UN'
AMICA FELINA
by
Sara
Come
al solito la dedico a qualcuno, e stavolta è il turno di
tutti quelli che:
1-adorano
i gatti o i felini in generale
2-adorano
i fratelli Kaiba o più in generale Yu-Gi-Oh
(sennò che la leggete a fare la
fic? -.+)
3-adorano
le MewMew: spero che apprezziate l'aggiunta di MewBerrie (sperando che
si
scriva così)
Buona
Lettura!!!
le virgolette "..." sono i
discorsi,
invece quelle '...' indicano i pensieri
Era
una giornata come le altre per il presidente della Kaiba Corporation:
sempre le
solite riunioni, i soliti incontri con alti capi della finanza... Ma
quel
giorno qualcosa stava per cambiare a causa di un incontro inatteso.
Come
al solito stava viaggiando nella sua lussuosa limousine per recarsi ad
un
noiosissimo meeting, quando l'autista frenò di colpo la
macchina facendo finire
il passeggero contro il sedile di fronte.
"Saruwatari,
ma che cavolo combini?!"
"mi
scusi signore, ma guardi chi c'è in strada!"
Seto
scese e vide MewBerrie visibilmente preoccupata che reggeva in mano
qualcosa.
"ehi,
tutto bene?" le domandò il ragazzo.
"io
sì, ma questo piccolo amico no. Io devo raggiungere il resto
della squadra Mew
Mew, non puoi occuparti di lui?"
"lui
chi?"
Allora
la felina mostrò al ragazzo un cucciolo di gatto.
"stai
scherzando, vero?! Sai con chi stai parlando? Non ho tempo da perdere
per
giocare con un gatto pulcioso!"
"non
offendere! E poi questo piccolino è ferito, deve essersi
rotto una zampa
posteriore perchè non riesce a camminare. Ti prego, prenditi
cura di lui!"
rispose MewBerrie mettendogli il gattino in braccio, dopo di che se ne
andò,
minacciandolo di fargli molto male se non avesse fatto come gli aveva
detto.
Seto
rimase sotto shock: nessuno l'aveva trattato così in vita
sua. Stava per
abbandonare il cucciolo in mezzo alla strada fregandosene
dell'avvertimento,
quando lo guardò con più attenzione: era un
gattino bianco con gli occhietti
azzurri, così carino e indifeso... Si diede un ceffone per
riprendersi, ma quel
cucciolo l'aveva ormai preso in simpatia. Decise così di
portarlo con sè e,
mentre lui era al meeting, il conducente si preoccupò di
portare la piccola da
un veterinario. Qualche ora più tardi, quando il ragazzo
chiamò Saruwatari per
farsi portare a casa, venne informato delle sue condizioni.
"il
veterinario ha detto che non ha nulla di grave, solo una piccola
scheggiatura
all'osso della zampa posteriore"
"e
che cosa ha consigliato?"
"riposo
assoluto, non deve fare una passo per almeno tre o quattro giorni".
Seto
si voltò verso il cucciolo, beatamente addormentato in un
cesto accanto a lui.
Poi, sussurrando al piccolo mentre lo accarezzava, disse: "ti
è andata
bene, piccolino. Adesso ci sono io, mi prenderò cura di te".
Tornato
a casa trovò Mokuba ad attenderlo, come al solito.
"ciao
fratellone! Come è andato il meeting?"
"una
palla mortale, come al solito..."
Mokuba
notò il cesto che Seto recava in mano.
"che
cos'è?"
"ecco...niente..."
"avanti,
dimmelo!!!"
Seto
provava quasi vergogna nell'ammettere che si era intenerito per un
gatto. Non
voleva che il fratello lo vedesse come un tenerone, un debole,
così cercò in
tutti i modi di nascondere il piccolo ospite.
"nel
cestino ci sono delle mele, le ho comprate mentre tornavo a casa"
"evviva,
io adoro le mele!!! Chiederò alla cuoca di farci una
crostata!!!" disse
Mokuba mentre si allontanava verso la cucina.
Seto
bisbigliò a una delle sue guardie del corpo di uscire a
prendere delle mele
senza farsi vedere da Mokuba, e questo obbedì.
Dopo
cena Seto si recò in camera sua a vedere se il gattino
dormiva ancora, ma lo
trovò sveglio e affamato, così gli
portò un pochino di carne che il piccolo
divorò tutta.
"certo
che hai un bello stomaco, tu!" gli disse affettuosamente.
