21/01/2014
0 recensioniMai più
“Io non nuoterò mai più con te. Mai più.”
Mai più.
Quelle due parole continuavano a rimbalzare nella mente di Haruka. Nella vasca, col costume da bagno, continuava a pensare a quelle due dannate parole pronunciate da Rin. E più ci rimuginava, più non riusciva a capire perché gli facesse così male che il ragazzo non volesse più nuotare con lui. E perché questo gli dava la sensazione che avesse perso Rin per sempre? Perché quella sua affermazione lo aveva lasciato completamente senza fiato?, perso, ferito? Perché si sentiva ferito? In fondo era il rosso che aveva deciso di dichiarargli guerra … però sentiva qualcosa nel petto, qualcosa all’altezza del cuore che gli faceva male e che sapeva che non avrebbe dovuto esserci. Dolore? Piuttosto sofferenza. E la domanda era sempre la stessa: perché? Sapeva la risposta ma era troppo orgoglioso per ammetterlo anche con se stesso. Perché proprio Rin tra tutte le persone che aveva intorno? Tutti quei perché stavano solo confondendo ancora di più le sue idee. Forse aveva anche le allucinazioni perché gli era sembrato di sentire un rumore di passi ma non era possibile, viveva solo in casa. Però era vero che diverse volte aveva trovato Makoto vicino alla vasca che lo fissava e lui non accorgeva mai minimamente di nulla. Era successo spesso ma quando riemerse dalla vasca per prendere aria, sobbalzò trovando qualcuno vicino a lui. Strinse le palpebre per togliere l’acqua in eccesso ed aprì gli occhi. Quei passi non se li era immaginati ma vicino a lui non c’era Makoto. C’era Rin. E lo fissava come si guarda un pezzo di dolce quando si è a dieta.
Con desiderio.
- Rin – chan …? –sussurrò ma non riuscì a dire nient’altro visto che il ragazzo gli tappò la bocca con la propria ed Haruka spalancò gli occhi blu, estremamente sorpreso da quel gesto. Il rosso approfondì il contatto, insinuando la lingua fra le labbra del ragazzo, cercando la sua. Haru, dopo un primo stupore iniziale, riuscì a reagire in un modo che non credeva possibile: cercò di più, sempre di più e prese il viso di Rin fra le mani, cercando un contatto maggiore. Nonostante il rosso fosse un ragazzo, gli piaceva quel bacio ed iniziò ad eccitarsi: sentiva un formicolio familiare al basso ventre (che aveva ogni volta che pensava a Rin in costume da bagno, coperto d’acqua e tremendamente sexy) ma il rosso si staccò dalle labbra di Haru e guardando la scintilla d’eccitazione e desiderio nei suoi occhi, sogghignò. Senza dire una parola, esattamente come quando era entrato, si alzò ed uscì dalla stanza, lasciando il moretto insoddisfatto ed estremamente perplesso.
Haruka si svegliò di soprassalto e completamente sudato. Guardò il suo petto e vide un braccio che non era suo. Spostò lo sguardo fino ad arrivare alla sua destra: Rin dormiva profondamente e con quel braccio lo stringeva a se, tenendoselo vicino. Al solo guardare il suo viso, su cui ricadevano delle ciocche scarlatte, un sorriso lieve si aprì sul volto del moretto.
Era stato solo un sogno.
Angolo autrice
Salve! E’ tantissimo tempo che non scrivo nella sezione anime e un po’ mi mancava. Spero di non aver scritto qualcosa di noioso o palloso, ogni tanto mi capita di farlo e quando me ne accorgo è già troppo tardi. Comunque, spero vi sia piaciuta questa OS e che me lo facciate sapere, anche nel caso in cui non vi piacesse.
Ciao ciao
Mio c:
Mai più.
Quelle due parole continuavano a rimbalzare nella mente di Haruka. Nella vasca, col costume da bagno, continuava a pensare a quelle due dannate parole pronunciate da Rin. E più ci rimuginava, più non riusciva a capire perché gli facesse così male che il ragazzo non volesse più nuotare con lui. E perché questo gli dava la sensazione che avesse perso Rin per sempre? Perché quella sua affermazione lo aveva lasciato completamente senza fiato?, perso, ferito? Perché si sentiva ferito? In fondo era il rosso che aveva deciso di dichiarargli guerra … però sentiva qualcosa nel petto, qualcosa all’altezza del cuore che gli faceva male e che sapeva che non avrebbe dovuto esserci. Dolore? Piuttosto sofferenza. E la domanda era sempre la stessa: perché? Sapeva la risposta ma era troppo orgoglioso per ammetterlo anche con se stesso. Perché proprio Rin tra tutte le persone che aveva intorno? Tutti quei perché stavano solo confondendo ancora di più le sue idee. Forse aveva anche le allucinazioni perché gli era sembrato di sentire un rumore di passi ma non era possibile, viveva solo in casa. Però era vero che diverse volte aveva trovato Makoto vicino alla vasca che lo fissava e lui non accorgeva mai minimamente di nulla. Era successo spesso ma quando riemerse dalla vasca per prendere aria, sobbalzò trovando qualcuno vicino a lui. Strinse le palpebre per togliere l’acqua in eccesso ed aprì gli occhi. Quei passi non se li era immaginati ma vicino a lui non c’era Makoto. C’era Rin. E lo fissava come si guarda un pezzo di dolce quando si è a dieta.
Con desiderio.
- Rin – chan …? –sussurrò ma non riuscì a dire nient’altro visto che il ragazzo gli tappò la bocca con la propria ed Haruka spalancò gli occhi blu, estremamente sorpreso da quel gesto. Il rosso approfondì il contatto, insinuando la lingua fra le labbra del ragazzo, cercando la sua. Haru, dopo un primo stupore iniziale, riuscì a reagire in un modo che non credeva possibile: cercò di più, sempre di più e prese il viso di Rin fra le mani, cercando un contatto maggiore. Nonostante il rosso fosse un ragazzo, gli piaceva quel bacio ed iniziò ad eccitarsi: sentiva un formicolio familiare al basso ventre (che aveva ogni volta che pensava a Rin in costume da bagno, coperto d’acqua e tremendamente sexy) ma il rosso si staccò dalle labbra di Haru e guardando la scintilla d’eccitazione e desiderio nei suoi occhi, sogghignò. Senza dire una parola, esattamente come quando era entrato, si alzò ed uscì dalla stanza, lasciando il moretto insoddisfatto ed estremamente perplesso.
Haruka si svegliò di soprassalto e completamente sudato. Guardò il suo petto e vide un braccio che non era suo. Spostò lo sguardo fino ad arrivare alla sua destra: Rin dormiva profondamente e con quel braccio lo stringeva a se, tenendoselo vicino. Al solo guardare il suo viso, su cui ricadevano delle ciocche scarlatte, un sorriso lieve si aprì sul volto del moretto.
Era stato solo un sogno.
Angolo autrice
Salve! E’ tantissimo tempo che non scrivo nella sezione anime e un po’ mi mancava. Spero di non aver scritto qualcosa di noioso o palloso, ogni tanto mi capita di farlo e quando me ne accorgo è già troppo tardi. Comunque, spero vi sia piaciuta questa OS e che me lo facciate sapere, anche nel caso in cui non vi piacesse.
Ciao ciao
Mio c: