Quando il giorno cede alla notte,
la luce si consuma nell'infinito di un istante,
le scintille che la costituivano si spengono in balia della fredda brezza,
il cielo si tinge di oscuro,
imprigiona le nuvole in una morsa soffocante.
Quando il giorno cede alla notte,
la cittą si colora di flebili luci per guidare il viandante nell'oscuritą,
la paura intrappolata nelle ombre prende forma,
comincia a vagare in cerca di vittime,
si insinua nelle case per tormentare i deboli.
Quando il giorno cede alla notte,
la mente si arrende,
la nostra fortezza inespugnabile si sgretola,
le nostre difese ci tradiscono lasciandoci inermi,
il silenzio diventa assordante.
Quando il giorno cede alla notte,
restiamo soli,
come un pescatore in mare in una notte senza stelle,
come una parola senza alcun significato scritta su un foglio bianco,
come un grido ignorato da tutti.
Quando il giorno cede alla notte,
l'anima soccombe,
trasportata alla deriva del dolore da un fiume di lacrime,
avvolta dall'eco dei nostri stessi sospiri.