"chi
sarebbe quello con un bello stomaco?" gli chiese Mokuba appoggiato allo
stipite della porta. Lo aveva seguito perchè aveva notato
che il fratello si
era allontanato in modo sospetto poco prima.
"ecco...sono
io! Non vedi come ho mangiato? Inizio a pensare che dovrei mettermi a
dieta..." disse Seto mettendosi davanti allo specchio dopo aver coperto
il
piccolo amico con un telo.
"ma
se sei uno stecchino!!"
"questo
è quello che credono tutti, in realtà sono un
falso magro, io! Sennò perchè mi
metto sempre capi neri? Perchè il nero snellisce!!!"
"ma
va là..." gli rispose il fratello minore, quando
sentì uno strano rumore
provenire dal telo.
"che
cosa è stato?"
"io
non ho sentito niente..."
"ma
se veniva da lì!"
"hai
le allucinazioni..."
Il
telo iniziò a muoversi.
"accidenti
Seto, e dopo io ho le allucinazioni! L'hai visto anche tu, no, che il
telo si è
mosso?!"
"io
non ho notato niente..."
Mokuba
si avvicinò pianin pianino al telo.
"che
vuoi fare, Mokuba?!"
"mi
sembra ovvio, voglio vedere cosa c'è qua sotto!!!"
così tolse il telo,
vedendo che il cestino era vuoto.
"ma...ero
sicuro che ci fosse qualcosa..."
"visto
che avevo ragione? Adesso su, fila subito a fare la doccia!!!" disse
Seto
mentre cacciava il fratellino fuori dalla stanza, chiudendogli la porta
in
faccia.
'mi
è andata bene...ma dove si sarà cacciato quello,
adesso?!'
Così
iniziò a setacciare la stanza alla ricerca di quella pallina
di pelo, che trovò
sotto il letto. Lo tirò fuori e lo riadagiò nel
cestino.
"mi
hai fatto prendere un colpo! Non ti devi muovere da qui, ordini del
veterinario!" gli ordinò mentre il piccolo si accomodava
come poteva.
"a-ha!!!
Ti ho scoperto, Seto!!!" disse Mokuba spalancando la porta.
"ma
porca... Mokuba, non dovevi fare la doccia?!"
"non
cambiare discorso... Qui dentro c'è qualcosa, non negare!!!"
Ormai
Seto non poteva più negare l'apparenza, così
decise di raccontargli tutto
sperando in bene.
"hai
ragione, qui dentro c'è qualcosa, o meglio, qualcuno."
"non
sarà mica una bella ragazza, vero?"
"ma
cosa vai a pensare!!!"
"scherzo!
Chi è?"
"vieni
a vedere"
Così
Mokuba guardò nel cestino e vide il piccolo intruso.
"ma
è un gattino!!! Che carino!!! Dove l'hai trovato?"
"mentre
mi stavo recando al meeting mi ha sbarrato la strada MewBerrie, che mi
ha
chiesto di prendermi cura di lui, visto che è ferito. L'ho
portato dal
veterinario che gli ha diagnosticato una piccola scheggiatura all'osso
di una
zampina posteriore; adesso deve stare per qualche giorno a riposo
assoluto.
Solo che questa peste si era nascosta sotto il mio letto" disse.
'Ormai
è fatta, penserà che sono un debole, un ...'
"hai
fatto veramente un bel gesto, Seto!"-disse Mokuba mentre
l'abbracciava-"sei il fratello migliore del mondo!!! Però
l'autografo da
MewBerrie potevi fartelo fare, no?" gli disse scherzando.
'Ma
allora non mi considera...! Meno male...'
"ma
come si chiama?"
"come
si... Cavoli non gli ho ancora trovato un nome!!!"
"è
maschio o femmina?"
"e
io che ne so? Quella là e il veterinario non me l'hanno
detto..."
"forse
qualcuno qui saprà come si fa a vedere..." disse Mokuba
mentre correva
fuori dalla stanza. Dopo un pochino tornò con una delle
cameriere, che guardò
sotto la coda e disse convinta che era una femmina. Fatto il suo dovere
si
congedò, lasciando i fratelli da soli nella stanza.
"femmina...
Allora, che nome gli diamo?" chiese Mokuba al fratello, che purtroppo
non
aveva idee.
"decidi
tu"
"ok...
che ne dici di 'Neve'? Dopotutto è bianca come la neve..."
"Neve...
