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Autore: OnlyStarlet    07/06/2008    2 recensioni
Althea, studentessa modello e ragazza coi piedi per terra, partecipa ad una festa di compleanno, di cui il giorno seguente non ricorda nulla. Disperata, chiede spiegazioni agli amici; inaspettatamente, questi sembrano volerle farle credere di aver passato una notte di fuoco con un cretino che detesta, rovinando la sua storia con il legittimo fidanzato, e vogliono darle a bere una serie di circostanze incredibili e sicuramente mai accadute. Ma Althea non vuole arrendersi|Ha ventiquattore per scoprire la verità, e recuperare il suo rapporto con Dylan: stanza dopo stanza, indizio dopo indizio, ripercorrendo eventi già precedentemente accaduti sarà in grado di ricostruire la verità, sulle orme del ben noto gioco da tavolo di edizione britannica. Jessica Peacock, Scarlett Mason, Albert Plum, Dylan Green. Charlotte White, Lorenzo Santorini; chi sta mentendo? Chi, invece, diceil vero? Quale sarà la prossima mossa? Una storia senza esclusione di colpi dove niente è come sembra..
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CLUEDO! [SCOPRIRE L’INGANNO NON E’ UN GIOCO!]

Oh santo cielo..ma quanto ho dormito?E’ come se la mia testa stesse scoppiando ed inoltre, qualcosa di pesante e fastidioso mi sta schiacciando lo stomaco..

Chi sono?Come mi chiamo?

Ah, sì. Mi chiamo Althea Waves, ho diciotto anni, e la faccia beota dai grandi occhi castani ed i capelli lisci, leggermente scomposti, che mi rivolge un’espressione assonnata all’interno dello specchio dirimpetto, pare proprio essere la mia.

Ho anche freddo, per la miseria. Chi è il coglione che è lasciato la finestra aperta? E va bene che siamo barricati in casa, ma qua nel Wisconsin il clima è artico, e non ci tengo proprio a beccarmi una polmonite il primo giorno di vacanze di natale !

Alzo la testa, cercando di riconoscere invano una qualsiasi faccia amica nell’imponente stanza da letto in cui mi trovo, che sembra davvero troppo grande per poter assomigliare anche lontanamente al bugigattolo rosa che divido con quel puzzone di mio fratello Steve...(in altre parole, la mia camera). Sono a dir poco sconvolta, e volto la testa in tutte le direzioni, nel disperato tentativo di far chiarezza nella mia mente decisamente confusa..

Tende color cremisi?

Letto a baldacchino?

Televisore al plasma?

Un momento...DOVE DIAVOLO SONO?

-Oh tesoro..finalmente ti sei svegliata!- Una voce profonda, stranamente famigliare mi fa sobbalzare, mentre una guancia ispida di barba si sfrega contro la mia faccia. Mi volto a rallentatore, vittima d’un brutto presentimento. Completamente NUDO(!!!) come mamma l’ha fatto, Lorenzo Santorini, il bellissimo ed odioso quarterback della nostra scuola, l’essere che trovavo quasi più disgustoso del nostro professore di scienze, il signor Delacroix (si dice che mangi rane per colazione..), il ragazzo che sin dal primo giorno di scuola avrei preso comodamente a schiaffi, è sdraiato vicino a me, e muove quella sua disgustosa zampa palmata sulla mia coscia (??).

Sconvolta, sgrano gli occhi, a metà tra il nauseato e il perplesso.

Le sue dita sono gelide, sulle mie gambe.

Non dovrei sentirle, se indossassi ancora i jeans con cui ricordavo di essermi presentata alla festa di Jessica, ieri sera.  Hai detto bene, Althea. Se.

Rabbrividendo, alzo il lenzuolo quel tanto che basta. Gesù bambino, fa che non sia vero. Anche se ho fatto la cattiva. Anche se a messa, a dire il vero, è dalla cresima che non metto più  piede.

E invece è vero, constato con orrore, scattando in piedi in preda al panico. SONO NUDA. SVESTITA.SCOPERTA.COMPLETAMENTE!E accanto a quel bufalo decerebrato di Santorini, per giunta..

MA CHE CASPIO E’ SUCCESSO?

Mi porto le mani al viso stile urlo di Munch, realizzando troppo tardi che, in piedi sul letto, per giunta completamente nuda, sto ulteriormente dando spettacolo dinanzi ai bulbi oculari di quel maiale di Lorenzo. Così, paonazza e sempre più disperata, mi rituffo sotto le coperte.

