Son morta. Non so dove, non so come, non so quando e non so perchè, ma son morta. Forse i litigi incessanti e continui che a lungo andare hanno logorato la mia anima e son morta. Di tristezza, per solitudine e malinconia, lasciata sola a soffrire senza una via d'uscita e son morta. Forse per la gente, lontana e diffidente che bada ai giudizi e desideri altrui più che ai propri e son morta. La gente non capisce: corre, parla, cade e si rialza senza neanche ricucire le ferite, e muore lentamente, un pezzettino alla volta. Morta, implosa per la stanchezza dovuta a questo peso, uccidendo il buono che vedevo in ogni dove e che oramai è solo un ricordo. E quindi aspetto, come un fiore ricoperto dalla neve, come una fenice che, pronta, attende di rinascere, ma, intanto, io son morta.