QUELLA SORELLA COSì STRANA…

Four non aveva mai avuto una sorella e non la desiderava assolutamente. Pensava che una ragazza sia tutto moda, ragazzi carini e pettegolezzi.
Ma si sbagliava. Oh, quanto si sbagliava.
Ricordava bene quel giorno.

Four si era perso nel bosco, il tuo duel gaiser era scarico, non poteva chiedere aiuto.
- Maledizione! Ma che sfortuna ho?!-
Avrebbe voluto sbattere la testa contro un albero. Sarebbe rimasto lì per sempre? Era un luogo desolato, solo un pazzo si sarebbe avventurato lì.
E lui che cose era? Un pazzo duellante, perso in un foresta.
- Non c’è verso! Resterò qua!-
Ma all’improvviso, sentì qualcuno piangere e una porta che si chiudeva di scatto. Una speranza si accese nel cuore del campione d’Asia. Corse avanti e vide una villa, rotta e con i rampicanti dappertutto. Impossibile che qualciuno ci abitasse.
- Forse sono davvero pazzo, ma… non costa nulla provare.-
Bussò. La prima volta non successe nulla. Ma continuò a bussare. La terza volta, sentì una voce di una ragazza.
- Chi è?-
- Mi sono perso. Potrei entrare?-
Si sentì uno stupido. Che poteva aprire a uno sconosciuto? Ma vide lo stesso la porta aprirsi: c’era una ragazza sui 12 anni, i capelli e occhi viola, con una luce coraggiosa e misteriosa allo stesso tempo.
- Tu chi sei?-
- Mi chiamo Yulin Fantasy.-
- Non ci sono i tuoi genitori?-
- Sono scappata di casa.-
Rimase un po’ sorpreso. Dopo aver chiaccherato per un po’, notò che assomigliava a lui, ma allo stesso tempo anche ad Astral. Era incredibile.
- Posso fare una telefonata?-
- Certo, se vuoi usa il mio duel gaiser.-
Digitò il numero di Five.
- Chris, vorresti avere una sorellina?-

Ora vedeva Five andare a svagliarla, sentivo che correva come una trottola, era una golosona, suscettibile e minacciava di piacchiarlo almeno dieci volte al giorno.
Ma Four lo sentiva.
Sentiva che c’era qualcosa che non andava.
Qualcosa che la faceva star male.
- Yulin, che cosa hai?-
- Niente, niente.-

Four aveva imparato a amarla come una sorella vera. Come se fossero davvero fratelli.
Ma quando Three disse:
- Non potrà rimanere per sempre con noi. Dovremmo anche saper lasciarla andare.-
Four lo sapeva. E questo pensiero lo pungalava ogni notte.
Come se avesse paura che qualcosa di prezioso potesse scomparire.
Ormai lui era abituato.
Abituato al fatto che Yulin ascoltasse la musica troppo alta,
a quei videogiochi che lui considerava “stupidi”, ma alla fine ci giocava anche lui,
ai telefilm della sorella.
Da quando quella ragazza era entrata nella loro vita, tutto era cambiato.
Il vuoto che loro padre aveva creato era del tutto colmo.
Ma ogni volta che la vedeva, ogni volta che lei era triste, si sentiva male anche lui.
Lei diceva che aveva sempre desiderato un fratello maggiore…
Ma tutto sarebbe tornato come prima:
niente più partite a Pokémon,
niente più litigi su telecomando, quando lui voleva vedere i Dalton, lei Violetta.
Niente più duelli emonzionanti,
ma soprattutto…
Yulin era bravissima a raccontare storie.
Sapeva cosa provavano i personaggi.
Quando tenevano un segreto, quando gli veniva tolto qualcosa.
Come se lei avesse provato tutte quelle emozioni.

Un giorno Yulin ritornò a casa, sbuffando.
- Odio le verifiche, ma soprattutto, odio la scuola.-
Four le se avvicinò.
- Allora cose quel sorriso?-
- Fratellone, posso vedere i tuoi Burattini Truccati?-
Yulin amava i Burattini Truccati. L’espressione felice e brillante sul suo volto pallido, incorniciato da dei ciuffi ribelli color ametista.
Four non resistette e l’abbraccio, riversando tutto l’affetto che provava.
- Ti voglio bene sorellina.-
- Io di più fratellone.-
Aveva una sorella così strana… ma anche molto speciale.

NOTE D’AUTRICE
Come vi sembra? È collegata a Realtà e Fantasia, spero che vi piaccia! Recensite in tanti! Prima One-Shot!
Sayōnara,
Yulin