-Ehi piccola, stai tremando..non temere!Ti scaldo io..-

Quel disgustoso di Santorini tuttavia, non recepisce il messaggio: e puntandomi addosso i suoi irresistibili occhi neri mi si fa più vicino, sempre di più.

Per la miseria..ha pure addosso un buon profumo!

MA CHE CAVOLO STO DICENDO? Santorini può piacere solo a Charlotte White, una delle mie migliori amiche, che ha perfino una sua foto appesa nell’armadietto.

A proposito..

Cosa dirà CHARLOTTE?

-Levati immediatamente, porco..- Gli impongo, voltandomi su un fianco – il tempo di trovare i miei vestiti e scappo!Non starò più di un minuto vicino ad un simile rifiuto del tuo calibro..

Santorini sghignazza per nulla offeso, in maniera perfettamente odiosa.

-Ma piccola..direi che ho già ampiamente visto tutto quello che dovevo vedere..- Mi sussurra all’orecchio, malizioso -..stanotte..-

In quel momento, vado definitivamente nel panico.

STANOTTE?

CHE CACCHIO E’ SUCCESSO STANOTTE?

PERCHE’ SONO ACCANTO A SANTORINI?

PERCHE’ SONO NUDA?

COSA ABBIAMO FATTO?

DEVE ESSERE TUTTO UN EQUIVOCO..!

SONO FIDANZATA IO...E PER GIUNTA CON DYLAN GREEN, IL MIGLIOR STUDENTE DEL NOSTRO ANNO!

A PROPOSITO..DOV’E DYLAN?

ALTHEA, PER LA MISERIA...RITORNA IN TE?!

Come se non bastasse, proprio mentre sto per mettermi a piangere Jessica Peacock, miliardaria padrona di casa e mia migliore amica, entra nella nostra stanza sorridendoci allusiva, indossando un paio di striminziti hot pants ed il pezzo sopra d’un bikini colorato.

-Pronti per il bagno in piscina? O non avete ancora finito di divertirvi?- Domanda, strizzando l’occhio.

COME? ANCHE LEI SA?

MA CHE DIAMINE E’ SUCCESSO?

-Scarlett, ti senti bene? Sembri stanca, forse vi siete dati troppo da fare..

Ringhio, decisamente incacchiata, e mi avvolgo alla bell’è meglio nella trapunta rossa stesa sopra il letto, che sembro aver diviso per cause ignote con quel disgustoso di Santorini.

Mi dirigo a grandi passi verso Jessica, conducendola fuori dalla stanza, e sforzandomi di ignorare quell’idiota italiano che grida :- tesoro, dove te ne vai?

In ragione dell’amicizia che ci lega, lo pretendo! Deve darmi delle spiegazioni!Voglio scoprire che cosa sia successo e perché, e soprattutto mi auguro sinceramente che si tratti di uno scherzo di cattivo gusto. Soltanto di questo!

-Allora Jessica, che diamine è capitato ieri sera?- Indago notevolmente perplessa. La mia amica, per tutta risposta, alza le spalle e sorride appena. I suoi occhi azzurri si illuminano per un istante, come se fosse sinceramente divertita.

-Come, che è successo?E’ stata la festa del mio diciottesimo compleanno, ieri. Ed abbiamo alzato un pochino il gomito..- Sogghigna, assumendo un’aria da cospiratrice -..certamente non avrai dimenticato..-

-Ma come...io sono astemia!- Protesto, pestando i piedi per terra. Ci deve essere un equivoco, dannazione!   Non berrei mai sino a sentirmi male, e a dimenticare tutto quello che ho fatto. Non berrei mai, per principio. Detesto l’alcool!Questa è tutta una congiura...

Disperata, gli occhi pieni di lacrime, fuggo lungo l’infinito corridoio costellato di arazzi, mentre Jessica grida, cercando di trattenermi :- Alth...aspetta! ..e al coretto si aggiunge pure quell’imbecille di Santorini, che chissà che diavolo sta gorgheggiando, nelle profondità della camera da letto.   

Andatevene pure a qual paese, tutti quanti!

Proprio mentre fuggo verso la porta, alla disperata ricerca di qualcuno che non sia  completamente pazzo, mi ritrovo faccia a faccia con Charlotte, che mi lancia uno sguardo irato.

-Charlie..almeno tu..- Inizio, sfiorandole un braccio.

