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Autore: Ribs    20/01/2014    2 recensioni
New York è piena di vita e di felicità, e forse è per questo che lei l'ha scelta come nuovo inizio.
Ora vive ogni momento come fosse l'ultimo, coglie l'attimo.
Lascia le eccessive meditazioni e i rimpianti al passato.
Entra nel solito club, ormai conosce quasi tutti.
Gli occhi verdi, diventati sempre più scuri per nascondere i segreti dell'anima, sorridono divertiti notando tutti i ragazzi presenti girarsi nella sua direzione.
One Shot che festeggia un anno su EFP, recensite!!
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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HER COLD EYES
Quando era solo una ragazza
Si aspettava di poter avere il mondo
Ma era diventato fuori dalla sua portata
Così scappava via durante il sonno
E sognava il Paradiso
Ogni volta che chiudeva gli occhi
Coldplay - Paradise


New York riesce sempre a stupirla, a toglierle il respiro.
Le sue luci di notte la fanno splendere più di quanto non faccia il sole durante il giorno.
New York è piena di vita e di felicità, e forse è per questo che lei l'ha scelta come nuovo inizio.
Ora vive ogni momento come fosse l'ultimo, coglie l'attimo.
Lascia le eccessive meditazioni e i rimpianti al passato.
Forse dovrebbe comportarsi più responsabilmente, pensa a volte, ma poi ricorda di aver passato gli anni migliori a farlo.
Gli anni in cui l'unico problema dovrebbe essere come vestirti.
Ma a quei tempi lei aveva altri problemi.
Distrae i suoi pensieri dai ricordi, non vuole ricordare.
Fa troppo male ricordare.
Continua a camminare. Un passo deciso, quello acquistato dopo anni di insicurezze.
Gli alti tronchetti rossi ricoperti di borchie si scontrano sull'asfalto come zoccoli di cavallo.
Accanto a lei aleggia la sua coscienza, ormai separata dalla sua mente.
La guarda, la segue in silenzio, sperando che qualcosa prima o poi la faccia tornare a essere la ragazzina responsabile e dolce di una volta.
Ma entrambe sanno che il gelo era arrivato, insieme a tutti i dolori che normalmente non si dovrebbero provare ad una certa età, e aveva congelato ogni tipo di sentimento.
Le rimane solo la voglia di sentirsi viva.
La voglia di fare tutto quello che non le è stato concesso fare.
Guarda la luna, quella sfera azzurro-bianca che da lontano regna su tutto il mondo.
Anche quando era più giovane la guardava, chiedendole perché fosse venuta al mondo, affidandosi alla sua esperienza di miliardi di anni.
Ora si limita a guardarla e a girare lo sguardo.
La luna racchiude tutti i suoi segreti, come un lucchetto facile da rompere e lei ha paura che anche solo guardandola troppo tutto tornerà a galla.
Entra nel solito club, ormai conosce quasi tutti.
Gli occhi verdi, diventati sempre più scuri per nascondere i segreti dell'anima, sorridono divertiti notando tutti i ragazzi presenti girarsi nella sua direzione.
La gonna nera a vita ad alta che la fascia perfettamente in vita, stringe la canotta rossa su cui ha aggiunto un'altra t-shirt bordeaux interamente in pizzo.
Si siede al bancone lungo del bar, alzando un indice con l'unghia laccata di rosso per ordinare e “Il solito.” dice quando il barista le si avvicina.
Il ragazzo le sorride e si volta per prendere il drink.
Ne approfitta per aggiustarsi i boccoli biondi, che ha spruzzato ripetutamente con la lacca così da farli resistere all'umidità di quell'uggiosa serata.
Il ragazzo si rigira portando con sé un bicchiere quasi pieno di liquido rosa con del ghiaccio.
Ecco la tua vodka alla fragola.” annuncia posandogliela di fronte e sorridendole.
Un bel ragazzo, alto e moro, con dei bellissimi occhi color nocciola e un petto largo coperto da una t-shirt nera che gli evidenzia gli addominali poco accentuati ma adatti alla sua età.
Lei ricambia il suo sguardo con uno malizioso.
All'inizio era così timido con lei, c'era voluto più di un anno e mezzo per farlo sciogliere un po'.
In fondo le piace. Non è il tipico ragazzo che appena lo vedi ti innamori della sua bellezza, ma di sicuro la sua dolcezza e la sua simpatia ti scaldano subito il cuore.
Ma sa che non è bene mischiare due persone così diverse, entrambi finirebbero per soffrire.
Lo guarda raggiungere un altro cliente e afferra il bicchiere che le sta davanti ingoiando rapidamente il contenuto.
Posando il bicchiere nuovamente sul tavolo in ciliegio, nota il marchio rosso del rossetto che le colora le labbra sul bordo del bicchiere.
