Anime & Manga > Kuroko no Basket
Ricorda la storia  |      
Autore: mughetto nella neve    21/01/2014    6 recensioni
" « Che cosa gli risponderai? » borbotta un po’ geloso, sperando che l’altro gli presti le giuste attenzioni. Non sopporta l’idea che Kuroko spenda del tempo con quel ragazzo, anche solo per scambiarsi messaggi – non si fida, ok? Di Akashi Seijuro è meglio sospettare sempre. « Io, un'idea, ce l’avrei! “Caro Akashi, ho appena passato una splendida notte con il mio avvenente fidanzato. Sapessi che scintille che ha fatto stanotte! Mai stato più soddisfatto in tutta la mia vita! È senza dubbio il migliore” »
« Non montarti la testa, Ogiwara-kun » replica bassa voce Kuroko chiudendo di scatto il telefono per dedicargli una rapida occhiata di sufficienza. « Non sei poi così bravo » "
[ OgiKuro | what-if ]
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Ogiwara Shigehiro, Seijuro Akashi, Tetsuya Kuroko
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Playing Love


 
Kuroko sbatte gli occhi un paio di volte, disturbato da quei raggi solari che lo hanno dolcemente svegliato.
Essi sono entrati furtivi dalla finestra e hanno scalato lentamente il letto fino a giungere vittoriosi sul suo volto. Il ragazzo scosta qualche ciuffo di capelli e sente ancora più forte il calore di quei sottili fili dorati che si sono insidiati sul letto matrimoniale, quasi fossero dei bambini alla ricerca di un po’ di affetto fin da prima mattina. Kuroko osserva quel fitto intreccio che collega il cielo a quell’abbraccio informe di coperte e lenzuola che lo ha ospitato per la notte. Il ragazzo non può fare a meno di strizzare i propri occhi, disturbato da quella luce mattutina sempre più forte; non ha idea di che ore siano, tuttavia esita ad afferrare il proprio cellulare e controllare.
Rinuncia immediatamente a mettersi seduto: la sua schiena si lamenta ad ogni suo più piccolo movimento, costringendolo a rimanere sdraiato sul lato del letto che da sulla finestra della stanza.
Kuroko posa gli occhi sui propri vestiti lasciati a terra e quasi trattenne il respiro nel ricordare quello che erano successo la sera prima. Piccoli gemiti erano usciti dalla sua bocca quella notte. Si erano confusi con il respiro pesante e veloce del suo compagno ed erano diventati sempre più forti man mano che il piacere aumentava.  Aveva stretto a sé il corpo del suo compagno, cercando di sentirlo il più possibile durante l’amplesso, graffiando le sue spalle per attenuare il dolore della penetrazione e si era scoperto vittima di fremiti durante gran parte del tempo.
Aveva sudato come mai prima di allora.
Aveva urlato il nome del ragazzo fra un gemito e l’altro.
Aveva pianto vittima del piacere e del dolore.
Ed ora è felice.
Chiude gli occhi e respira profondamente cercando di cogliere la pace che quel silenzio gli sta trasmettendo. Il tempo sembra essersi fermato: non si odono lancette di orologio, né rombi di motori dall’esterno - solo il respiro dell’uomo che continua a giacere al suo fianco risulta percettibile al suo orecchio. Kuroko sorride appena e si gira, seppur con fatica, sull’altro lato del letto.
Ogiwara è sveglio.
Il suo sguardo dorato brilla ancor più forte del sole, emana calore non appena si concentra su di lui lasciandolo immediatamente senza parole. Kuroko respira piano, per niente sorpreso dallo scoprirlo così raggiante fin dal mattino. Si lascia toccare i capelli e poi, nonostante il brivido iniziale, anche le spalle e il petto. La sua pelle pallida freme sotto le mani di Ogiwara e quasi desidera che quel tocco si prolunghi ancora un po’; lascia che quella mano tracci segmenti sulla sua schiena e quasi sussulta quando la sente scendere ancora di più, verso i glutei. L’ombra si lascia avvolgere da quel corpo che, lentamente si è avvicinato, e chiude gli occhi sospirando piano. Gli piace quella sensazione di protezione che il ragazzo gli trasmette.
Si sente al sicuro.
E ciò gli piace.
« A cosa stai pensando? » domanda Ogiwara accarezzandogli dolcemente la schiena nuda dell’altro. La sua voce è bassa eppure così incredibilmente felice. Si insinua dolcemente nelle orecchio del compagno e quasi lo fa tremare imbarazzato, quasi se improvvisamente avvertisse disagio nel concepire i loro due corpi nudi così vicini; egli non si è ancora abituato a quella voce di adulto – così diversa da quella del bambino che gli ha insegnato a fare canestro – e quasi dubita che essa sia veramente la sua.
