I AM DEVIL
Capitolo 1-Metallica
La 3°C quella mattina stava chiacchierando
tranquillamente aspettando il suono della campanella che dava inizio alle
lezioni.
Ognuno di loro
indossava diligentemente la divisa blu scuro della scuola – casacche marinare
per entrambi e gonne per le ragazze e pantaloni per i ragazzi- o meglio, quasi
tutti.
Seduto su un banco in
un angolo stava un ragazzo dai capelli biondi e gli occhi grigi, di origine
russa, che indossava un paio di pantaloni neri larghi e lunghi, sopra una felpa
dello stesso colore con disegnato un teschio insanguinato su cui era posta un
aquila inferocita e la scritta “Metallica” (<=I love Metallica *.* n.d.I).
Al polso aveva un
paio di bracciali borchiati a tre file e un collare sottile,le unghie erano
smaltate di nero.
Al sopracciglio e
all’orecchio sinistro aveva un percing.
Stava parlando con
una ragazza castana dagli occhi verde scuro che indossava la gonna della divisa
notevolmente più corta di quella regolamentare e sopra un top stracciato in più
punti e un ragazzo di un anno più grande –si chiamava Andrej- abbigliato come
il rosso che rigirava fra le dita con noncuranza un coltello.
Il banco della ragazza
era facilmente riconoscibile perché aveva la scritta “Kiara”, appoggiato al
banco c’era uno zaino nero e un mazza da baseball.
Quello del rosso era
invece individuabile grazie alle oscenità scritte in cirillico che occupavano
la gran parte del banco, e dal coltello appoggiato sopra che riportava la
scritta “Yuriy”.
Loro, insieme ad un
altro compagno, erano i quattro punk della classe.
Ho detto
quattro?Ancora per poco…
Pochi minuti dopo, la
porta venne aperta da una ragazza.
Aveva i capelli di fiamma
lisci lunghi fino al mento con due ciocche ai lati del viso che le arrivavano
alle spalle e un paio occhi color ghiaccio.
Portava un top nero
con la scritta “Kill is Love” e sotto il disegno di un cuore pugnalato, aveva
un percing all’ombelico e tre anelli all’orecchio destro.
Sotto aveva un paio
di pantaloni neri larghi con tasconi laterali.
Sulla spalla sinistra
si intravedeva la spallina di uno zaino con molte catene, ne aveva una molto
lunga attorcigliata attorno al polso e alla mano, un pezzo penzolava fino a
terra.
Da una tasca dei
pantaloni si intravedeva un coltello di fattura russa.
Appena i suoi occhi
azzurri ebbero squadrato tutta la classe, si soffermarono sul terzetto
descritto prima.
Si diresse verso
Yuriy gridandogli –Kozel (<--in russo = stronzo n.d.I.)!-
Subito il ragazzo
scese dal banco avvicinandosi, appena le fu di fronte, le tirò un cazzotto
dritto in pancia e poi l’abbracciò sussurrando –Milaja (<--in russo = amore
mio n.d.I.)!-
Subito, le si
avvicinarono Kiara e Andrej.
Il biondo passò alle
presentazioni –Kiara, Andrej, questa è Rayne!-
Dopo i vari saluti,
un grido irruppe nella classe.
La preside,
trafelata, era appena entrata urlando nella 3°C.
-SIGNORINA
STANISLAFF!-
Rayne si limitò a
scoccargli un occhiata di fuoco da sopra la spalla.
-La divisa, deve
mettere la divisa!In questa scuola è d’obbligo la divisa!-
Ripeteva isterica.
-Uh?No I Chto (<--
in russo =e allora?n.d.I.)?-
La preside strabuzzò
gli occhi infervorandosi
-Che lingue è?Cinese
antico?-
-E’ inutile che ci
prova, ha detto che non intende portare la divisa…-
Rispose per lei
Yuriy.
-Ma come si
permette?!Non si pu-
La risposta della
preside venne interrotta da un coltello che le si piantò a pochi millimetri dal
viso, era stato chiaramente lanciato dalla rossa.
-Io dico che può…-
Le disse Kiara
arricciando leggermente le labbra in una smorfia divertita.
-B-bene, a-allora
i-io v-vado, eh…-
Balbettò la signora
in un soffio sparendo in un batter d’occhio e barricandosi nel suo ufficio.
Proprio in quel
momento entrò il professore che appoggiò la sua borsa sulla cattedra
guardandosi attorno.
Subito tutti i
presenti corsero a sedersi…tutti tranne, naturalmente, il gruppetto descritto
sopra che rimase in piedi o –nel caso di Andrej- seduto sul banco.
-Bene, allora
facciamo l’appello…-
E detto questo
cominciò a snocciolare tutti i nomi presenti nell’elenco fino ad arrivare ai
‘fatidici quattro’, adesso cominciava il divertimento…
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§owari§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
Allora, che dire?
Innanzitutto, il
titolo è anche una canzone dei Metallica-The-Best-Fuck-The-Rest /me comincia a
cantare a squarciagola/ /me riceve una mega bastonata dai lettori/ /me si
rintana in un angolo a fare cerchietti ç_____ç/
Come vi sembra il
tutto???
E’ una roba orribile,
una scemata, lo so, lo so…ma storie normali, a me non mi riescono!
Non badate agli
orrori…ehm, errori ^^ di grammatica…faccio pietà in queste cose!
Questo chap lo dedico
alla mia sister 3M…THANX 2 LIFE!
Bax, e non
linciatemi, ve ne prego, Ice
P.s. tanto per
continuare a dire cavolate, avete sentito il nuovo CD dei Gemelli Diversi? ^O^
*§* Più
ti avvicini
alla
luce,
più
grande
diventa
la tua
ombra.
. . *§*