Sente l'amaro attraversarle la gola, subito riparato dal gusto dolce delle fragole.
Sorride. Una delle poche cose che si è portata a New York è l'amore per le fragole.
Poi lascia i pochi dollari sul tavolo insieme alla sua roba, subito individuati da Dylan che le sorride e annuisce permettendole di allontanarsi.
Raggiunge il centro della pista, chiudendo gli occhi e lasciandosi trasportare dalle note dure e ripetitive del remix che sta riempiendo la sala in quel momento.
Viene circondata da una decina di ragazzi, tutti diversi, con cui balla a turno.
Continua a tenere gli occhi chiusi, godendosi al massimo il momento, difesa dalla poca luce presente nella pista.
Quando, incuriosita dalla presa possente del ragazzo che ora le cinge la vita strusciandosi addosso a lei, riapre gli occhi e vede il luccichio di due occhi azzurri come il ghiaccio coperti da un alone di mistero.
Continua a muoversi tra le sue braccia muscolose, sperando in un altro lampo di luce che le permetta di scorgere più particolari.
E dopo qualche minuto la luce illumina di nuova i loro corpi avvinghiati.
Questa volta scopre le sue labbra rosse e piene e i suoi capelli neri un po' lunghi.
Inoltre vede il suo petto largo e muscoloso e il suo sguardo ammiccante.
Lui nota lo sguardo colpito della ragazza e si avvicina al suo collo lasciandole un'umida scia di baci.
Lei chiude nuovamente gli occhi, sa che le cose più belle si provano ad occhi chiusi.
Lentamente lui arriva al suo orecchio.
Sai se c'è un posto più tranquillo qua?” le sussurra con la voce roca che in qualche modo tutte le donne amano.
Da questa parte ci sono delle stanze più appartate.” risponde lei indicando con un indice in una direzione, e prendendolo per mano per guidarlo.
Passano davanti al bancone del bar e Dylan ricambia uno sguardo di triste intesa con la ragazza.
Dylan rivede la solita scena ripetersi ancora una volta, ma non può farci niente, lui non è abbastanza per lei.
Intanto i due raggiungono la camera chiudendocisi dentro.
Lei lo bacia appassionatamente, staccandosi dopo qualche minuto e lasciando sulle labbra di entrambi il sapore delle labbra dell'altro.
Poi indietreggia lentamente, sfilandosi i tronchetti con mosse eleganti prima di sedersi lentamente sul letto che si trova in mezzo alla stanza.
Lui nota la sua esperienza nel muoversi sensualmente e gli occhi freddi e pieni di dolore e capisce che forse lei è come lui.
Forse anche lei nasconde dietro una maschera forte e imbattibile un passato triste e doloroso.
La raggiunge altrettanto lentamente, appoggiandole le mani grandi sul viso e baciandola con rispetto, ma allo stesso tempo con tanta passione.
E man mano che il bacio continua, lui si inginocchia sul materasso, intorno alle sue gambe quasi nude, portandola giù con lui.
Si staccano, guardandosi negli occhi.
E in quegli occhi azzurro chiaro lei rivede quell'insicurezza presente negli occhi del primo ragazzo che aveva amato.
Era messo peggio di lei, ed era diventato freddo come lei da giovane.
E per questo le aveva spezzato il cuore.
Forse in realtà la amava anche lui, o magari provava solo amicizia verso di lei o riconoscenza, ma il suo unico modo di ringraziarla era baciandola, continuando ad alimentare le sue illusioni.
Per colpa sua, e di tutto quello che aveva dovuto sopportare nella sua infanzia, o meglio nella sua maturità troppo precoce, era incominciato tutto questo, la fuga dall'Italia a 18 anni, l'università a New York e l'anno sabbatico che si è concessa alla fine dell'università.
Ora è grande, una vera adulta desiderosa di recuperare l'adolescenza e l'infanzia persa.
Ed ecco che blocca nuovamente i ricordi che quegli occhi le scatenano e si gode i baci che lasciano la pelle nuda del suo collo in preda all fiamme.
E poi la scia scende sempre di più fino a finire in mezzo ai seni pieni della ragazza.
Non sa come mai, ma ormai l'unica cosa a coprire il reggiseno è quella canotta rossa che viene subito lanciata da qualche parte.
Gli appoggia le mani sui fianchi, tirando sempre più su la t-shirt semi-trasparente.
Infine essa sparisce in qualche angolo della stanza, seguita dalla gonna nera attillata di lei.
Lui la guarda negli occhi, e i due si scambiano uno sguardo che risparmia tante parole, uno sguardo di comprensione, di scuse, di complimenti e di solidarietà. Ed entrambi capiscono di essere simili.
***
La notte non è ancora finita quando entrambi si svegliano.