« Le spalle di Ogiwara-kun sono forti e larghe. Sembrano proprio quelle di un uomo » parla a bassa voce Kuroko, passando delicatamente la mano sulla guancia dell’altro. Sembra voler cercare conferma. Ha paura che sia tutto un sogno e che, in realtà, il ragazzo davanti a sé sia ancora lontano anni luce da lui, avvolto da un alone di mistero e disperazione.
« Magari è perché sono un uomo, Kuroko! » ride l'altro chinando leggermente la testa di lato per poterlo osservare meglio. Le sue mani navigano dolcemente lungo il suo corpo, disegnando piccole circonferenze e linee sul suo sterno; indagano curiose, quasi fossero alla ricerca di un particolare a loro sfuggito durante la notte « Tu, invece, sei rimasto un bambino. Anzi sei addirittura più magro di quel che ricordavo »
« Sono cresciuto in altezza » replica con una punta di orgoglio Kuroko, per poi passare una mano fra i crespi capelli castani del ragazzo. Questi sono così corti che scappano con felicità dalle sue dita: più che accarezzarli li sta scompigliando tanto che, presto, il compagno si ritrova a fermare quei movimenti divertiti.
« Dovresti mangiare di più » sussurra al suo orecchio Ogiwara, per poi stringere la mano che fino a pochi secondi lo stava tormentando.
La pelle lattea di Kuroko, seminascosta dal lenzuolo, splende sotto la luce del sole. Esso gli permette di ammirare le sue forme ancora acerbe eppure incredibilmente invitanti; il suo sterno si alza e si abbassa regolarmente, segno inconfondibile della tranquillità del ragazzo in sua presenza. Ogiwara sorride con maggiore intensità – improvvisamente orgoglioso di quella serenità che il ragazzo trasmette con lo sguardo celestino.
Vorrebbe stringerlo a sé e rotolarsi fra le coperte assieme a lui per sentirlo ridere come un tempo. Perché sa quanto sia bella la risata di Kuroko – così rara e dolce, come le sue lacrime. Ogiwara può dire di aver visto entrambe, nelle più diverse occasioni, eppure non si ritiene ancora saziato.
Fa per parlare ancora ma la vibrazione del cellulare sul comodino spinge Kuroko a voltarsi verso di esso. Cerca di prenderlo e, dopo una serie di tentativi, lo porta vicino al suo viso per poter leggere il messaggio che gli ha appena arrivato.
« Chi è? »
« Akashi-kun »
Ogiwara storce leggermente la bocca nel sentire quel nome, come se gli avessero appena comunicato uno sciopero dei mezzi o la giornata dell’esame. Preferisce, tuttavia rimanere in silenzio – troppo felice per poter fare qualche commento cattivo sul misterioso quanto inquietante capitano del Rakuzan-  e aspettare che l’altro gli fornisse maggiori informazioni. Dopo qualche secondo chiude gli occhi, colto da uno sbadiglio abbastanza forte; non è abituato a fare le ore piccole e, sebbene la sera prima sia stata per lui la migliore in assoluto, desidera immensamente tornare a dormire. Nel sentire il rumore dei tasti scorrere, socchiude un occhio e si sofferma a studiare il volto del proprio ragazzo improvvisamente serio e impegnato.
« Che cosa gli risponderai? » borbotta un po’ geloso, sperando che l’altro gli presti le giuste attenzioni. Non sopporta l’idea che Kuroko spenda del tempo con quel ragazzo, anche solo per scambiarsi messaggi – non si fida, ok? Di Akashi Seijuro è meglio sospettare sempre. « Io, un'idea, ce l’avrei! “Caro Akashi, ho appena passato una splendida notte con il mio avvenente fidanzato. Sapessi che scintille che ha fatto stanotte! Mai stato più soddisfatto in tutta la mia vita! È senza dubbio il migliore” »
« Non montarti la testa, Ogiwara-kun » replica bassa voce Kuroko chiudendo di scatto il telefono per dedicargli una rapida occhiata di sufficienza. « Non sei poi così bravo »
« Cosa? Sei cattivo, Kuroko! » ride Ogiwara portandosi entrambe le braccia dietro la schiena e prendendo a guardare il soffitto. Vorrebbe potergli dire quanta paura ha di avergli fatto male durante la penetrazione – vederlo piangere lo aveva fatto immediatamente andare nel panico e, anche se aveva cercato di rimanere il più concertato possibile per non peggiorare ancora di più la situazione, la paura era rimasta fino alla mattina – ma si limita a rimanere in silenzio ad osservare i suoi movimenti.