Mi piace! da oggi in poi tu ti chiamerai Neve!" Disse Seto alla
cucciola
che, nel frattempo, si era addormentata.
I
giorni passavano e la piccola Neve si riprendeva in fretta. Quasi una
settimana
dopo era già in completa forma. Anche il veterinario
confermò la cosa, facendo
la gioia di Mokuba, che non vedeva l'ora di giocare con lei.
Una
sera, qualche istante dopo aver superato la porta d'ingresso di casa
sua, Seto
notò delle impronte di gatto e di scarpe lungo tutto
l'ingresso, che
proseguivano per tutta la casa. Le seguì e trovò
Mokuba e Neve nascosti in
cantina.
"Mokuba,
quante volte devo dirti che non puoi portare Neve in casa se
è sporca?!"
"scusami
Seto, è solo che iniziavamo ad avere fame, e allora siamo
entrati per uno
spuntino e..."
"questa
è bella! Da quando in qua parli il linguaggio dei gatti?"
"perchè?"
"come
fai a sapere che aveva fame? mica conosci il 'gattese', tu!"
"ormai
io e Neve siamo talmente in sintonia che ci capiamo con uno sguardo!!!"
'dopotutto
è vero'-pensò Seto-'da quando l'ha scoperta
Mokuba si è sempre preso cura di
lei molto più di me, e sembra che anche lei si sia
affezionata a lui. Ormai
sono indivisibili'
"ehi
Seto che hai? Pronto? Terra chiama Seto!!!"
"ah,
sì, scusami. Comunque adesso andate subito a darvi una
pulita, da quanto è
sporca Neve è diventata nera come il carbone!!! Per non
parlare di te!"
"ok..."
"e
mi raccomando, prima lavi lei e poi tocca a te! Non fare come l'ultima
volta,
dove l'hai buttata nella vasca!"
"e
va bene..."
Così
Mokuba si allontanò con Neve in braccio.
All'ora
di cena tutti e due erano perfettamente lavati e profumati e, dopo aver
riempito i loro stomaci, andarono in camera di Mokuba per giocare.
"dai,
Neve, prendi la pallina!!" disse il ragazzino mentre la gattina
scattava.
"che
tenera che sei..."le disse mentre la vedeva giocare. Come se potesse
capire le sue parole Neve si avvicinò al ragazzino e
iniziò a fargli le fusa
strusciandosi contro di lui.
"Neve
smettila!! mi stai riempiendo di peli!!"
"e
tu allontanala, no?" gli rispose Seto mentre entrava nella stanza.
"no,
mi piace quando mi fa le fusa... Non è che sei geloso
perchè a te non le fa
mai?"
"ma
non dire scemenze..."-si avvicinò alla gattina e la prese in
braccio-"di cosa dovrei essere geloso, io?"Domandò in tono
ironico
Seto mentre coccolava la piccola che, poi, saltò in braccio
al fratellino.
"di
questo!"rispose Mokuba ironicamente.
"ma
non fare il bambino... Guarda, adesso siamo pieni di peli, tu poi..."
"ok,
mi farò di nuovo la doccia..."-poi disse a Neve-"tu
aspettami
qui!" dopo di che si diresse in bagno, seguito dal fratello maggiore.
Mentre
si facevano il bagno...
"aaah,
era da un pò che non facevamo il bagno insieme!" disse
Mokuba.
"hai
ragione... Che bello farsi un bel bagno caldo dopo una dura giornata..."
"sai
che stamattina Neve non si è sentita bene? Ha vomitato."
"poverina..."
"allora
ho pulito lo schifo e l'ho tenuta al caldo con una coperta. Ho vegliato
su di
lei per almeno due ore!"
"sembra
che ormai tu non possa proprio fare a meno di lei"
"verissimo!
Quando tu non ci sei è lei che mi tiene compagnia. Grazie
Seto!!!"
"e
di cosa?"
"di
aver portato a casa Neve!!"
"è
stata MewBerrie a darmela in custodia, devi ringraziare lei..."
"lo
farò se un giorno la vedrò..."
"Adesso
io esco, devo sbrigare ancora alcune pratiche urgenti..."-disse il
fratello maggiore mentre usciva dalla vasca e prendeva un
asciugamano-"tu
però non restare in acqua troppo a lungo o ti scioglierai!!!"
"va
bene..." rispose mentre Seto usciva dal bagno.