Lei con la testa sul suo petto e lui con un braccio attorno al suo fianco.
Posso sapere il tuo nome?” chiede la ragazza giocherellando con le dita sul petto muscoloso dell'altro.
Mi chiamo Ian, e tu?” chiede lui disegnando cerchi immaginari sul fianco della prima.
Chanel.” risponde lei tranquilla.
Il silenzio è pieno di parole e basta guardarsi per capire che deve finire là, che non possono esserci altre uscite tra i due, perché non puoi cercare di rimettere insieme i pezzi di un cuore se già tu fatichi a respirare.
Si rivestono in silenzio. Non si guardano neanche più, finché non arrivano alla porta, vestiti e pronti a uscire e ributtarsi nella mischia.
Si scrutano attentamente, per ricordare tutto della persona che hanno davanti.
Chi ti ha spezzato il cuore?” è Ian il primo a parlare.
Lei lo guarda, consapevole che lui lo aveva capito fin dall'inizio. Gli sorride.
Un giorno ho smesso di provare emozioni. Avevo paura di soffrire ancora per il primo ragazzo che ho amato.” dice, e non c'è bisogno di aggiungere che lui l'ha fatta soffrire tanto, e che ami di più quando soffri che quando è tutto rose e fiori.
Se non hai mai provato il dolore e la tristezza, come puoi goderti pienamente la gioia e la libertà?
Non deve neanche chiedere, lui parla di sua spontanea volontà.
Si chiamava Rebekah, è stata la prima donna a cercare di aggiustarmi.” e neanche lui deve aggiungere “Poi se n'è andata è mi ha lasciato più rotto di prima.”, Chanel ha capito.
Sai, io ormai non ho più speranze, ma forse tu potresti trovare qualcuno là fuori che ti ami per quello che sei, senza aggiustarti, soltanto distraendoti.” parla di nuovo Ian.
Chanel lo guarda e sa che ha capito, ma glielo dice ugualmente.
Se posso farlo io, allora puoi farlo anche tu.” sussurra vicino a lui prima di baciarlo sulla guancia a lungo.
Escono dalla stanza allontanandosi l'uno dall'altra. Lei va al bancone del bar, a bere un altro drink, lui esce dal locale.
Le dedica un ultimo sguardo. Uno sguardo per dire addio.
La porta del locale si chiude.
Sembra simboleggiare una parte della vita che si chiude, proprio come quando ha sbattuto la porta di casa in Italia, prima di prendere l'aereo per New York.
Ma può cambiare tutto dopo un semplice incontro?
Forse è arrivato il momento di crescere, di lasciarsi alle spalle il passato e costruirsi un futuro con chi ci tiene davvero.
Raggiunge il solito sgabello e ci si siede mentre Dylan, appena finisce di servire un cliente, la raggiunge.
Si appoggia con i gomiti sul bancone in modo da starle davanti, vista la mancanza di altri clienti.
Ti sei divertita?” le chiede un po' triste.
Lui è simile a me, mi piacerebbe rivederlo...” dice lei ancora sovrappensiero.
Oh... E perché non puoi?” chiede lui abbassando lo sguardo.
Due pezzi identici di un puzzle, non potranno mai attaccarsi, e se lo faranno staranno scomodi, o più stretti o più larghi. Mancherà sempre qualcosa. Due pezzi diversi però potrebbero combaciare perfettamente, uno dei due potrebbe colmare l'altro.” dice lei sorridendogli.
Lui alza la testa di scatto.
Vede il suo sorriso e capisce che forse ha una chance con lei.
Sorride anche lui.
Ho finito il mio turno, che ne dici se ti riaccompagno a casa?” le chiede tingendosi le guance di rosso.
Mmh... Accetto volentieri!” esclama lei ridendo.
Dylan la vede sorridere e la giornata che pensava uguale a tutte le altre gli sembra migliore: finalmente ha visto un vero sorriso di Chanel.
O-okay...Prendo la nostra roba e arrivo!” esulta il ragazzo sparendo dietro una porta.
Lei sorride di nuovo, felice.
Forse è davvero iniziato un nuovo capitolo.


*SPAZIO AUTRICE*

Oggi faccio un anno su EFP, quindi recensite in tanti!!!

Ok, questa è la One Shot che avevo promesso.
Bene, questa voleva essere la mio autobiografia ma ovviamente, come poi vedrete nelle gif, Chanel non è paragonabile a me.
Anche se voi non sapete come sono io perciò... Non lo so, può darsi che metta come immagine una delle mie foto così almeno sapete chi sono, ma non vi prometto niente.
In ogni caso quello che è capitato a Chanel è simile a quello che capita ora a me, ovviamente senza nessuno che mi salvi. (Quanto vorrei che Ian Somerhalder e Dylan O'Brien mi cagassero :') )
Beh, spero che vi sia piaciuta, se si trovate nel mio account tutte le mie storie, ma in ogni caso recensite e fatemi sapere :).
Ciao belle!!!!
Illy <3
Chanel (Indiana Evans)


Dylan (Dylan O'Brien)


Ian (Ian Somerhalder)
   
 
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