Serie TV > Teen Wolf
Segui la storia  |       
Autore: Erika Gagliardi    20/01/2014    3 recensioni
E' un mondo strano quello che si presenta in questa fanfiction.
A Beacon Hills oltre ai Licantropi ora ci sono anche i Vampiri.
Ma se un Licantropo si innamorasse di un Vampiro?
E se Derek e Islay scappassero insieme per sopravvivere?
Cosa succederebbe se gli abitanti della città venissero a scoprire questo strano mondo in cui vivono?
------------------------------
Dal capitolo 7 sono presenti delle gif dei personaggi per facilitarvi l'immaginazione.
Premetto che ho scelto Zayn Malik per un personaggio, ma non sono una Directioner. Buona lettura :)
Genere: Fluff, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Derek Hale, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Black Snow
 
 
  

 
La Luna, la mia fonte di vita, si specchiava sul limpido mare, illuminando anche il mio volto. Mi sedetti sulla gelida sabbia, osservandola e ammirandone tutta la bellezza quasi come se volessi unirmi a lei.
Mancava poco ormai, la Luna avrebbe compiuto il suo ciclo vitale, mancava poco alla Luna Piena. Guardai l’orologio sul display del telefono: altri cinque minuti ed era mezzanotte. L’ansia saliva, era la mia prima volta e non ero ancora pronta.
Cominciai a spogliarmi lentamente, per dare tempo al tempo. Buttai tutto sulla sabbia e pian piano mi avvicinai all’acqua che batteva forte sugli scogli poco lontani da me. La toccai con un piede. Fredda. Molto fredda, gelida. Tornai a guardare la Luna per farmi più coraggio. Ancora un minuto.
Chiusi gli occhi e iniziai a correre, poi mi tuffai andando in profondità. L’acqua mi accarezzava violentemente, il freddo ormai mi era penetrato nelle vene e gli occhi non guardavano altro che uno scuro blu.
Era arrivato il momento. Mi tirai su per tornare in superficie, stavolta sembrava che l’acqua non volesse più farmi uscire, una strada infinita. La vedevo: eccola lassù, in tutta la sua bellezza, completa. Sorrisi, ormai ero fuori, mi sentivo potente, i canini si allungavano, faceva male, lanciai un forte urlo. Ormai la trasformazione era completa: ero diventata un Vampiro.
 