Kuroko non ha ancora riaperto il proprio telefono, sembra troppo preso dal sistemarsi le coperte per pensare ad esso. Ogiwara inclina la testa di lato e osserva divertito la scena: Kuroko si è messo seduto e, afferrati i lembi del lenzuola, si improvvisa un pescatore con una rete. Tira a destra e a sinistra ma le coperte sfuggono al controllo dell’ombra, insidiandosi sotto al letto con ostinazione, e scoprono ancora di più i loro corpi nudi.
Il ragazzo più basso cerca di tirarle a sé ma sembra non raggiungere il risultato sperato. L’altro ride divertito e, tiratogli anch’egli seduto, cerca di aiutarlo come può. Assieme sembrano domarle e, con espressione appagata, Kuroko torna a sdraiarsi sul letto.
« Non gli rispondi? » domanda finalmente Ogiwara, girandosi col busto verso il proprio compagno che sembrava intenzionato a tornare a dormire; questi, si rigira sul lato che gli permette di guardarlo e gli dedica un occhiata sorpresa.
« Detesto mentire, ma non è comunque il caso di informare Akashi-kun. Lui è forse quello che ha meno – » Non riesce a finire la frase che la mano dell’altro ragazzo afferra il telefono e lo tira via; spalanca leggermente gli occhi, sorpreso di un simile gesto e rivolge lo sguardo verso il ragazzo per cercare di capire il perché di un simile azione « Ogiwara-kun dammi il telefono, per favore »
Si alza a sedere per cercare di tornare in possesso del proprio cellulare ma, nel notare l’espressione seria dell’altro, esita un po’ a lamentarsi. Sa quanto risentimento prova Ogiwara nei confronti di Akashi; non riesce a giudicarlo e nemmeno tenta di fargli cambiare idea – sa fin troppo bene cosa prova e spera con tutto sé stesso che, un giorno, egli arrivi alla sua stessa conclusione.
« Vi scrivete spesso » commenta dopo un po’ Ogiwara con espressione seria in volto. Fa scorrere la bacheca dei messaggi riconoscendo i nomi della Generazione dei Miracoli e, in particolare, quello di Akashi Seijuro. Vorrebbe aprirne uno ad uno e controllare personalmente che questi non lo stia importunando con qualche sua strana idea su cosa sia il basket e su come la vittoria debba essere assoluta. Kuroko china lo sguardo a terra, leggermente imbarazzato da quella gelosia.
Il rapporto con Akashi si sta sistemando. Lentamente. I pezzi del puzzle ritornano ad incastrarsi perfettamente, rivelando un fitto reticolato di frasi e problemi non dette. L’ombra ha scoperto finalmente quanti pensieri l’imperatore rosso abbia celato agli occhi del mondo; riesce a toccare la sua paura e la sua inquietudine, e cerca di stargli vicino per quanto possibile. Spera di poter essere suo amico ancora. Anche se si vedrà costretto a fingere che tutto quello che è accaduto in questi anni non sia stato altro che un'illusione onirica. Un’incomprensione. E altro ancora.
« Sei geloso? » chiede dopo un po’ Kuroko; china la testa verso di lui, sperando di incrociare il suo sguardo.
« Quel tipo non mi è mai piaciuto. Era strano alle medie, figuriamoci adesso! » protesta Ogiwara cercando di sembrare il più serio possibile. Torna perciò a studiare il telefono del proprio ragazzo, con espressione truce; eppure incredibilmente tenera e divertente agli occhi di Kuroko « Guarda, quanti messaggi ti invia! Cos'è? Uno stalker? »
« Ci scriviamo regolarmente ogni giorno » rivela tranquillamente l’altro aprendo la mano vicino a lui, sperando che gli renda il telefono; l’altro esita un poco ma poi, sbuffando, glielo lascia. Kuroko accenna un sorriso soddisfatto e stringe l’oggetto fra le sue mani « Di recente parliamo anche di te »
« Non gli piaccio? »
« Dice che sei troppo rumoroso »
Ne seguì un secondo silenzio.
Ogiwara si lascia andare sul letto, sbuffando innervosito. Non che sperasse di ricevere un giudizio positivo, eh! Da Akashi Seijuro si aspetta questo genere di commenti e molti altri ancora! Fondamentalmente non lo capisce: i suoi comportamenti, le sue parole e il suo modo di concepire il basket sfuggono dalla sua comprensione. Lo vede muoversi attorno a Kuroko come la Luna fa attorno alla Terra ed ha paura. Ha paura di vederlo piangere ancora in quel modo.