Ma anche Charlotte rifugge il mio sguardo, e mi appioppa una violenta gomitata.

-Non ti aspetterai che parli con te, spero..- Gracchia, irritata -..non dopo quello che hai fatto con Lorenzo!

Ansimo tra le lacrime, sempre più rabbiosa ed impotente.

-Ma insomma..la volete capire che Santorini mi disgusta? Senza contare che non ti avrei mai giocato un simile brutto tiro, Charlie!- Provo a difendermi, convinta. Ma senza risultati!

La mia amica incrocia gli occhi azzurri, e divincolandosi punta dritta verso il bagno.

-Come no..ora, se non ti spiace, me ne vado. Lontano da te..-

Sconvolta e nel panico, cerco invano di fermarla, ma senza successo. La inseguo per qualche metro: tuttavia, facendomi anche discretamente male, calpesto i resti di una vecchia lampada, frantumata ed abbandonata sul pavimento miseramente.

-Che è successo qui?- Indago, sempre più sconvolta.

Charlotte si arresta, guardandomi con gli occhi sgranati.

-Come che è successo? Ma se è stata tutta colpa tua, se l’abat-jour della mamma di Jessica si è fracassata!? Basta; il tuo gioco mi ha stancata!

-Ti prego Charlotte..lasciami spiegare!

-Non c’è assolutamente nulla da dire, Althea. Mi fai schifo! E penso proprio che Dylan sia d’accordo con me..-

Come colpita da un’improvviso flashback, finalmente, ricordo.

Dylan!Ma certo, Dylan!Il mio ragazzo!Devo raggiungerlo prima che anche lui venga messo al corrente della mia presunta bravata! (che sono comunque sicura di non aver commesso..)

Scruto il vialetto antistante la casa, al di là della gigantesca porta a vetri: inaspettatamente, è proprio lì che scorgo il suo profilo alto e dinoccolato, mentre cerca inutilmente di mettere in moto la propria scassatissima Ford.

-Dylan..Dylan, ti prego..aspetta!- Grido, infilandomi addosso il primo straccio che trovo per terra e oltrepassando la porta d’ingresso (aperta!?)alla velocità della luce. – ti prego..lasciami spiegare...-

Dall’interno del fantastico autoveicolo, in cui abbiamo trascorso insieme alcuni tra i nostri pomeriggi più felici, vedo tuttavia spuntare un’ odiosa testa boccolosa e mora, che mi rivolge uno sguardo spavaldo.   Divento livida di rabbia nel trovare proprio lei, Scarlett Mason, la ragazza più appariscente (e permettetemi, facile..) della nostra scuola, accanto a al mio Dylly, con il quale ci prova ormai dal primo anno di liceo!

-Ce ne stiamo andando, Waves. Ultime parole?- Mi domanda la serpe, mentre Dylan mi rivolge un sguardo deluso.  

-Non saranno certo rivolte a te, Mason. Voglio parlare in privato, con il MIO ragazzo se non ti spiace..-

Per tutta risposta gli occhi verdi di Dylan, in contrasto perfetto con i suoi capelli scuri e scarmigliati, si fanno improvvisamente bui.

-Ormai non c’è più niente di privato, riguardo a questa faccenda..-Sospira, guardandomi malinconico e ferito -..mi pare che tu abbia già fatto la tua scelta. Addio, Althea..-

Il mio ragazzo fa per mettere in moto; ma io, risoluta a non lasciarlo fuggire, infilo la mano destra all’interno del finestrino, che Scarlett si premura immediatamente di chiudere.

Ah!Razza di stronza!

Grido di dolore; mentre Albert Plum , braccio destro di Santorini e se possibile ancora più imbecille di lui, attraversa il giardino agitando le braccia, in mia direzione.

Ci mancava solo Albert, a completare il quadretto! Non credo di poter reggere..  Quasi quasi, lascio che la macchina metta in moto, e che la Ford di Dyaln si porti via il mio braccio, assieme al mio cuore straziato!

-Althea, hai addosso la mia tuta da rugby..- Mi fa notare Albert, mentre disgustata realizzo che sono effettivamente i suoi panni sudici che ho indossato, nella fretta di raggiungere Dylan.

Mi sento male al pensiero di avere addosso i suoi stracci impregnati di sudore..ma ora ho problemi più importanti da risolvere!

-Scusa Albert..ti restituirò dopo il maltolto..-

Albert annuisce, rivolgendomi uno sguardo stranamente intelligente per gli standard di uno che sembra versare in perenne stato di trance.

