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Autore: _MicaSalis_    20/01/2014    0 recensioni
Eleonora è una giovane madre felicemente sposata con un uomo perfetto che non le ha mai fatto mancare nulla, sia a lei che al piccolo Andrea, ma che si ritrova improvvisamente coinvolta nel turbine di emozioni che scaturiscono in lei dopo una telefonata ricevuta da un vecchio amico, un amico che però è stato più di un amico! Come reagirà? saprà gestire la situazione o entrarà nel vortice delle emozioni che questo vecchio amico suscita ancora in lei? Saprà ricordare a se stessa che lo stesso vecchio amico ha scelto di sparire dalla sua vita?
Sta a voi scoprirlo leggendo la mia prima storia, spero vi piaccia. Buona lettura.
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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Sono le quattro e mezza, oggi è il sedici settembre del duemilaventotto! Dico a me stessa per realizzare.
Oggi, dopo più di dieci anni lo rivedrò e sono agitata,si sono agitata perché  dopo quella telefonata mi sono resa conto che il suo nome è tornato a bruciare dentro me come una ferita mai del tutto chiusa. Stasera ho deciso di portare Andrea dalla nonna,cenerà lì e questo mi fa sentire più sicura, perché so che tra cartoni e risate la sera passerà in fretta e prima che se ne accorga la mamma sarà lì da lui. Eccolo arrivare, il mio ometto.
“Ho messo bene le scarpe mamma?” mi dice correndo dalla sua stanza verso la mia e sorridendomi, il nonno gli ha regalato un nuovo cartone animato e non vede l’ora di guardarlo.. io ancora non gli rispondo ma resto ad osservare per qualche secondo il mio piccolo e mi rendo conto che ogni qual volta spalanchi i suoi occhioni blu io nuovamente mi perdo e stupita mi ritrovo a ragionare su quanto sia immenso l’amore per un figlio; poi guardo le sue scarpe rosse fiammanti e gli rispondo‘’Le hai messe benissimo amore’’ e ricambio un sorriso “Dove vai oggi mamma?’’ mi domanda enigmatico ‘’Vado a trovare un vecchio amico tesoro!’’ gli rispondo accarezzando la sua calda e rosea guancia “Papà lo sa?” chiede “Certo che lo sa Andrea, lo sai che tra la mamma e il  papà non ci sono segreti e deve essere così anche tra di noi, sei d’accordo?” gli chiedo infilandogli il giubbino “Si mamma!’’ mi risponde annuendo e con un sorrisino ‘’Dai ora andiamo in macchina, è già tardi’’ gli dico prendendogli la mano e insieme usciamo in giardino.
Mia madre abitava a soli cinque minuti di distanza da me, avevamo scelto io e mio marito una casa così vicina alla sua ritenemmo che poteva esserci utile e di maggiore comodità, ma soprattutto era per un valore affettivo! e non ci siamo mai pentiti di questa scelta soprattutto dopo aver avuto il bambino che adora i suoi nonni. Dopo pochi minuti eccoci arrivati.. non spengo la macchina la lascio accesa lungo il vialetto Andrea mi guarda, ha capito, sottovaluto sempre la sua intelligenza! Mi scruta per un istante poi  mi chiede come mai non scendo a salutare mia madre e mio padre, sa che non è mia abitudine! gli rispondo rassicurandolo che non entro in casa con lui solo perché ho fatto tardi al mio appuntamento, mentre gli sistemo con le mani la sua frangetta nera gli ripeto più volte che tra me e i nonni è tutto ok e dopo aver scrutato attentamente la sua espressione facciale  e aver capito che era convinto che dicessi la verità lo saluto affettuosamente, gli ricordo di salutare tanto i nonni da parte mia e di non mangiare tanti dolci! Aspetto che entri nel cancello, mi accorgo che non smette di guardarmi allora ci risalutiamo sollevando una mano e sorridendo dopodichè ci dividiamo. Faccio marcia indietro per uscire dal viale, mi rimetto sulla strada che conduce al ristorante in cui devo recarmi. C’è traffico!! “Tanto per cambiare!!” affermo indispettita. Rimango ferma dietro una sfilza di altre auto  per circa due minuti e in questo frangente ne approfitto per guardare l’orologio.. l’appuntamento era alle cinque e io sono in ritardo! “Maledizione!” dico battendo la mano sullo sterzo innervosita e accendo la radio per distrarmi. Per fortuna ora la strada è diventata un po’ più scorrevole, ma lo stesso arriverò con il ritardo cronico che da sempre mi contraddistingue.. cerco di prepararmi a quello che verrà, a quando lo vedrò, a quello che mi dirà, a quello che proverò. Quando mi rendo conto che questi pensieri mi agitano e mi agitano ancora di più se fatti nel ben mezzo di una fila di macchine che mi separano da quello che mi aspetterà non permettendomi di prendere in mano la situazione! Per fortuna in radio stanno trasmettendo una canzone che mi piace, alzo il volume e faccio diminuire i pensieri e per qualche minuto funziona davvero! Quando poi squilla il telefono, mi affretto ad abbassate il volume della radio senza guardare sullo schermo rispondo.. “Pronto??” dico agitata..  