Ballerine sparse ovunque nei miei sogni
Un po' di qua, un po' di là, un po' Degas.
Orologi e ticchettii, un po' da qui , un po' Dalì.
Colazioni e mangiatori di patate tutti nudi
Sull'erba d'estate.
D'inverno mi sveglio davanti ad un mare
Di nebbia e alle spalle
Un mare di ghiaccio, romantico giaccio
Di fianco agli eroi nelle tombe,
E di notte le ronde le faccio,
Insieme ai soldati di latta qui in piazza.
Trasformo me stesso da Ovidio a Kafka,
Mi cambio di treno, di nome e di maschera.
Cambio la marcia e mi trovo Altrove:
Si cominciano a vedere le cose.
Donzelletta, quel mazzo di fiori
Non fa niente, sono fuori stagione?
Basta che abbian dentro i vostri colori:
Rosa e viola come una principessa.
Viaggi a nuoto da Marsiglia ad Odessa
Per raggiungervi, ma non v'interessa.
Siete lieta solo al sabato, a festa,
Che domani non c'è da lavorare,
Donzelletta, il tempo ha sempre da fare.
Non si ferma, avrà sempre da fare.
Non si scappa, avrà sempre da fare.
Quando l'uomo avrà smesso di ridere,
Quando l'arte avrà smesso di vivere,
Farò i baffi alla Gioconda di nuovo
O ritroverò quell'orinatoio.