-Sì..e se avrai tempo...affronteremo anche quel discorso che abbiamo lasciato in sospeso ieri sera..-

Deglutisco.

Discorso..QUALE DISCORSO?Non è possibile; ora, la storia, sta assumendo proporzioni fantascientifiche! Non posso aver dimenticato tutto..ne sono sicura; se non ricordo, è solo e soltanto perché niente di tutto quello che stanno cercando di farmi credere è mai accaduto!

Ma allora...perchè...?

Proprio mentre Dylan sta per mettere in moto, senza smettere di fissarmi con aria triste, Jessica, Charlotte e quell’idiota di Santorini si precipitano anch’essi nel vialetto d’accesso antistante la casa, gridando.

-Dove credi di andare, Dylly?- Lo rimbecca Jessica, che grazie a dio si è infilata un pesante golf di lana. Un bagno in piscina d’altra parte, è l’ultima cosa che desidererei fare in questo momento! -.. il tg locale ha appena trasmesso le previsioni del tempo; ci sarà una bella nevicata, e ti conviene non metterti in viaggio se non vuoi  brutte sorprese lungo il tragitto. Durerà giusto ventiquattrore, dopo delle quali te ne potrai tornare a casa..-

Dylan mormora un insulto ben poco carino, tra i denti digrignati in una smorfia rabbiosa. Scarlett, senza scomporsi, scende dall’auto, esibendo fiera i leggings grigi epidermici che celano le sue gambe chilometriche.

-Poco male..passeremo un’ altra giornata insieme. Speriamo solo che questa volta, Althea, sia perlmeno in grado di ricordare..-

Basta!Non ce la faccio PIU’!  

Con uno strattone libero il mio braccio, rimasto incastrato all’interno del finestrino, e lancio ai miei pseudo amici uno sguardo irato.

-Se questo è uno scherzo di pessimo gusto, IO lo scoprirò!- Ringhio, mentre tutti mi rivolgono sguardi perplessi, come per cercare di capire se io stessa stia bluffando o meno.

-Nessuno scherzo, Alth. Non siamo noi a doverti dire cosa sia successo! E’ impossibile che tu abbia dimenticato..- Prova a convincermi Jessica, posandomi una mano sulla spalla.

Ma io non sentirò ragioni, perdincibacco! In qualche modo, scoprirò la verità! Sono convinta che questa sia una congiura ai miei danni, ordita per qualche strano motivo; ed io, non solo smaschererò lo sporco gioco di quelli che dovrebbero essere miei amici, ma dimostrerò l’invalidità delle loro accuse!

Ho giusto ventiquattrore per farlo; e la disponibilità di un’indubbia capacità razionativa..(LA MIA..) per far luce sull’arcano;non è un caso la tempesta di neve, sono sicura che sia una manna dal cielo, per tenere tutti insieme gli indiziati ed a portata d'interrogagorio fin tanto che le mie indagini proseguiranno .

-Tesoro..ti senti bene?- Domanda Santorini, rivolgendomi uno sguardo preoccupato, come se fossimo da sempre innamorati persi.

Ma stavolta, non mi faccio prendere dal panico, nonostante i suoi modi affettati e premurosi nei miei confronti siano del tutto fuori luogo. Anzi; gli rivolgo un sorriso.

-Non volete dirmi cos’è successo, vero?- Domando, squadrando i membri dell’infame combriccola, uno per uno, e prendendo a girare in tondo con aria sospettosa -..bene! Lo scoprirò da sola!  E ti proverò la mia innocenza, Dylan!

Jessica mi si avvicina, come per misurarmi la temperatura sulla fronte: ma io, rapida mi scosto.

No, cara la mia ex amica...NON SONO PAZZA!

Il gioco è  ufficialmente aperto...e la mia prossima mossa, la farò certo senza farmi attendere!  

Salve a tutti..so che, inizialmente, questa storia sembra assurda ma fidatevi..dopo quest’inizio brusco ma necessario, l’approfondimento psicologico dei personaggi sarà necessario, oltre che maggiore!Come vedete, ho mantenuto i cognomi dei protagonisti del Cluedo, fatta eccezione per Lorenzo Santorini...doveva avere un cognome italiano; e chiamarlo Mostarda sarebbe stato davvero grottesco! Che dire..abbiate pietà della mia mente contorta! ^_^! E soprattutto, seguite Althea, se vi va...vi garantisco che ne vedremo delle belle!  

 

  
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