2 hours with you 



Una fredda giornata di fine gennaio. 
Me ed il mio malumore. 
Una noiosissima lingua morta. 
Un banco libero. 
Ed infine, TU. 
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"Dopo aver salito le scale di quella scuola ancora poco familiare, mi dirigo verso l'aula. Arrivata sulla soglia, apro la porta ed entro: è gialla, con alcuni banchi ordinati ed altri messi un po' a caso. 
Poso il pesante vocabolario su un banco vuoto, aspettando che, magari, qualche volto sconosciuto si segga accanto a me. 
Poi, arrivi TU. 
Posi la tua roba in un banco dietro di me e subito dopo esci dalla classe. 
Ti osservo attentamente divertita mentre scherzi e sorridi con altri ragazzi: alto, capelli corvini, una cresta verde alla moicana, alcuni orecchini e due occhi azzurri come il ghiaccio. 
Suona la campanella, ritorni nell'aula e noti deluso che il banco accanto al tuo é ancora vuoto. 
Alzi lo sguardo e davanti a te appaio io. 
Una ragazza bassa, un po' dark, pallidissima, occhi color nero petrolio, capelli blu come la notte con delle ciocche dai capelli blu. 
Spavaldamente timido chiedi la mia compagnia ed io, subito mi accomodo accanto a te con un sorriso sincero. 
Arriva la professoressa ed inizia la lezione. 
Durante quelle due misere ore scopro la tua identità e la purezza nei tuoi occhi.
Mi sento il tuo sguardo addosso. 
Osservami, ti prego. 
Fa sì che ogni mio dettaglio ed ogni mio difetto non ti sfugga. 
Fammi sentire in imbarazzo ed in soggezione quando sto con te. 
Il mio cuore di ghiaccio si sta sciogliendo a causa tua?
È possibile che un misero, banale e palese breve flirt con te mi renda così debole e fragile? 
Lo so, puoi fare di meglio anche tu. 
Non mi servono le tue lodi, 
Non mi servono le tue battute,
Non mi servono i tuoi apprezzamenti, 
Non mi servono le tue domande. 
A me servi TU. 
Ecco, suona la campanella; ci alziamo, prendiamo le nostre cose, sorridiamo e ce ne andiamo ognuno per la propria strada. 
Mi volto indietro, verso di te, perché già mi manchi. 
Spero che anche tu faccia la stessa cosa. 
Accade un miracolo. 
Ti sei girato. 
Mi hai guardata. 
Mi hai sorriso e poi, ti sei voltato ed hai continuato per la tua strada felice."
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Sono passati appena due giorni. 
Ci siamo incrociati poche volte. 
Mi hai sempre notato, mi hai sempre guardata ed osservata in ogni mio minimo movimento. 
Ora però, che siamo di nuovo nella stessa aula, perché non ti siedi più accanto a me?
Hai già dimenticato il mio nome?
Hai già dimenticato il mio sorriso e la mia voce? 
Hai già dimenticato quelle due ore trascorse insieme? 
Non posso chiederti oltre. 
Ricordati solo la tua promessa: "ci rivedremo". 
Non smentirla.  
Aspetterò in silenzio il tuo arrivo. 
Hai saputo vedere due ore speciali, rendi le nostre vite uniche ora. 

Aspetta un attimo.  Mi stai venendo incontro? Cosa vuoi da me?
Sei di fronte a me. Sento il tuo respiro. 
I nostri occhi si incrociano. 
Ti metti una mano dietro la schiena e dici imbarazzato:
"Vuoi venire con me al cinema in centro sabato?"
No. Ti sei ricordato di me. 
Tu, Duncan Evans, insufficiente in greco antico; ti sei ricordato di me, Gwen Smith, insufficiente nella tua stessa materia. 
Non posso dire altro che:
"Si, certo. A che ora?"




Gwella's Corner
Hey! Sono tornata con una One-Shot più breve perché sto lavorando ad un intervista su Youtube! 
Questa OS è più autobiografica del solito.... Eheheheheh.... XD
Spero che vi sia piaciuta. 
Ps. Si è vero, Gwenny era un po' OOC! Xxx Gwella