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Autore: Fee17    06/06/2008    4 recensioni
Un' amicizia che dura dall'infanzia, due ragazze diverse, ma legate in maniera impressionante. Ne hanno superate tante, riusciranno a superare anche l'uragano Kaulitz?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti, ecco il secondo capitolo... Ringraziamenti am Ende!

"Mein GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOTTTTTTT!" urlai quella mattina ( le imprecazioni in tedesco rendevano molto più l’idea).

"Brutto esserino pulcioso, come hai osato disturbare il mio sonno?????????????????" dissi riferendomi al gatto che mi guardava ignaro della catastrofe che aveva causato. Aveva osato svegliare me, piombandomi addosso, dopo una nottata passata sul cubo, dopo essermela spassata con uno sconosciuto rimorchiato quella sera e il tutto alle 9:00 di mattina.

"E’ tutta colpa tua! Me la pagherai" urlai stavolta riferendomi ad Anna.

Così dicendo mi alzai ancora in intimo , cercai le pantofole a forma di titti, ma, non trovandole indossai gli anfibi a mò di ciabatta e in quello stato pietoso marciai verso la cucina, dove, a giudicare dai rumori, doveva essere la mia amica. Acchiappai Bill per la collottola e mi diressi verso la porta. Arrivata sulla soglia della stanza, non guardai all’interno, chiusi gli occhi, presi tutta l’aria che potevo ed iniziai ad urlare a squarcia gola:

"QUANTE CAZZO DI VOLTE TI HO DETTO DI NON LASCIARE LA PORTA DELLA MIA CAMERA APERTA QUANDO ESCI ED IO DORMO????????? ALMENO MIGLIAIA, MA TU NON MI DAI RETTA! RISULTATO: QUESTA PALLA DI PELO E’ ENTRATA E MI HA SVEGLIATA E ORA SONO MOLTO ARRABBIATA, MOLTO STANCA E DI CONSEGUENZA MOLTO CATTIVAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA"

Detto , anzi, sputato tutto quello che avevo da dire decisi di riaprire gli occhi per vedere Anna implorare le mie scuse, ma così non fu. Ciò che mi trovai davanti sarebbe stato un sogno, ma in quella circostanza era un incubo. Davanti a me trovai 2 paia di occhi nocciola identici fissarmi e 2 bocche spalancate nella stessa identica posizione. Davanti a me avevo i gemelli Kaulitz in persona. Tom si era immobilizzato mentre portava alle labbra una sigaretta e Bill era pietrificato con la bocca piena di qualche merendina. Avevano assistito ad una delle mie scene isteriche mattutine, ma soprattutto avevano di fronte una pazza in mutande, reggiseno e anfibi con un gatto penzoloni, afferrato per la collottola, in mano.

"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA"

Urlai di nuovo e senza dare alcuna spiegazione lanciai il gatto verso di loro e corsi più velocemente possibile in camera mia. Mi infilai sotto le lenzuola quasi a nascondermi, ma ormai non serviva più, la mia bella figura era stata fatta! Dalla cucina sentii espandersi una mega risata e parole in tedesco che però non riuscivo a capire. Poi sentii aprirsi la porta e dei passi avvicinarsi al mio letto.

"Maggie che è successo? Ho sentito delle grida, ma dal racconto di Bill soffocato dalle risate non ho capito nulla!". Mi chiese Anna.

Spuntando dalle lenzuola le raccontai l’accaduto e lei ebbe la stessa reazione dei gemelli, non riuscì a proferire parola dalle troppe risate.

"Smettila deficiente è colpa tua alla fine!"dissi ad Anna.

"Ma scusa, sapevi che oggi sarebbero arrivati e ti aggiri mezza nuda per casa?" Disse Anna asciugandosi le lacrime e tentando di tornare un minimo seria.

"Io non lo ricordavo e poi era troppo presto e non ragionavo, ecco!" Esclamai mettendo il broncio e incrociando le braccia.

"Dai scema, vestiti e vieni a fare colazione di la con noi!"

La mia amica uscì ed io iniziai a vestirmi e truccarmi, ovviamente in maniera pesante, dato che era nel mio stile e soprattutto stamani dovevo nascondere il mio volto dopo la figura fatta poco prima. Tante volte avevo fantasticato su un ipotetico incontro con Bill Kaulitz, su come avrei dovuto presentarmi e di certo non avrei mai pensato che mi avrebbe vista in mutande e anfibi!