Per questo ed altri motivi non lo sopporta.
« Kuroko » lo chiama a bassa voce, spingendo l’altro a voltarsi verso di lui; stringe ancora il telefono fra le sue mani ma non sembra avere alcuna intenzione di rispondere al suo ex-capitano « Io ti amo. »
Il ragazzo rimasto seduto alza lievemente le sue sopracciglia, sorpreso da una così improvvisa dichiarazione. Sbatte un paio di volte le ciglia e si scopre incredibile felice; distoglie lo sguardo e si ritrova a pensare a quanto sia stupido e incredibilmente diretto il suo fidanzato.
Così infantile così dolce. Ogiwara è, forse, la persona più complessa che Kuroko abbia incontrato.
« Ti amo anch’io, Ogiwara-kun » risponde con un sorriso chinandosi su di lui.
Un bacio.
Kuroko appoggia entrambe le mani sulle guance di Ogiwara e lascia che le loro lingue entrino in contatto. Il ragazzo appoggia una mano dietro la sua schiena e lo spinge ancora più giù, fino a sfiorare la sua pelle. I loro sterni si toccano per pochi secondi prima che l’ombra si lasci cadere su un lato, aspettando che l’altro lo sovrasti con il suo corpo.
Ogiwara non lo fa attendere e subito è su di lui, intento a baciargli il petto pallido che ancora porta i segni della notte precedente.
« Quindi ti rimangi quello che hai detto riguardo la mia performance? »
« Veramente Akashi-kun è molto più bravo di te »
« E certo. Che mi aspettavo? Con Akashi non posso certo – Aspetta! Che cosa? »
La risata divertita di Kuroko riecheggia per la stanza, insinuandosi dolcemente  nelle orecchie di Ogiwara. Essa si disperde con facilità senza lasciare tracce del suo passaggio. È incredibilmente acuta e chiara, assomiglia al campanellino di un sonaglio; anzi, no! è ancora più aggraziata e leggera. È timida, eppure incredibilmente vera e sincera.
Un po’ come il bacio che la luna dedicò all’ombra pochi istanti dopo.
 
 
 
« Quando comincerai a chiamarmi per nome? Prova a dirlo: Shi-ge-hi-ro »
« Preferisco Ogiwara-kun »
« Io, invece, Shigehiro. Dai, Kuroko! Prova! Shigehiro! Va bene anche Shige! »
« Ogiwara-kun. »
« No, Shige! Shi-ge! Avanti, Kuroko! Non è difficile! Provaci! »
« Non vedo perché dovrei chiamare per nome una persona che continua a chiamarmi per cognome  »
« Ah ... Quindi vuoi che ti chiami per nome? »
« ... »
« … È un sì? »
« Vado a fare la colazione a Numero 2 »
 
 
~Il Mughetto dice~
Loro sono la mia OTP.
Non sono una coppia molto famosa nel fandom, ma francamente i lavori che riesco a pervenire su di loro mi soddisfano davvero molto.
Mi piace molto scrivere di loro: sia perché adoro il personaggio di Shigehiro Ogiwara sia perché adoro il modo in cui Kuroko si relaziona con lui. Loro due si conoscono da tanto tempo: sono amici di infanzia e, in particolare, sono legati dalla stessa passione del basket.
Il loro modo di porsi l’uno verso l’altro è così “semplice” da generare in me suoni di dubbia provenienza. Fondamentalmente li considero molto teneri. E, anche se ufficialmente dubito che potrebbe succedere qualcosa, mi piace immaginarli in un contesto domestico come questo.
Le vicende sono ambientate dopo le vicende del manga. Ogiwara e Kuroko si sono riappacificati, Akashi è tornato “normale” e i due fidanzatini conducono una vita felice – o almeno così sognano di avere. In realtà, credo che molto presto la GdM farà la sua comparsa in casa : la scusa ufficiale sarà “controllare la situazione”, quando in realtà vorranno sapere se veramente Ogiwara è un tipo che merita fiducia o meno.
Pregate per Shige, mi raccomando. Le forbici di Akashi sono sempre in agguato.
Comunque sia, colgo lo spazio per fare un po’ di pubblicità alla comunità senpai di Kuroko no Basket (http://senpai-kurobas.livejournal.com/). Mi raccomando fateci un salto non appena potete, non ne rimarrete delusi!
Grazie ancora per aver letto questa shot!
E lasciate una recensione!
  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kuroko no Basket / Vai alla pagina dell'autore: mughetto nella neve