mio, che è
finto, è di pezza. Ma non dirglielo, lui non lo
sa.”
“Certo,
ci resterebbe male. I draghi amano sentirsi grandi e potenti!”
Bilbo
ringrazia il provvidenziale flash-back che ha appena avuto.
“Le storie non ti rendono giustizia, o Smaug, L'Immenso.”
Bilbo è cresciuto, ma continua a sentirsi piccolo.