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Autore: ringostarrismybeatle    22/01/2014    4 recensioni
“Devi dirmi quello che senti, John. Una volta per tutte.”
Genere: Angst, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Lennon, Paul McCartney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Paul?”
 
Erano appena passate le dieci. John, con una sigaretta in bocca, aveva iniziato a lavare i piatti utilizzati per la cena. La piccola città di Liverpool era stata ingoiata dal buio, mentre le stradine ormai deserte erano vittime della pioggia battente. Solo un rumore riusciva a superare quello delle gocce che con rapidità si andavano ad infrangere sulle strette vie. Un respiro affannato, un movimento di passi veloci nella solitudine.
 
“Che ci fai qui?”
 
Paul. Con il respiro corto, con i vestiti bagnati, con i capelli fradici sul viso. E con gli occhi seri rivolti verso quelli di John.
 
“Paul? Ma sei impazzito?”
“Devi dirmelo, John.”
 
Il più grande lo guardò, senza capire.
 
“Ma di che cosa stai parlando?”
“Devi dirmi quello che senti, John. Una volta per tutte.”
 
Il cuore di John iniziò a battere ancora più velocemente di quanto non stesse già facendo. Sapeva che quel momento sarebbe arrivato. Erano più di due anni che la sua relazione con Paul andava avanti, per quanto potesse sembrare strano. Più di due anni che il suo cuore gli apparteneva. Più di due anni che John lo amava come nessun altro al mondo. Ma più di due anni che, quando Paul chiedeva cosa provasse, John preferiva evitare il discorso. Cercava di deviare e di parlare d’altro, mentre il compagno attendeva invano una risposta.
 
“Non puoi scappare adesso. Non puoi più dire le solite cazzate. Parla.”
 
Perché? Perché John non riusciva a farlo? Eppure era così chiaro nella sua mente. Due semplici parole. Non ci voleva molto a pronunciarle. Ma quando John fissava quegli occhi, neanche un sussurro riusciva ad accompagnare le sue carezze. Per Paul era facile parlare. Lui aveva sempre saputo come fare. Gli bastava un sorriso di John per far venire fuori dal cuore quelle parole. Lo abbracciava dolcemente, lo guardava negli occhi e parlava. Era la cosa più naturale del mondo. Ma no. John era molto più complicato. Nessuno era mai riuscito a farlo parlare. Neanche Paul.
 
“Allora?”
 
Neanche il calore della casa di John riusciva a far smettere di tremare il più piccolo. Aveva freddo, ma non era solo quello a farlo rabbrividire. Era arrabbiato, era spaventato, voleva solo che John lo accontentasse.
 
“John, parla. È l’ultima possibilità per farlo. Parla, oppure questa volta andrò via. Per sempre.”
 
John provò a guardarlo senza mai distogliere lo sguardo. Gli occhi di Paul erano lucidi, mentre il suo petto continuava ad alzarsi ed abbassarsi irregolarmente. Lo stava supplicando di parlare, perché anche lui voleva sentirsi amato. Sì, era così. Pensandoci bene, Paul lo sapeva. Sapeva cosa provava John. Era impossibile non provarlo, dopo più di due anni insieme. Ma sentirlo aveva tutto un altro sapore. E Paul non era più disposto ad aspettare.
 
“John?”
 
Senza che Paul lo desiderasse, due lacrime iniziarono a scendere dai suoi occhi, mescolandosi alle gocce di pioggia che ancora bagnavano le guance rosse. Non voleva piangere. Non voleva farsi vedere ancora una volta così debole da lui. Ma non riuscì a trattenersi.
John sospirò pesantemente, spostando lo sguardo a terra senza rispondere. No, non ce l’avrebbe mai fatta. Paul lo osservò attentamente, continuando a sentire il calore delle proprie lacrime che lentamente scivolavano sul suo viso.
 
“Bene, allora. Ho sentito abbastanza.”
 
Si voltò di scatto, asciugandosi le guance con una mano e iniziando a scendere le scale davanti la porta di casa di John.
Ma no, non poteva andare così. Perché ad ogni gradino, John sentiva il cuore diventare più pesante.
 
“Aspetta.”
 
Paul si sentì trattenere all’improvviso, voltandosi di nuovo. Ora, a stringere la sua mano fredda, c’era quella calda di John, che desiderava ancora farlo restare lì. Ma non poteva cedere. L’aveva già fatto molte volte. Troppe volte.
 
“No, John.”
 
Paul lo guardò. Si trovava giusto due gradini più in basso, mentre la mano di John lo teneva ancora incollato a quel posto che tanto aveva amato ed odiato. Quella casa che li aveva visti insieme nei loro momenti migliori, ma che adesso si trovava ad ospitare quella scena.
 
“Ti prego.”
 
I due rimasero in silenzio per un po’, osservandosi attentamente. Fu dopo qualche secondo che John scese lentamente quei due gradini che lo separavano dal compagno, portando la mano sul suo viso con delicatezza.
 
“Resta qui. Ti prego.”
“Perché?”
 
Gli occhi di John si fecero più dolci, mentre sul suo volto si andò a disegnare un timido sorriso. Si avvicinò lentamente a Paul, senza smettere di fissarlo, raggiungendo infine le sue labbra e chiudendole in un tenero bacio. Il compagno rimase immobile, mentre sentiva le mani del più grande stringere i suoi capelli. Aveva paura. Non poteva di nuovo pensare che John lo avesse fatto cadere nella sua trappola. Quel bacio non poteva certo cancellare la sofferenza che ancora stava provando.
 
“Ti amo.”
 
Paul riaprì gli occhi di scatto. John si era staccato dalle sue labbra, senza che lui se ne accorgesse, restando ad un centimetro di distanza e sussurrando qualcosa che mai, mai avrebbe potuto immaginare.
 
“Cosa?”
 
Gli occhi del compagno erano ad un soffio dai suoi. Quegli occhi profondi che sembravano essersi accesi, dopo quella confessione.
 
“Ti amo, Paul.”
 
Due parole. Soltanto due parole che risuonavano nella mente di Paul, come una filastrocca senza fine. Due parole che avevano fatto scomparire tutto ciò che li circondava. Solo due parole, che per i due contavano molto di più.
 
“Resta qui. Perché ti amo.”
 
Il sorriso di Paul fu il più bel regalo che John potesse ricevere. Lo strinse di colpo a sé. Forte, più forte che poteva. Perché non avrebbe più rischiato di farlo andare via. Perché tutto ciò che desiderava, sotto quella pioggia battente, era dirgli che lo amava. Con il respiro affannato dall’emozione, con le mani tremanti che stringevano la sua giacca. Ma ora contava solo quello.



Bene, torno alle OS :D Dopo aver pubblicato delle flashfic, ci vuole :D

Dunque, anche se è tardi ho voluto pubblicare, sperando che questa oneshot vi piaccia e non risulti troppo banale >.< E' ciò che riesco a produrre in un periodo di studio matto e disperatissimo e di lavoro altrettanto estenuante ^^

Grazie mille a chi continua a leggere le mie storie :) Siete davvero gentilissimi :3
E grazie alla ragione della mia vita, a Lui, l'unico che amerò sempre.

A presto, allora :)

Peace&Love,

ringostarrismybeatle
  
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