"Non sono io ad essermi arreso, Sherlock. Sei tu che sei morto. Cosa avrei dovuto fare? Chiudermi nel lutto per il resto dei miei giorni? Fare il vedovo di un uomo che nemmeno sembrava interessato a me?" John non è arrabbiato, quando lo dice. Solo rassegnato. "Dimmi cosa avrei dovuto fare." Le sue spalle sono afflosciate. Il portamento militare è scomparso. Si sorregge la fronte con una mano. "Cosa? Dimmelo, cosa?" ripete, in un sussurro.
Lui non ha neppure il coraggio di toccarlo. "Non lo so." dice, davvero impotente per la prima volta in vita sua "Avresti potuto aspettare qualche altro mese. Stavo tornando da te." tenta un sorriso maldestro.
John strizza gli occhi e deglutisce "Non mi avresti trovato." mormora, cupamente. Lui sente i brividi lungo la schiena, all'idea di non avere nemmeno questo momento.
"Non ti stupire, credevo fosse l'unico modo di ritrovarti. Se tu fossi tornato prima..."
"Vorrei averlo fatto. Non sai quanto, John." dice. Il nome sulla lingua ha un sapore dolceamaro e dà dipendenza. Si sporge in avanti; nota una delle mani di John muoversi verso le sue, salvo poi stringersi in un pugno. "Sarebbero bastati due mesi. Due mesi prima e avrei potuto buttare all'aria la mia intera esistenza per te." Stavolta la mano di John non si ferma finché non ha le dita intrecciate alle sue. "Un anno fa avrei venduto l'anima per un momento del genere." dice. "Due mesi, capisci? Ora non posso più." bisbiglia. Sembra chiedere perdono.
"Lo so, John, lo so." ripete all'infinito. 
La mano che gli sorreggeva la fronte è ancora lì. La schiena sembra sempre più incurvata. John è ripiegato su se stesso e Sherlock vorrebbe così tanto abbracciarlo. Non ha mai desiderato stringere qualcuno a questo modo, ma d'altronde John è sempre stato l'eccezione in ogni cosa. Ci sono tante cose che vorrebbe dire. Così tante.
Invece, con un groppo in gola che fino a due anni fa avrebbe considerato totalmente insensato, accarezza il dorso della mano di John con il pollice.
E' l'unica cosa che può fare, ora.


Note:
Salve! E' la prima storia che pubblico, e dire che sono terrorizzata è un eufemismo bello e buono.
Sono apertissima ad ogni tipo di critica e/o commento, perciò fate del vostro peggio. (Letteralmente: anche "Ti prego ragazza datti all'ippica e molla quella tastiera" è bene accetto.)
Se poi avete voglia di esprimere il vostro parere (o tirare pomodori virtuali) su altri lidi, mi trovate su ask e twitter: http://ask.fm/thingsialmostdo  https://twitter.com/whosmaryanyway
*svanisce*