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Autore: naley3gwain46    22/01/2014    5 recensioni
9x11 a modo mio ovviamentissimamente destiel xd ... Dean è appena uscito dalla doccia e sorpresa bussano alla porta ma chi sarà mai???
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Ottava stagione
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***eccoci qua in attesa della canonizzazione 9x11 a modo mio..
destiel destiel destiel
enjoy it***





Aprì gli occhi . Pareti di Motel, moquette scolorita,  macchie di muffa sul soffitto, quanti ne aveva viste di stanze come quelle si domandava,  migliaia, ma potevano essere milioni, tutte uguali, tutte anonime e intrise di angoscia e frustrazione.
Eccolo di nuovo in una squallida stanza di motel,constatò amaramente.
Pensava di aver chiuso ormai con quello squallore e invece si sbagliava di grosso.
Pensava che grazie al bunker avesse trovato un  posto da chiamare casa. 
Un posto che avrebbe condiviso con Sam e Cas, con Kevin, un posto dove sarebbe stato felice.
E invece si era sbagliato, tanto per cambiare di nuovo l’illusione si era infranta.
Ironico come fosse tornato al punto di partenza.
Nove anni e niente era cambiato.
Nove anni a cacciare con suo fratello.
Nove anni di promesse mai mantenute.
Nove anni di bugie.
Era un caso disperato il suo, ormai ne era convinto, per quanto lottasse con le unghie e con i denti, la merda intorno a lui non spariva mai, non faceva che aumentare anzi.
Probabilmente ci sarebbe morto soffocato.
Già si immaginava i necrologi.
-Trovato morto giovane ragazzo di bell’aspetto, soffocato sotto un cumulo di merda, ne danno il triste annuncio suo fratello e il suo fidato angelo- un sorriso amaro gli si dipinse sul volto.
Probabilmente sarebbe meglio per tutti.
Starebbero senz’altro meglio senza di lui.
Si alzò a sedere il suo volto si riflesse nello specchio di fronte al letto.
- Fai schifo!- esclamo al se stesso riflesso nello specchio. 
Benvenuto ad un altro giorno della sua vita del cazzo.
Si lasciò ricadere sulle coperte.
I pensieri esplosero nella sua mente.
Ricordi dei giorni precedenti che non gli davano tregua. 
Kevin.
Crowley.
La guerra imminente. 
Sam.
E Cas.
Ma non aveva tempo per indugiarci sopra, adesso tutta la sua attenzione doveva essere focalizzata sul rintracciare e distruggere quel fottuto angelo,Gadrieel o come diavolo si chiamava.
Decise di alzarsi per farsi una doccia. 
Entro sotto la doccia ed inizio a insaponarsi, sotto il getto caldo della acqua sembro stare meglio. 
Avrebbe voluto che la doccia lavasse via allo stesso modo della sporcizia anche il suo senso di colpa, ma nessuna doccia avrebbe mai potuto lavare il sangue dalle sue mani, il sangue di Kevin lo avrebbe perseguitato per sempre.
Distruggeva tutto e tutti, nessuno sopravviveva alla sua influenza tossica, doveva stare da solo, lontano dalle persone che amava, ormai era una certezza.
Forte di questa convinzione, e sicuro di aver fatto  bene ad essersi lasciato Sam e Cas alle spalle, chiuse l’acqua e si avvolse un asciugamano intorno alla vita.
Si sentiva meglio, almeno era pulito, anche se solo esternamente. 
Con un’altro inizio a frizionarsi i capelli. 
All’’improvviso bussarono alla porta.
Non aspettava visite. 
Probabilmente era la donna delle pulizie.
Aprì la porta solo con l’asciugamano stretto alla vita.

-Ciao Dean!-

Cas Fissò lo sguardo sul suo asciugamano, i suoi piedi nudi e i capelli umidi.
Poi torno a guardarlo in volto. 
Non si aspettava certo di trovarlo in quelle condizioni.
Dean per un attimo rimase sorpreso di trovarselo li di fronte.
Poi parlò con un tono tra l’esasperato e il sorpreso.

-Che ci fai qui?- 

-Sono venuto per te- Esclamo Cas tranquillo fissandolo negli occhi.

Quella frase quasi spavento Dean, era suonata come una minaccia nella sua testa, ma sicuramente non era quello che Cas intendeva.

Cas entrò nella stanza e Dean richiuse la porta alle sue spalle.

-Come mi hai trovato?- gli domandò curioso.

-Sto seguendo le tracce di Gadreel , dove va lui vai tu, non è stato difficile trovarti- esclamo in tono piatto.

Dean si sedette sul letto.

-Avevo detto che me ne sarei occupato da solo..- urlò Dean in preda alla rabbia.

-Non devi intrometterti Cas se ti succedesse qualcosa..- abbassò lo sguardo si passò una mano sul volto sconfitto era inutile Cas non capiva, e non voleva certo essere lui a spiegargli cosa questo avrebbe comportato per lui.

-Cosa? Non te lo perdoneresti mai…- Cas concluse la frase al suo posto.