quando una voce fresca e divertita mi parla prendendomi in giro, una voce che mi arriva dritta al cuore senza tener conto dell’udito “Certe cose non cambiano mai, vero?” dice ridendo. E’ lui. La sua voce mi fa tornare indietro di dieci anni, quando ero ancora tra i banchi di scuola! a quei tempi eravamo così uniti, come siamo riusciti a dividerci? Lo credevamo folle un pensiero simile! Ricordo quanto eravamo una parte fondamentale l’uno per l’altra, pensavamo che niente potesse dividerci!.. già, era quello che pensavamo… ma poi con il tempo ci siamo resi conto che la giovinezza esagera i concetti e li rende più forti, anche quelli più fantasiosi, eppure io ci credevo davvero! Smetto di pensare e ricambio la risata che non è fasulla al contrario è una risata di gusto, come quella tra due compagni di scuola che decidono di rivedersi dopo tanto tempo! “Sei sempre il solito precisino! Sarei arrivata tra dieci minuti!” dico con un sorriso da ebete stampato in faccia “Va benissimo ritardataria, ti credo!! Allora a dopo io ti aspetto dentro, comincio a prendere i posti” dopo un saluto caldo e  affettuoso attacchiamo.  La sua voce mi aveva rasserenata in modo a dir poco soprendente come del resto era sorprendente che a distanza di anni anche solo la sua voce aveva un effetto positivo su di me! Questo mi riportò alla mente quanto fu difficile fare a meno di lui, che era uno di quelli che avrei voluto con me in ogni occasione della mia vita! ma nonostante tutto sono positiva! conosco ogni sfaccettatura del manifestarsi del suo umore e stasera mi è parso felice e tranquillo e ora sono  tranquilla anche io!  Alzo di poco il volume della radio e ascolto Someone like you di Adel che stavano trasmettendo in quel momento poco dopo squilla nuovamente il telefono penso subito a lui e mi domando cosa lo abbia spinto a richiamarmi.. “Grumpy, hai dimenticato qualcosa?” rispondo in fretta e allegramente “Ele,credevi fossi lui!? Hai preso il dito con tutta la mano!! Non farmi ricredere Eleonora, per favore non farlo! Già non mi va che tu ti veda sola con lui! Ora mi dai il suo soprannome? Ma come puoi…” Oddio, è Mirko! Perché, perché non ho letto su quel maledetto schermo prima di rispondere!! Ora comincerà a insospettirsi e a ingelosirsi! “Amore, scusami, non l’ho fatto ceratemente di proposito!” dico dolcemente “mi ha telefonato un secondo fa e credevo avesse dimenticato qualcosa!” dico sinceramente “Ricordati che io ho sposato te, non lui. Mirko io ti amo tu lo sai che è così.. non devi preoccuparti o mi sentirò in colpa” gi rispondo “Ok, mi calmo, ma tu per favore sta molto attenta e sii cauta, l’idea che vuole vederti mi irrita troppo! So cosa sei per lui” dice con una voce meno aggressiva ma pur sempre agitata, io lo ascolto faccio un respiro profondo e poi dico “Mirko, cosa ero per lui! E’ passato tanto tempo amore, sta tranquillo.. fidati di me” “Ok” dice con un sospiro liberatorio “Ma tu sta attenta per favore” mi ripete, ancora! Allora lo rassicuro “Amore, stiamo parlando di un compagno di liceo, traqnuillo! Ora però devi scusarmi, sono appena arrivata e devo parcheggiare! Mi prometti che sei tranquillo?” gli domando “Non posso prometterlo ti mentirei.Ti prometto però che cercherò di distrarmi con Andrea, mangio dai tuoi sta sera, sto andando da loro!” mi risponde ancora un po’ agitato! So io cosa vuole sentirsi dire in queste occasioni allora gli rispondo per bene “Amore mio, sarò da te quanto prima, andrà tutto bene, è una semplice chiacchierata tra vecchi amici, ti amo! Lo sai vero?” “Certo che lo so, ti amo anche io. Ti amo tantissimo Ele!” mi risponde finalmente completamente tranquillo, allora ci salutiamo e attachiamo al cellulare io nel frattempo cerco un parcheggio vicino all’entrata del ristorante inquanto ho avuto la brillante idea di mettere l’ abito nero con tanto di scarpe con tacco sedici! Mentre faccio il secondo  giro all’interno del parcheggio per trovare un posto adeguato la mia attenzione non può fare a meno di concntrarsi su un auto nera, sportiva e sicuramente tanto costosa quanto bella! È sua, si è la sua macchina la riconosco dalle foto viste su Facebook! Guardo un po’ più a sinistra e vedo un posto vuoto dove la mia auto ci sta a pennello. Così parcheggio, mi do un ultima occhiatta attraverso lo specchietto della macchina, sistemo prima il rossetto poi i capelli infine mi decido a scendere. Una volta fuori dalla macchina eccolo lì.. a circa una decina di metri di distanza da me! Lo vedo da lontano, certo, ma il cuore mi batte inverosimilmente, quanto mi sei mancato! Penso, però non mi muovo, rimango ferma e lui altrettanto lo osservo si passa una mano tra i suoi capelli folti e castani, rimasti esattamente come li aveva da ragazzino! mi soffermo sul suo abigliamento, deve fare un lavoro moltò più che soddisfacente per sfoggiare quello smoking chissà se faceva il lavoro che ha sempre sognato, se è sposato, divorziato, se ha dei figli.. chissà che persona è diventato.. è una brava persona? Un cittadino modello? Oppure un adultero e un giocatore accanito? Qualsiasi cosa tu sia non mi importa, sono pronta a scoprire tutto sul tuo conto e aiutarti se qualcosa non va.. purchè tu non te ne vada più. Si perché io vorrei che restassi. Restiamo fermi a guardarci da lontano. Forse sta pensando alla prima volta che mi ha vista o magari all’ultima.. quanto mi sei mancato!
  
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