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Autore: meiousetsuna    24/01/2014    3 recensioni
Damon e Stefan hanno avuto pareri contrari sulla dipartita di Katherine; come su ogni cosa, il loro punto di vista è opposto da molti, moltissimi anni.
Eppure in questa notte, Stefan darà un segno di incoraggiamento al suo amato/odiato fratello.
Con un abbraccio infinito, vostra Setsuna
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Damon Salvatore, Stefan Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Its Not Easy To Be Me

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Spoiler 5x11
Personaggi: Damon, Stefan
Rating: Verdissimo
Avvertimenti: Fluff, Bromance, Gioia Infinita, vietato ai maggiori di 10 anni

I cant stand to fly
I'm not that naïve
I'm just out to find
The better part of me
(Five for Fighting)

Loro due, insieme, seduti su una scalinata per bere qualcosa.
Tanti anni fa sarebbe potuto succedere: da ragazzi, in una mattina piovosa, con il suo carico di malinconica apatia scacciata da un bicchiere di punch bollente all’arancia, con zucchero e cannella.
O prima ancora, quando Stefan aveva sorpreso il maggiore ad assaggiare un po’ di vino e aveva preteso di partecipare a quel festino improvvisato, finendo ubriaco, con Damon che lo portava a casa sulle spalle sperando di non incontrare loro padre nel percorso apparentemente interminabile, dal portico alle stanze del piano superiore.
Addirittura – qualche volta gli sembrava di confondere memorie e sogni – ricordava di quando erano bambini e la governante leggeva delle storie per far venire sonno al piccolo nelle afose serate estive.
Damon fingeva di essere annoiato e di restare lì per pura condiscendenza, degnando il bambino della sua vicinanza; non gli importava che lui lo sapesse perfettamente, erano gli adulti a non dover scoprire che non era troppo grande, a undici anni, per appassionarsi di streghe folletti e belle principesse.

Poi, sempre condendo il tutto con un’alzata di spalle, accettava un bicchiere di latte caldo, che avrebbe conciliato il riposo.
Una carezza di sua madre avrebbe funzionato molto meglio, ma non poteva trasmettere tanta tristezza al suo fratellino, così prendeva latte e biscotti con un cenno di ringraziamento e lo beveva con lo stesso numero di sorsi di Stefan: si guardavano di sottecchi, cercando di non ridere, mentre contavano e mandavano giù.
Nessun bourbon era mai sembrato così buono, pensò Damon, imbarazzandosi di se stesso in maniera esagerata.
Stefan aveva su quell’aria da consigliere saggio che lo stava agitando molto di più che se lo avesse sfidato ad una lotta sanguinaria, nessuno poteva sapere cosa il suo poco stabile fratellino avrebbe tirato fuori dal cilindro.
‘I conigli no, li ha già mangiati tutti’, pensò il bruno soddisfatto di trovare ancora un ombra di senso dell’umorismo.
“Damon non dovresti arrenderti davanti al primo ostacolo importante che hai incontrato con Elena e credo che lei abbia lo stesso dovere. Insieme sarete di nuovo felici”.
Damon si girò, vuotando il suo calice di colpo, tanto per inghiottire anche un po’ d’aria; poi si convinse che quello non era Silas redivivo, ma davvero Stefan, che lo spingeva verso la sua ex fidanzata.
Sembrava sereno e sincero, come se avesse accettato davvero che quell’amore era tutto per lui, era l’ultimo baluardo di speranza, l’attaccamento alla sua umanità, il risarcimento di un destino crudele e ostile. Come se gli importasse di non vederlo crollare a pezzi così minuti e taglienti da non poter essere maneggiati per incollarli, mai più.

“Non sono tanto migliore di Katherine, sai? Pensandoci bene perché dovrebbe volermi? Mi hai accusato tante volte di essere egoista e per una volta che voglio fare il contrario non ne ho diritto?”
Il minore sorrise, un raro guizzo di divertimento a colorargli le labbra, mentre evitava lo sguardo blu cupo dell’altro abbassando la testa, le spalle curve in avanti, al contrario della spavalda attitudine di Damon.
“Bene, se riuscirò a riconquistarla e l’Universo crollerà per colpa di voi doppelgänger divisi malgrado leggi secolari, ti prenderai la tua parte di responsabilità, non credere che non te lo rinfaccerò! Sarai stato tu ad incoraggiarmi!”
“Me ne ricorderò”. Stefan rispose con tono tranquillo, quasi dolce.
“Fallo”. Damon incrociò per un attimo il suo sguardo, per sbaglio, accorgendosi che anche Stefan aveva cercato di non farsi scoprire intento a tenerlo d’occhio.
“Comunque anche io”.
“Cosa?” Il minore era perplesso, o mostrava di esserlo.
“Quello che hai pensato due secondi fa. Ma non azzardarti ad abbracciarmi o stupidaggini del genere”.
‘Non lo farò, ma ti voglio bene. Lo sai anche così’
I bicchieri si incontrarono di nuovo e per un attimo, con l’ingannevole riflesso dell’ opaca luce lunare, sembrarono pieni di candido latte.

FINALMENTE! UNA SCENA DEGNA DI SEGUIRE LA QUINTA SERIE!




 

  
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