Serie TV > Sherlock (BBC)
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Autore: nightswimming    21/01/2014    6 recensioni
"Se solo tu volessi, potresti avere chiunque desideri."
Janine non è stata la prima e di certo non sarà l'ultima.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Nuovo personaggio, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note: falso come ciò che è falso può falsissimamente essere falso. Non ci guadagno nulla e loro non sono miei – meno male, perché dopo la s3 li avrei riempiti di randellate, sceneggiatori compresi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non ha mai visto un così chiaramente iscritto su un corpo prima d’ora.

Non è soltanto nel modo in cui lei gli è seduta in grembo, tesa per l’aspettativa ma rilassata nel piacere del momento. Non è nemmeno nelle gambe, accavallate in cima a quelle di Sherlock, più muscolose e allo stesso tempo più snelle, che tengono le ginocchia chiuse e lo ancorano al terreno mentre lei sembra fluttuare. Non è nelle risate di lei e non è nel modo in cui si aggrappa come una bambina speranzosa al suo collo, sperando di essere stretta meno innocentemente poco più tardi.

No. Non solo. No, perché il corpo dimostra molto, esprime tanto, ma non tutto.

Sherlock direbbe, in quel suo irritante tono accademico, che scatenare un incendio è facile, ma controllare anche solo una piccola fiamma lo è molto meno.

John Watson guarda il loro contatto sciogliersi fra le braccia di Sherlock Holmes e la vede brillare da qualche parte dentro. E’ un luccichio ipnotizzante e lugubre come quello dei ceri dei morti.

Parlerà, gli dirà tutto, e quel sorriso gentile e affascinante sulle labbra del suo amico scomparirà non appena lei avrà concluso di spillare informazioni. Forse anche prima.

Quel sorriso che è un’opera d’arte: garbato ma malizioso, largo ma a labbra strette, gentile ma sicuro di sè. E’ fatto apposta per suscitare la voglia di divorarglielo via dalla bocca.

E’ perfetto. Troppo. Come un falso d’autore.

Più tardi, quando il caso è risolto e stanno camminando nella notte verso casa, John ripensa all’espressione  tradita e lacrimosa della ragazza e riesce solo a vedere il genio teatrante dell’amico. L’ammirazione per lui gli sta mangiando l’empatia dal cuore e John questa volta non riesce a dispiacersene. Non sa perché.

Non è per colpa della gelosia. Darebbe Dio solo sa cosa perché la soluzione fosse così semplice, ma non è così.

Soffiandosi sulle mani punte dal freddo, John guarda Sherlock che vive con lui da più di un anno e non ha mai portato nessuno a casa per la notte e gli dice, con un misto di invidia e ammirazione: “Se solo tu volessi, potresti avere chiunque desideri.”

Il sorriso che gli rivolge Sherlock non è nulla rispetto a quello forgiato prima con cura. Appartiene ad un altro, diversissimo universo, lontano e caotico. E’ del tutto alieno e allo stesso tempo così dolcemente famigliare.

“Non è vero,” dice con semplicità, guardandolo fisso negli occhi.

John si stringe le spalle. Certo che sa che non è vero. Esistono suore, preti, donne omosessuali, uomini eterosessuali, gente innamorata di altra gente che non è lui, o semplicemente persone che lo detestano, persone che non lo capiscono, persone che non saprebbero apprezzarlo nemmeno volendo. Era solo un modo di dirgli che-

Oh, al diavolo. Con Sherlock doveva sempre essere tutto complicato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell’autrice: una cosina che ho scritto almeno un anno fa, finita nel dimenticatoio e recuperata per caso dopo aver visto His Last Vow, più precisamente la scena con Janine.

John è tonto, Sherlock è innamorato, nessuno dei due ha mai capito nulla.

Spero vi sia piaciuta :*

 

 

 

 

   
 
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