Fumetti/Cartoni americani > Avatar
Ricorda la storia  |      
Autore: Kuruccha    21/01/2014    2 recensioni
I suoi genitori lo ospitano nella loro casa e, giorno dopo giorno, il nome dello straniero cambia. Senna continua a chiamarlo Tonraq.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Senna, Tonraq
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Il nome e nient’altro
 

 
I suoi genitori accolgono in casa l’estraneo per un matrimonio di prova1.
È un’usanza ormai quasi perduta – tra le tribù del Nord non se ne sente nemmeno più parlare da decenni – ma il padre e la madre di Senna sono gente all’antica che abita al Sud; sono persone piene di preoccupazione per una battaglia che sembra persa in partenza. Per quella figlia irresponsabile che non cuce bene il pellame non hanno mai ricevuto proposte per matrimoni d’alleanza, né per fidanzamenti d’amore o di convenienza, né per adozioni funzionali; l’unione con un forestiero venuto dal Nord non è certo quel che sognavano per lei, ma è l’alternativa migliore. Più accettabile, per lo meno, al permettere che rimanga sola.
I suoi genitori lo ospitano nella loro casa e, giorno dopo giorno, il modo con il quale si riferiscono allo straniero cambia: dal forestiero si passa all’uomo, poi a quell’uomo, al tuo uomo. Senna continua a chiamarlo Tonraq, il nome col quale è arrivato nella loro casa.


Tonraq è un uomo di poche parole e molti gesti. È bravo a governare i cani polari, è bravo a mantenere in ordine le mute attaccate alle slitte, è bravo a impartire ordini con un solo fischio e un solo sguardo, è bravo a piegare l’acqua a qualsiasi sua volontà. Senna capisce presto che gli riuscirebbe facile dirigere allo stesso modo anche gli uomini, ma comprende altrettanto in fretta che non è ciò che lui vuole. Senna, però, non è l’unica a notare le sue capacità, e così il nome del forestiero cambia ancora: quell’uomo diventa l’uomo del Nord, poi il capo dal Nord, poi il capo e null’altro. Senna continua a chiamarlo con il suo primo nome, anche se ogni tanto indugia su quel tuo che i suoi genitori continuano a cucirgli addosso.
 

Il suo uomo si rivolge a lei per la prima volta in un mattino di primavera, mentre Senna sta cercando di rimuovere la neve accumulatasi nella notte davanti all’igloo. Tonraq le chiede qualcosa di semplice – è una domanda come Ti serve una mano?, qualcosa che non avrebbe certo pensato di sentir uscire dalla bocca di un maschio, anche se ha già imparato che lui non è certo come gli altri – e lei si ritrova senza la voce per riuscire a rispondergli. Lo straniero prova a dire qualcosa, poi distoglie lo sguardo. Senna si rende conto che sta per andarsene. Lo ferma.
È la prima volta che lo tocca, anche se non è la prima a toccarlo; lo chiama, gli dice Tonraq e nient’altro. È così che lui comincia a raccontarle ciò che c’è dietro il suo nome.
 

Tonraq le parla delle cose più disparate – il cucciolo di lince-tricheco che aveva da bambino, i diversi modi per dar la caccia ad un uccello basandosi sul colore del suo piumaggio, le decorazioni nel tempio degli spiriti delle Tribù del Nord – e di quelle più importanti nomina solo alcuni particolari. Mentre racconta muove le mani, intreccia fili, disegna cerchi sul terreno e poi li cancella con una sola passata.
La sua storia è un grosso mosaico che lei ricompone pazientemente, tassello dopo tassello. Ogni giorno impara qualcosa di nuovo sul mondo che lo circonda.
Lui la chiama Senna.
 

Senna, poi, capisce che lui sta solamente aspettando; e se ne rende conto in una luminosa notte di primavera, sopra le pelli che i suoi genitori hanno predisposto fin dal primo giorno come giaciglio del loro matrimonio di prova. Gli dice Tonraq, poi lo bacia. Lui le sorride per quella che sembra la prima volta, o che forse lo è davvero.
Lei comincia a raccontare. Gli parla di un forestiero, dei suoi misteri, segue gli indizi di tutto ciò che lui ha fatto nel corso della sua vita. Mentre racconta muove le mani in aria, proprio come l’ha visto fare per mille e mille volte, e lui non la ferma. Tonraq cola i propri ricordi nei buchi ancora vuoti e il mosaico è finalmente completo.
 

Il loro matrimonio di prova termina poco lontano da lì, durante un luminoso mattino di primavera, quando nell’igloo che diventa la loro casa comincia un matrimonio a tutti gli effetti. Il loro mosaico è ricomposto fino all’ultimo pezzo, ma non hanno idea di quali altri tasselli si aggiungeranno da lì in avanti.
Daranno loro un nome, e poi li racconteranno.



 

1 Secondo le tradizioni degli Inuit, una giovane coppia doveva vivere per un determinato periodo nella casa dei genitori di lei per testare l’effettiva affinità tra i promessi sposi prima di procedere al matrimonio vero e proprio. Questa pratica era per l’appunto detta “Matrimonio di prova”. Nella maggior parte dei casi si tratta di unioni combinate ancor prima della nascita tra membri di clan con interessi condivisi, perciò la faccenda è molto meno romantica di quel che sembra!
 


21.01.2014
Anche questa storia è nata da un prompt di kuma_claTonraq/Senna, dopo essere stato bandito Tonraq raggiunge l'altro Polo e cerca di rifarsi una nuova vita. Nonostante all'inizio sia difficile (gli manca casa, prova sentimenti contrastanti per suo fratello e suo padre), riesce ad ambientarsi e a distinguersi per le sue qualità. Ed è in questo sperduto pezzo di mondo, quando ormai crede di aver perso tutto, che trova Senna.
Non sono riuscita a sviluppare il prompt in tutte le sue implicazioni, ma era un bel pezzo che avevo in mente questa idea del matrimonio di prova e non trovavo il modo giusto di utilizzarla. Sono felice di averne avuto l'occasione.
Nella stesura in questa fanfiction ho fatto riferimento ad alcune tradizioni del popolo Inuit e, anche se probabilmente ho travisato qualche informazione, spero di non aver commesso errori per lo meno nelle cose più importanti. Tutto ciò che so a riguardo proviene dal libro Confessioni di un abitatore di igloo scritto da James Houston, che vi consiglio vivamente di recuperare se ne avete l'occasione e se vi interessa la materia.
Grazie mille per aver letto! :D
Kuruccha

 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Avatar / Vai alla pagina dell'autore: Kuruccha