Qualche
ora più tardi, mentre stava ultimando il suo lavoro, Seto
venne interrotto
dalle urla di Mokuba; si precipitò per le scale ed
entrò nella stanza del
fratellino. Questo era totalmente shockato perchè c'era una
strana luce bianca
in mezzo alla stanza.
"Mokuba,
stai bene? Ma cosa è successo?"
"Neve...
In mezzo alla luce c'è Neve..." riuscì solo a
dire.
Dopo
un lampo abbagliante Neve era scomparsa, lasciando posto a una
ragazzina bionda
con gli occhi azzurri.
"ma
tu chi diavolo sei?!" chiese Seto.
"io
sono la Dea dei Felini"
"la
che cosa?!"
"Dea-dei-Felini!"
"ma
scusa, e la mia piccola Neve... Che fine ha fatto?!" chiese Mokuba
preoccupato.
"ancora
non l'avete capito? La gattina che conoscevate come Neve sono io!"
"ma
come è possibile..."
"forse
posso spiegarvi io..." disse MewBerrie entrando dalla finestra.
"MewBerrie!
Ma che ci fai qui?" chiese Mokuba.
"vedete,
il cucciolo che avevo affidato a Seto in realtà era la Dea
dei Felini tramutata
in gatto, sfuggita per miracolo agli alieni"
"sì,
certo, come no, e io sono il re dell'universo..." disse Seto in tono
ironico.
"insolente!!!
Come puoi parlare così davanti a..."
"lascia
stare, MewBerrie, non ha alcuna importanza se lui ci crede o no...
Vedete, sono
stata catturata dagli alieni perchè volevano usare il mio
potere per tramutare
in felini tutto il genere umano per conquistare più
facilmente la Terra. Per
sfuggirgli ho dovuto tramutarmi in gatto solo che, nella fuga, mi sono
ferita
ad una zampa. Vagai per qualche ora senza meta, poi questa coraggiosa
ragazza
mi trovò e, dopo avermi riconosciuta, mi promise di
sbarazzarsi degli alieni.
Purtroppo però le ero di impiccio..."
"...e
qui sono entrato in scena io, vero?"
"esattamente.
Mi affidò a te, e in questi giorni sono stata amorevolmente
curata da voi. Non
potrò mai ringraziarvi abbastanza"
"scusa,
ma... Adesso te ne andrai? Non ti rivedremo più?" chiese
Mokuba piangendo.
"esattamente.
Lo so che è triste, ma devo tornare a casa mia,
lassù in cielo..."-si
avvicinò a Mokuba e lo baciò teneramente-"non ti
dimenticherò mai..."
"adesso
dobbiamo andare..."disse MewBerrie.
"arrivederci,
e non dimenticatevi mai della piccola Neve!!!" disse, dopo di che si
tramutò in una luce che salì verso il cielo.
"NO,
NEVEEEEEEEEEEEE!!!" urlò Mokuba, ma ormai se n'era andata.
"adesso
devo andarmene anch'io... Grazie di tutto..." disse MewBerrie prima di
sparire.
Seto
si avvicinò al fratellino per consolarlo, e quello si
sfogò piangendo come non
mai in vita sua. Sapeva che sarebbe stato difficile per Mokuba
dimenticare la
sua compagna di giochi, ma si ripromise di aiutarlo in tutti i modi
possibili.
Un
mese dopo i due fratelli erano sdraiati sul prato ad ammirare il cielo
stellato
nel pieno della notte.
"Seto..."
"che
c'è?"
"credi
che Neve ci stia guardando, adesso?"
"lei
ti guarderà sempre da lassù, sempre che tu non la
dimentichi"
"non
potrò MAI dimenticarla!!!"
"allora
stanne pur certo, e ti dico anche che sarà sempre con te, ne
sono
sicuro..."
Per
qualche minuto se ne stettero in silenzio ad ammirare il cielo.
"adesso
che mi salta in mente, non ti ho ancora chiesto come è stato
il tuo primo
bacio!!! Come ci si sente ad aver baciato una Dea?"
"beh...
Ecco... Non saprei come dirlo..." balbettò Mokuba ormai
rosso come un
pomodoro.
"avanti,
non farti pregare..." disse mentre iniziava a torturare il fratellino.
"no,
smettila, se non lo so dire non lo so dire!!!!"
"certo,
e io ti credo pure... Sputa il rospo, avanti..." gli diceva Seto
mentre,
sopra di loro, il cielo stellato sembrava più luminoso che
mai.