"Felicity, dove sei?" Oliver chiamava Felicity che aveva perso di vista in quell'immenso Luna Park che avevano inaugurato solo un giorno prima. Era stata tutta un'idea di Felicity, quella di andarci, a lui non importava granché, ma in fondo andarci con lei non era stata una brutta idea... Finché non fosse praticamente sparita. La preoccupazione iniziava a salire. "Felicity, lo sai che non mi piace giocare a nascondino. Dai, è un brutto scherzo". Ad un certo punto un paio di mani gli sfiorano le spalle. Oliver si girò. "Felicity, cosa ti è saltato in mente? Ero poco dal prendermi un infarto!" "Ma dai, il giustiziere di Starling City che ogni giorno affronta migliaia di pericoli, si spaventa per una cosa del genere? Ah, come sei tenero a preoccuparti" "Felicity, sta zitta, qualcuno potrebbe sentirci. Io... Avevo paura che ti fosse successo qualcosa". Felicity, sorridendo con fare malizioso, si allontanò e gli fece segno di seguirla. Oliver in faccia aveva un'espressione tra lo scettico e il confuso. Sbuffando e alzando gli occhi la seguì. Arrivarono a una ruota panoramica, Felicity si girò verso di lui. "M. Queen avrebbe il piacere di accompagnarmi a fare un giro su questa stupenda ruota panoramica o ha paura anche di questo?" Felicity lo stava prendendo in giro e questa cosa la divertiva, bastava vedere il sorriso che si apriva sul suo viso da un angolo all'altro. Oliver alzò un sopracciglio e mise le mani in segno di arresa. "Mi arrendo. Ma sappi che lo faccio solo per non essere più preso in giro da te" e detto questo, si avviarono a pagare il biglietto e salirono sulla ruota panoramica. Iniziò a girare piano, regalando ai loro occhi la visione di tutta la città, coi suoi alti grattacieli, tra qui la Queen Consolidated, e i suoi verdi parchi di tanto in tanto. Felicity si strinse ad Oliver, che la guardò sorpreso, ma non la scansò via. "Felicity, hai paura?" un sorriso compiaciuto e divertito comparve sul volto di Oliver. "Chi, io? Ma figurati" Felicity negava l'evidenza, ma nonostante questo non sembrava aver alcuna intenzione di staccarsi da Oliver. "Felicity, se ricordo bene non mi avevi detto che soffri di vertigini?" Felicity arrossì notando che Oliver se lo ricordava ancora dopo tanto tempo. "Già e ne soffro tutt'ora... Non che non si noti, insomma sono aggrappata a te... Non che questo mi dispiaccia... Ma lo sai che sei duro?... No cioè intendevo i muscoli.. Okay, meglio se sto zitta." *Felicity, lo sai che se continuerai così, Oliver penserà che sei una pervertita?* pensò tra sé e sé, quando ormai era diventata tutta rossa. "Si,meglio". Oliver la guardava severo, ma nel suo volto traspariva una vena divertita. "Allora, Felicity, perché sei voluta salire su questa ruota panoramica se soffri di vertigini?" "Oliver, volevo godermi il panorama con te, ma vedo che non è stata un'ottima idea" disse Felicity rammaricata. "E perché?" le mani di Oliver scesero lentamente lungo i fianchi di Felicity, la sollevarono in modo che lei potesse mettersi a cavalcioni su di lui e iniziarono ad accarezzarla. Felicity era diventata una roccia, si era irrigidita e non riusciva più a fiatare. Oliver le sorrise e mise giù le sue mani. Voleva un cenno da lei, almeno per accettarsi che fosse ancora viva. "Felicity?" Oliver alzò un sopracciglio preoccupato. -"S-si?" "Felicity, non credevo che questo ti avrebbe turbata..." *Diamine Felicity, sei proprio scema a non approfittartene di lui adesso che puoi* Oliver stava per rimetterla giù, ma lei gli bloccò le mani e gli sfoderò un sorriso malizioso. Si avvicino di più a lui, non sapendo esattamente cosa fare. Oliver le cinse i fianchi e avvicinò le sue labbra con quelle di Felicity. Avrebbe voluto baciarla, ma vista la sua reazione di poco prima, decise di andarci piano. Iniziò a morderle dolcemente, poi si staccò e con un soffio caldo sul suo viso, le chiese: "Posso?" "Che cosa?" "Felicity" "Oliver, cosa vuoi dire?" Oliver, sospirò, si allontanò e la guardò negli occhi. Lei capì solo dopo che il sangue arrivò al suo cervello, che ne sentiva la mancanza. Annuii. Oliver allora la baciò, senza esitazione. Fu impetuoso, forse troppo per Felicity, che stava per cadere all'indietro se non si fosse aggrappata alla sua maglia. Lui, forse accortosi di aver esagerato, si staccò e la baciò dolcemente sul collo. Lei emise un gemito dovuto al solletico provocatogli in quella parte sensibile del suo corpo. "Oliver" pronunciò il suo nome in un soffio. Lui la guardò negli occhi e con un gesto delicato le posò un dito sulle labbra per farla zittire. Le parole, in quel momento non servivano. No, decisamente no. ~~~~Angolo autrice~~~~ Ciao a tutti, questa è la mia prima One-shot e spero che sia venuta bene. Okay, non sono brava con le parole, ma spero davvero che vi piaccia e che non abbia commesso troppi errori, in tal caso accetto ogni critica! :) Ora mi defilo, ciao! :)