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Autore: Paranormal    21/01/2014    1 recensioni
Percentuale di morte: 40%. Percentuale di contagio: 50%. Possibilità di sopravvivenza? Una su dieci.
Genere: Avventura, Sovrannaturale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Crack Pairing
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti
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Una luce rossa continuava a lampeggiare in lontananza. Il fumo la soffocava, non riusciva a capire dov’erano finiti i medici e le infermiere che poco prima erano indaffarati tra cartelle e prelievi. E i pazienti, anche loro erano scomparsi o forse scappati. Lei, ricordava solo un rumore fortissimo simile ad un ronzio di milioni di vespe, una scossa l’aveva catapultata contro la parete e poi l’oscurità. Aveva pensato “Questa è la fine, sono morta”. Una scossa lancinante le attraversò il braccio, provò ad alzarsi e si accorse che nonostante lo scontro con il muro riusciva a stare in piedi. Si incamminò verso la luce che continuava a lampeggiare, facendosi strada tra le macerie disseminate ovunque e finalmente vide l’uscita. Con tutte le forze che aveva in corpo diede un calcio alla porta che si aprì mostrando a Joce uno scenario terrificante.
Joce quella sera era davvero stanca di dover sempre dare ascolto alla mamma – nooo mamma oggi non ho voglia di leggere la bibbia, voglio guardare la televisione con papà. Ma tesoro – disse Margaret – è tradizione, ricordo ancora quando ero un pulcino e con la nonna ogni venerdì sera leggevamo un passo della bibbia insieme, era così divertente! Se vuoi possiamo leggere la tua parte preferita: L’Apocalisse.
Ed era proprio l’Apocalisse che Joce aveva riportato alla mente dai suoi terribili venerdì sera. Ed era proprio questa l’immagine che da bambina le si creava nella mente e che ora vedeva davanti ai suoi occhi. In quello spettacolo rosso come il sangue e nero come le tenebre, Joce non poté fare a meno di pensare all’unica cosa della quale le era mai importato qualcosa, senza la quale la sua vita non avrebbe più avuto senso. E fu così che, mentre una nuvola di cenere le oscurava la vista e l’unica cosa che riusciva a percepire era il rombo assordante di una moto, crollò a terra urlando il suo nome. Muriel.
  
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