Dean alzò lo sguardo sorpreso.

Cas lo fissava, senza parlare, in quel modo particolare che lo caratterizzava.
Ma non era più lo stesso Cas di cinque anni fa Dean tendeva a dimenticarlo.

-Hai sentito quello che ho detto a Sam..Valeva anche per te- disse Dean piatto. 

-Io non sono Sam- esclamo Cas calmo ma risoluto.

-Cioè?- lo sfidò Dean.

-Non prendo ordini da te- concluse lo sguardo fermo e determinato.

Questa frase lo colpì come uno schiaffo.

-Non si tratta di seguire gli ordini, si tratta di rispettare la mia scelta-disse risentito.

La bocca di Cas si incurvò in un sorriso ironico.

-E le nostre scelte Dean? ..Tu ci lasci scelta? ci imponi le tue scelte..ma chi sei per scegliere al posto nostro Dean?.. –

Dean sgranò gli occhi, le parole di Cas lo ferirono, tutto quello che voleva era solo tenerli al sicuro.

-Dico solo che dovresti smetterla di nasconderti in questa topaia e tornare a casa da noi – continuò e quando ricominciò a parlare il suo tono era diverso più dolce.

Abbasso lo sguardo quasi fosse imbarazzato.

-Da tuo fratello.. voglio dire!- si riprese.

-Non lo farò e non mi sto nascondendo – insistette Dean testardo.

-Devo prima sistemare quell’angelo del cazzo ..E lo farò da solo-continuò categorico. 
-Non voglio che quello che è capitato a Kevin succeda anche a voi- il suo tono cambio , aveva bisogno che Cas capisse -Stammi lontano Cas- quelle parole alle orecchie di Cas suonarono quasi come una preghiera
 -Io distruggo tutto quello che tocco , succede sempre. Succederà anche a te- 

Cas sapeva che Dean stava soffrendo, e che si stava punendo, ma comunque non si arrese.

-So che starete meglio senza di me-disse categorico gli occhi imploranti fissi su Castiel.

Gli stava chiedendo di lasciarlo di abbandonarlo, con la stessa veemenza con cui in altre occasione lo aveva pregato di restare.

-Dean cosa faccio di solito quando mi chiedi di fare qualcosa?- rispose Cas tranquillo.

-Non mi  dai ascolto- disse Dean esasperato.

-Perchè stavolta dovrebbe essere diverso?- rispose Cas sorridendo e se Dean non fosse stato così allarmato avrebbe trovato divertente il fatto che quel nerd di un angelo, forse per la prima volta, stava facendo dell’ironia consapevole.

-Tu non capisci non sto scherzando Cas.. non è un fottuto gioco-  gridò.

-Sei tu che non capisci Dean quando mai lo è stato per noi?- rispose.

-Dean io e Sam non siamo bambini…Sappiamo badare a noi stessi..-

-Non mi sembra.. -gli rispose sarcastico. -Nell’ultimo periodo tu sei morto, letteralmente morto, e Sam beh c’è voluta la mano del diavolo, e non è una metafora,  per riportarlo indietro-

Silenzio.

Cas continuava a fissarlo con il solito sguardo che sembrava scrutare fin dentro la sua anima.

Cas sembrava stesse  rimuginando su qualcosa che lo disturbava.

-Tecnicamente Crowley non è ancora il Re, o non lo è più almeno,  abbiamo ancora il diritto di chiamarlo così? - disse serafico.

-Cas …- il suo nome gli uscì fuori dalle labbra come una preghiera, anche se non era mai stata sua intenzione.

-Cosa ?- rispose Cas come se fosse disposto a dargli qualsiasi cosa fosse in suo potere e anche di più.

-Perché sei ancora qui …Perche sei venuto qui ? Non servirà  a niente… non cambierò idea-gli disse

-Sono venuto per convincerti che non devi affrontare tutto questo da solo.. non sei solo Dean..devi capire che non porti questo peso da solo.. questo fardello è tuo tanto quanto il mio… tanto quanto di Sam..Sei stato tu a dirgli che l’avreste gestita insieme no? ..Beh Sam era disposto a farlo perché tu non lo sei?
Di cosa hai tanta hai paura? … Di perdere Sam.. secondo te lui non ha paura di perdere te ..io non ho paura di perderti…- non sapeva perché si era incluso in quel discorso e questo lo sorprese ma continuò-  e pure ti lasciamo tentare .. ti lasciamo fare perché ti rispettiamo ..perchè ci fidiamo di te..sappiamo cosa c’è in gioco.. non siamo degli ingenui..Non credi che sia giunto il momento di lasciar fare a Sam le proprio scelte ..Sam non è una tua proprietà Dean ..Dovresti trattarlo da tuo pari..È grande abbastanza da essere responsabile delle sue scelte- concluse Castiel  non lo avrebbe abbandonato a costo di trascinarlo.

-Tu non capisci Io non posso tornare quello che ho fatto … quello che faccio alle persone che amo-

Si mise le mani sul volto.