Settembre era da sempre stato il mio mese preferito, forse perché il sole non c’era, forse perché faceva freddo o forse per il fatto che mi piaceva e basta. Ammiravo quel magnifico cielo grigio e nuvoloso, mentre mi dirigevo verso l’entrata della scuola.
“Islay!”
“Sì?” chiesi scendendo dalle nuvole.
“Insomma mi ascolti?!” brontolò Alex.
“Sì!” risposi. “Mi hai chiesto com’è andata ieri”
“Ok, basta usare i tuoi poteri da… Vampiro” disse abbassando la voce all’ultima parola.
Sorrisi soddisfatta di averlo fregato. “E’ andata bene. È stato divertente e… doloroso. A te com’è andata quando lo hai fatto per la prima volta?”
Alex rise ricordando. “Ho avuto un po’ paura ma generalmente è andata bene”
Guardai mio fratello. Gli occhi gli brillavano, si strofinò il naso con un gesto di mano e alzò gli occhi al cielo per nascondere le lacrime. “Merda! Non leggermi il pensiero!”
Distolsi gli occhi da lui e guardai i miei piedi che calpestavano l’erba. “Mi dispiace…”
Non volevo parlarne, non volevo umiliarlo o farlo sentire tale, cercai di non leggergli il pensiero, anche se era difficile non farlo, cercavo di non stare male anch’io.
Entrammo percorrendo il lungo corridoio della Beacon Hills High School, primo giorno di scuola, disastro totale. Salutai Alex e mi diressi verso il mio armadietto, il 327°, come c’era scritto sul foglio. Misi la combinazione e lo aprii. Vuoto. Come mi sentivo io, vuota, proprio così. Sapevo che non c’era più sangue che scorreva nelle mie vene, non avevo più un cuore che batteva e un cervello da essere umano. Vuota.
Sottrassi dei libri dallo zaino e li imbucai nell’armadietto cercando di non pensare a come mi sentivo e a come si sentiva Alex. Appesi uno specchietto allo sportello e mi specchiai. Nei film i Vampiri non potevano specchiarsi, il loro riflesso non appariva da nessuna parte, erano solo delle anime che vivevano tra i vivi senza farsi notare. Nella vita reale era diverso, i Vampiri erano come gli esseri umani, le stesse caratteristiche, ma solo… vuoti.
Chiusi l’armadietto e apparse qualcuno. Rimasi immobile fissandolo incuriosita. Una strana curiosità improvvisa. Lui si voltò sentendosi osservato e io distolsi lo sguardo. Gli occhi castani così innocenti mi fecero tremare, il suo collo era scoperto, nonostante il freddo, non portava una sciarpa e il desiderio di azzannarlo era forte, ma riuscii a trattenermi.
Me ne andai, scossa da quella strana curiosità, mi voltai un’ultima volta e lui mi stava ancora fissando. Imbarazzata velocizzai il passo fissando il pavimento.
La campanella suonò ed entrai in classe sedendomi nell’ultimo banco accanto al muro, quello era il mio posto preferito. Tirai fuori dei libri e quaderni dallo zaino appoggiandoli sul ripiano del banco. Alzai lo sguardo, la classe cominciava ad affollarsi, spalancai gli occhi, tra quelle persone c’era anche lui, il misterioso ragazzo dagli occhi innocenti insieme ad un amico.
Puzza.
Non ridete. Sono seria. Sentivo una puzza e proveniva dal ragazzo accanto a Occhi Innocenti. Egli cominciò a guardarsi attorno, aveva lo sguardo strano, annusava, e chiedeva continuamente a Occhi Innocenti qualcosa, ma lui alzava le spalle facendo segno di ‘’no’’ con la testa. Ora si fermò rivolto su di me, mi guardava in modo strano come se mi volesse uccidere sul colpo, ma aveva anche lo sguardo perso. Probabilmente si chiedeva, come me, cosa fosse quell’odore, che cosa rappresentava? Forse anche lui sentiva una puzza.
Occhi Innocenti seguì lo sguardo del suo amico e sobbalzò guardandomi, poi, quando la prof entrò, entrambi corsero a sedersi ai loro posti, davanti a me.
C’era anche un altro strano aspetto in quel ragazzo. Perché non riuscivo a leggergli la memoria? Continuai a fissarlo e lui si girò verso di me, io abbassai il capo e la prof iniziò la sua lezione.
 
Avevo ancora da scoprire un sacco di cose sulla Beacon High School, così, sentendomi non a mio agio senza comprendere il perché non riuscivo a leggere il pensiero di quel ragazzo e che… puzzava, decisi di fare una specie di lista che elencava le stranezze di quella scuola, perciò strappai un foglio da un quaderno e lo attaccai sullo sportello dell’armadietto scrivendoci con un pennarello nero:
“1- Incontrato ragazzo strano. Non riesco a leggergli la memoria e sento una puzza provenire da lui.”
Puzza.
“Scusa…”
Chiusi immediatamente l’armadietto buttandoci il pennarello dentro. Mi voltai. Spalancai ancora una volta gli occhi: era di nuovo il ragazzo che puzzava.
“Io sono Scott, tu sei del primo anno?” Mi chiese.
“Ehm… sì. Io sono Islay.” Ero appoggiata sull’armadietto, sembrava che non volessi farlo aprire a nessuno.
“Tu… non… ehm…” Scott cercava delle parole da dire, mentre io lo guardavo stupita.
“Tu puzzi.” Dissi io in tono pacato e deciso, senza provarne rimorso né vergogna.
Mi fissò diritto un po’ stordito dalle mie parole, ma non era offeso.
Si mise a ridere. “Volevo dirti la stessa cosa”
“Beh, bel modo di conoscersi” Sorrisi.
Mi dette la colpa. “Tu hai cominciato”. Subito dopo corrugò la fronte e premette alle tempie. “Scusa devo andare”
Corse via senza darmi il tempo per dirgli “ciao”, praticamente rimasi con la bocca aperta per pronunciare la parola.
“Tu non sei umano” Bisbigliai guardandolo correre via.
Lui si fermò e si voltò verso di me guardandomi stranito.
Spalancai gli occhi, poi abbassai la testa e me ne andai imbarazzata. “Merda…”
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: Erika Gagliardi