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Autore: _spring_    20/01/2014    6 recensioni
dal testo: " È un attimo. È bastato un momento di distrazione, e lui mi sta puntando un coltello alla gola. "
katnissxfinnick
a tutti quelli che li shippano
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finnick Odair, Haymitch Abernathy, Johanna Mason, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Vuoi una zolletta?” scimmiotto mentre mi dirigo verso la sessione di combattimento. Quel cretino...!
Appena prendo in mano l'arco, però, tutti i pensieri mi abbandonano. Ci siamo solo io e lui, il mio caro amico. Scocco velocemente una, due, tre e quattro frecce verso i bersagli mobili, immaginandoli come nemici che cercano di uccidermi. Di uccidere Peeta! Non ci riuscirete mai! Non gli farete mai del male! Sono talmente concentrata che quasi non mi accorgo di essere osservata.
Appunto, quasi.
Beh, devo dire che essere rinchiusi in un'arena con altre 23 persone assetate del tuo sangue (nel mio caso SOLO 22, è vero) hai i suoi vantaggi (oltre agli incubi e le urla nella notte, ovvio). Insomma sviluppa i sensi. Ormai sobbalzo al minimo rumore o movimento. Mi giro di scatto, gli punto l'arco addosso e mi accorgo che è quel narcisista di Finnick. Lupus in fabula.
Sono molto tentata di scoccare la freccia. Sarebbe un problema in meno durante gli hunger games, dopotutto. Immagino come mi sentirei soddisfatta se il mio dardo penetrasse nel suo corpo. Magari potrei non ucciderlo (poi chi li sente i sensi di colpa?) ma mutilarlo o ferirlo gravemente sì...
È un attimo. È bastato un momento di distrazione, e lui mi sta puntando un coltello alla gola. I miei sogni di gloria stanno sfumando, direi...
Poi, tranquillamente, abbassa l'arma e fa un passo indietro, continuando a guardarmi. -Mai abbassare la guardia- mi dice ammiccando.
Non ho neanche il tempo di rispondergli a tono che se n'è già andato.

Tornando ai nostri alloggi, Peeta mi chiede premurosamente come ho impiegato il tempo durante l'allenamento. Lo scontro con Finnick (se di scontro si può parlare) mi ha lasciato una punta di fastidio addosso che non so definire, e rispondo a monosillabi.
A pranzo continuo a rimuginare sui pochi attimi che ho passato sotto la minaccia del suo coltello. Il cuore mi batteva all'impazzata, il che è alquanto strano perchè normalmente riesco a mantenere il sangue freddo nelle situazioni di pericolo...
In effetti era più una sensazione di...
-Katniss Katniss! Ma mi stai ascoltando?- 
Le mie riflessioni sono bruscamente interrotte da Peeta, che mi chiama insistentemente. Alzo il capo per rispondergli e noto Haymitch che mi osserva in modo strano:
-Cos'è successo, hai incontrato il principe azzurro, dolcezza?-
Sbaglio o era sarcasmo quello?
-Taci, Haymitch

Per non dover ripetere l'esperienza di questa mattina, riguardo cui non so ancora bene cosa pensare, decido di rimanere attaccata a Peeta per tutto l'allenamento pomeridiano.
Il tempo passa abbastanza in fretta e in poco tempo imparo a mimetizzarmi grazie a Peeta, a costruire esche fantastiche con Mags e provo a lanciare coltelli. Alla fine, saluto Peeta e me ne vado, mentre lui rimane ancora per cercare di ingraziarsi qualche tributo (niente con cui io sia d'accordo).
Sono così sollevata di non aver incontrato Finnick, che abbasso la guardia.
Di nuovo.
Entro nell'ascensore ed improvviso c'è anche lui, che mi sorride e mi fa l'occhiolino. Cerco di guardare da un'altra parte, tanto so che lui va solo al quarto piano.
Quando però mi accorgo che siamo già al quinto lo aggredisco con un gentile:
-Dove stai andando?
-Non lo so... tu dove stai andando?- risponde enigmatico
-Indovina un po'... Al dodicesimo piano!
-Anch' io allora- sguardo malizioso.
Siamo al settimo ora.
Ottavo.
Nono.
Semplicemente gli salto addosso, e iniziamo a baciarci sempre più passionalmente.
Sento le campane suonare, e non penso a niente. Altro che Peeta, o Gale. Questo sì che è un vero bacio!
Di colpo le porte dell'ascensore si aprono e io mi rendo conto di ciò che ho fatto.
Senza neanche guardare in faccia Finnick, scappo via verso camera mia. Salto la cena, rimango raggomitolata nel letto a riflettere.
Peeta non lo dovrà mai venire a sapere. MAI. Sono disgustata da me stessa, dal mio gesto...

Mi sveglio la mattina con un' emicrania fortissima e un umore sotto i piedi.
Arrivata in sala da pranzo, vedo Peeta che mi sorride. Cerco di tirare su un lembo di pelle per ricambiare. Non ci riesco, ovviamente.
Siamo di nuovo ad allenarci ora, e io cerco di stare il più possibile da sola.
Lontana da Peeta, ma soprattutto lontana da Finnick.
Passano solo un paio d'ore e voglio andarmene. Magari potrei chiedere consiglio ad Haymitch... no, pessima idea.
Comunque sia, devo prima trovare Peeta per dirgli che salgo. Guardandomi intorno, non lo vedo, così decido che è indifferente e salgo lo stesso.
La sua camera da letto è prima della mia, e mentre ci passo davanti sento dei rumori, come di lotta.
Il mio istinto prende il sopravvento.
Apro di scatto la porta e... Rimango impietrita.
Sul pavimento ci sono Peeta e Johanna che si baciano appassionatamente.

Aveva ragione Finnick, mai abbassare la guardia.

 

*******************

Angolo autrice: dedico questa ff ad una mia amica che domani compie un numero di anni molto importante. Per questioni di segretezza mondiale non ne rivelerò il nome, ma sappi che è per te, Fefux :)
grazie alla beta, che è simpy anche lei: LeMee





 

  
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