Una volta pronta tentai di prendere tutto il coraggio che avevo e con un bel respiro mi avviai verso i nostri ospiti.

Il tintinnio dei miei braccialetti e dello sbattere della catena attaccata alla mia minigonna, con la cintura borchiata preannunciò il mio arrivo.

Con un bel sorriso intento a nascondere l’imbarazzo, mi posizionai finalmente di fronte ai Kaulitz, stavolta in maniera decente.

Tom sembrava volermi sbranare, probabilmente aveva ancora in mente la mia immagine in intimo. Sul suo volto era stampato un sorriso smorfioso, che poteva essere tradotto con: "Lascia da parte i convenevoli e andiamocene in camera tua che ti farò sognare". Sul fatto che avesse potuto farmi sognare pensai che non ci fossero dubbi. Mi bastò uno sguardo per capire che quel rasta ci sapeva fare. I suoi occhi erano vispi, forse troppo… la sua lingua accarezzava le sue labbra di continuo, come fosse un tic.

"Sei molto sicuro di te eh bello mio? Punto a tuo favore…"

Mi avvicinai a lui e dissi: " Dimentica l’immagine obbrobriosa di prima per favore, io sono Margherita, Maggie per gli amici… Io sono quella vera, quella in mutande e anfibi è frutto della tua immaginazione!"

Dopo aver pronunciato quelle parole gli porsi la mano. Lui la strinse con la sua e disse:

"Tom, è un piacere conoscere la vera Maggie, ma anche quella frutto dell’immaginazione non è male". Rispose con un occhiolino.

Che sfacciataggine, dopo neanche un secondo già mi parlava con malizia… Mi ricordava me, quella sfrontatezza mi piaceva. Gli sorrisi alzando il mento, dopodichè mi voltai verso di lui, l’uomo dei miei sogni proibiti, il folletto più sexy del mondo, la macchina agita ormoni: Bill Kaulitz.

Capelli corvini che piovevano sulle spalle, occhi color cioccolato languidi e sexy, sorriso ampio e perfetto.

"Con te sarà tutto molto difficile…"

Stavolta la spontaneità usata con Tom non affiorò facilmente, ero a disagio contrariamente a prima.

" Maggie!" mi limitai a dire tendendo la mia mano a lui.

"Bill! Piacere"

Come se non lo sapessi, come se non pronunciassi mai quel nome, anche solo per chiamare l’essere pulcioso.

Dopo avermi sorriso si voltò verso Anna e prendendola per mano la condusse in braccio a se e si girò di nuovo a guardarmi negli occhi.

A quel punto fui io ad abbassare lo sguardo e a sedermi di fianco a Tom. Con lui sarei riuscita più facilmente a instaurare un dialogo.

Facemmo colazione tutti insieme, ridevo divertita alle battute di Tom e gioivo della felicità di Anna coccolata dal suo ragazzo. Ma con lui qualcosa proprio non andava. L’imbarazzo non mi lasciava, aveva due occhi troppo profondi, troppo curiosi per me. Mi sembrava come se con un’ occhiata potesse leggermi nel pensiero e di certo non avrebbe dovuto scoprire le fantasie che avevo su di lui in quei momenti. Per questo cercavo continuamente di sfuggire il suo sguardo. Non mi piaceva il fatto di non poter essere me stessa e più di tutto non mi piaceva non riuscir a capire il motivo. Ok era sempre stato il mio idolo, ma era il fidanzato di Anna, ero sicura che avrei potuto frenare la cotta adolescenziale presa per un cantante tramite lo schermo. Non mi ero posta questo problema perché sapevo che grazie all’amore fraterno per Anna, le mie fantasticherie sarebbero sparite del tutto, che avrei avuto tutto sotto controllo.

"E’ davvero così? Hai la situazione sotto controllo Maggie?"

 

Ok questo capitolo è decisamente più corto! Grazie mille a

SusserCinderella: Tranquilla, anch'io odio il tradimento, ma in questa storia ci sarà spazio per tutto: tradimenti, rivincite, amicizia, amore e scappatelle!

_TomSimo_: Tom avrà un bel ruolo effettivamente, e comunque Anna non poteva fare altrimenti, abitano insieme. Poi l'hai detto anche tu: é Bill Kaulitz, come poteva resistergli? ciao a presto

(I Tokio Hotel non mi appartengono, non intendo dare rappresentazione veriteria dei loro caratteri e non scrivo a scopo di lucro)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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