21/01/2014
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Non so quanto tempo fosse passato, sapevo solo di dover scappare perché qualcosa dietro di me si stava sempre più avvicinando.
Non so quanti fossero o cosa fossero ma sicuramente non prometteva nulla di buono; cercavo disperatamente un rifugio ma ovunque fossi credevo di essere allo scoperto.
Inciampai, ormai avevo perso la speranza ed ero consapevole che qualcosa stesse per portarmi via l'unica cosa che mi era rimasta: la mia ora era giunta.
Mi nascosi in un angolo nel disperato tentativo di nascondermi ma era ormai tutto inutile; si stava avvicinando e l'unica cosa che riempiva quel terrificante silenzio erano i miei respiri affannati e i battiti del mio cuore.
Sentivo il sangue pompare nel mio cervello e mano a mano che passava il tempo l'anzia e la paura crescevano.
-Basta!- pensai
Mi alzai e vidi davanti a me ciò che aveva portato via la vita ai miei compagni.
Non dovevo aver paura ma vedendolo l'ansia continuò a crescere e il cuore batteva nel petto come un martello a pneumatico: quell'essere trasudava il male da ogni parte, incuteva terrore e portava la morte a chiunque gli si piantasse davanti.
-Non ho paura-
Mi ripetevo nella mente questa frase come fosse l'unica cosa importante in quel momento... E in effetti era quella, se non fosse stato per un uomo.
Non ricordo il suo aspetto, ricordo solo gli occhi, quegli occhi così giovani e così vecchi allo stesso tempo, occhi che sembravano aver visto tanto, occhi profondi e pazzi, occhi che riaccesero una speranza nel mio petto.
Sbucò alla mia destra prendendomi la mano e stringendola forte e a quel punto disse solo una parola, un insegnamento, un consiglio che mi ha accompagnato per tutta la mia vita fino alla vecchiaia.
-Corri!-
Non so quanti fossero o cosa fossero ma sicuramente non prometteva nulla di buono; cercavo disperatamente un rifugio ma ovunque fossi credevo di essere allo scoperto.
Inciampai, ormai avevo perso la speranza ed ero consapevole che qualcosa stesse per portarmi via l'unica cosa che mi era rimasta: la mia ora era giunta.
Mi nascosi in un angolo nel disperato tentativo di nascondermi ma era ormai tutto inutile; si stava avvicinando e l'unica cosa che riempiva quel terrificante silenzio erano i miei respiri affannati e i battiti del mio cuore.
Sentivo il sangue pompare nel mio cervello e mano a mano che passava il tempo l'anzia e la paura crescevano.
-Basta!- pensai
Mi alzai e vidi davanti a me ciò che aveva portato via la vita ai miei compagni.
Non dovevo aver paura ma vedendolo l'ansia continuò a crescere e il cuore batteva nel petto come un martello a pneumatico: quell'essere trasudava il male da ogni parte, incuteva terrore e portava la morte a chiunque gli si piantasse davanti.
-Non ho paura-
Mi ripetevo nella mente questa frase come fosse l'unica cosa importante in quel momento... E in effetti era quella, se non fosse stato per un uomo.
Non ricordo il suo aspetto, ricordo solo gli occhi, quegli occhi così giovani e così vecchi allo stesso tempo, occhi che sembravano aver visto tanto, occhi profondi e pazzi, occhi che riaccesero una speranza nel mio petto.
Sbucò alla mia destra prendendomi la mano e stringendola forte e a quel punto disse solo una parola, un insegnamento, un consiglio che mi ha accompagnato per tutta la mia vita fino alla vecchiaia.
-Corri!-