Castiel si sedette sul letto accanto a lui
Mise le sue mani sulle sue e le tolse dal suo volto e lo costrinse a guardarlo.
Dean stava lottando contro il groppo in gola.
Tutto il peso di una vita intera sembrava bruciare sui suoi occhi. 
Aveva bisogno di lasciarlo andare ma non poteva permettersi di farlo.
Non tra le braccia di Castiel, quanto sarebbe stato assurdo tutto quello visto da fuori.
Lui grande e grosso che piangeva come ragazzina alla prima delusione amorosa.
E pure era proprio quello che stava succedendo.

-Possiamo farcela insieme Dean, possiamo lottare proprio come abbiamo sempre fatto, sai che sarò al tuo fianco vero?-

-E’ proprio di questo che ho paura!-

-Dean io non ho bisogno di essere protetto da te io ho bisogno di te.-

Quella frase sorprese Cas tanto quanto Dean.

Si guardarono negli occhi un lungo interminabile istante.

Dean si asciugò le lacrime con mano.

Castiel imitò il suo gesto e passo una mano sulla sua guancia.

La sensazione della sua mano sulla guancia di Dean lo sorprese e lo colpì aveva già provato quelle sensazioni ma  di certo non pensava potesse riprovarle con Dean.

Dean indugiò sotto il suo tocco e rimase immobile, come pietrificato, era piacevole pensava ,ma allo stesso tempo il suo cervello gli diceva che non era logico quello che stava provando.

Cas fece scivolare la mano nei capelli di Dean, erano ancora umidi ma non in una maniera fastidiosa, anzi l’esatto opposto.

Dean lo guardava pieno di sorpresa, ma la sorpresa più grande veniva dal suo stesso corpo per come rispondeva a quelle carezze e soprattutto dal fatto che lui stesso non avesse alcuna voglia di mettervi fine.

Cas si avvicinò di più.

Dean ricordò che a separarlo da lui c’era solo un asciugamano, ma stranamente questo pensiero non lo imbarazzò ne lo spaventò, sorprendentemente lo eccitò.

Le mani di Cas continuavano ad esplorare il suo corpo, dai capelli Cas era sceso lungo il collo.

Posò anche l’altra mano sul suo volto.
Lo guardò intensamente.

Finalmente aveva realizzato che il suo corpo desiderava il corpo di Dean.
Forse lo aveva sempre desiderato ma lui lo stava realizzando solo adesso.

Fissò le sue labbra e Dean se ne accorse.

Non disse nulla, conosceva Dean non sarebbe rimasto immobile se non avesse voluto.
Quindi si decise avvicino le sue labbra, sempre più vicino, finche non le posò su quelle di Dean.

Dean si perse in quel tocco leggero, era così strano quello che stava accadendo eppure era cosi naturale, così semplice.

Dean si domandò se quel desiderio era sempre stato sepolto in lui oppure fosse spuntato così all’improvviso.

Qualcosa gli faceva pensare che fosse li da sempre, solo nascosto, sepolto in profondità sotto mille altre frustrazioni e pensieri che quel pianto aveva lavato via.

Il desiderio prese il sopravvento e il bacio da dolce diventò profondo, intenso, devastante.

Si sdraiarono sul letto e Cas si distese su Dean.

L’asciugamano era caduto e Dean ora era nudo e visibilmente eccitato sotto il suo corpo.

Dean si senti esposto  e vulnerabile, assurdo eppure era così che si sentiva sempre sotto lo sguardo di Castiel quindi non si sorprese affatto.

-Credo che dovremmo pareggiare i conti- sussurro piano.

Cas lo guardo il suo sguardo blu intenso lo fece rabbrividire.

Dean porto le mani al trench e lo abbassò sulle spalle.

Cas se lo sfilò.

Dean prese l’iniziativa e strappò la camicia facendo saltare i bottoni.

-Non saprei dove prenderne un'altra- disse Cas preoccupato.
Guardando la camicia che finiva a terra a far compagnia all’asciugamano.

-Ci penseremo poi- disse Dean  lo tirò a se e iniziò a baciarlo sul collo,infilando le mani tra i capelli.

Cas gli morse le labbra in risposta.

Dean era stordito da tutte quelle sensazioni e sopraffatto.

Cas con una spinta lo fece cadere sul materasso e lasciò una scia di baci su tutto il suo torace.

Le mani che vagano su tutto il suo corpo.

-sei  ancora troppo vestito-protestò contro il suo orecchio e lo morse.

Cas portò le mani alla cintura 
-a questo posso rimediare!- esclamò sorridendo.

                                                                                   ****

Dean aprì gli occhi il letto era sfatto nessuna traccia di Cas.
Era andato via mentre dormiva.
Gli stava dando la possibilità di scegliere se tornare o meno.
Era solo una sua scelta, non l’avrebbe obbligato.
Che cosa avrebbe fatto?




***vi è piaciuta? commentate commentate grazie a tutti vi voglio bene ... ...sono sbrigativa perchè sta per iniziare la puntata e faccio la diretta notte mishamighe fatemi sapere ... xoxo Mishaamigasgirl**
  
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