Mi raggomitolai tra quelle braccia che tante volte mi avevano stretta e consolata nei periodi più bui della mia esistenza, fin da quando ero bambina Kaname si era preso cura di me, non sapevo perché tenesse così tanto a questa mia piccola e fragile vita, anche nei momenti più difficili trasformava il suo volto preoccupato in un sorriso, aveva sempre tempo per le mie stupide e ingenue domande da bambina testarda.
Amavo i suoi modi di fare,la sua bellezza sconvolgente,com’era freddo di fronte agli altri, e come mi accarezzava delicatamente la testa e mi cingeva a se.
Sembravo ancora quella di tanto tempo fa, raccolta tra le sue braccia,tutti i pensieri negativi svanivano,e sorridevo tranquilla a quell’uomo così attento ai miei sentimenti.
Mi accarezzò il volto,i capelli,io lo guardai,abbozzando un sorriso,mi baciò la fronte –Buongiorno Yuuki- arrossì di colpo girai veloce la testa dall’altro lato,fece finta di non accorgersene,sapeva che mi dava fastidio essere osservata,soprattutto da lui,salutò mio padre e mandò uno sguardo fulminante a Zero,che gli fu ricambiato.
Zero era come un fratello minore ,anche se aveva un anno in più rispetto a me,era così ingenuo e chiuso,che mi sembrava un bambino piccolo che aveva solo bisogno di affetto e protezione.
lo aveva portato a casa mio padre tanto tempo fa,dicendo che la sua famiglia era stata attaccata da un vampiro,me lo ricordo come se fosse ieri il volto terrorizzato di quel ragazzino che non riusciva più nemmeno a parlare, io continuavo ad aiutarlo, gli pulivo il sangue da dosso delicatamente,quasi con la paura che cadesse a pezzi se avessi pressato di più lo straccio sulla sua pelle.
Non aveva mai avuto un buon rapporto con Kaname, fin da quando li presentai iniziarono i problemi,in effetti si può dire che Zero odi Kaname,perché Kaname è…un vampiro.
Zero mi prese per mano –Vieni- mi disse,feci per ribattere ma velocemente mi tiro e mi portò verso la sua camera,nell’istante che aveva separato il momento dell’ordine da quello dell’azione potei scorgere lo sguardo preoccupato di Kaname.
-Che succede?- chiesi,avevo fretta,non volevo perdermi quel poco tempo che potevo trascorrere con Kaname,mi veniva a trovare ogni tre giorni ma restava per molto poco, e io volevo stargli accanto,perché vicino a lui mi sentivo bene anche se non gli avevo mai nascosto che un brivido di paura mi percorreva spesso la schiena quando ero in sua compagnia.
-Niente,non mi piace che tu dia così tanta confidenza a certe persone!- Mi disse guardandomi dritto negli occhi.
-Kaname non è “certe persone”!-gli dissi quasi urlando -Lui lavora per la convivenza pacifica tra umani e vampiri,lui mi ha salvata e mi ha consolata per dieci anni!,lui non è “certe persone”- continuai presa dalla furia.
girai il volto verso la porta facendo per andarmene,non feci in tempo che la porta si aprì prima che potessi farlo io,facendo spuntare la testa di mio padre –OH no,no,no non dovete litigare ragazzi,fate i bravi- spostai mio padre e uscì dalla stanza –Oh no Yuuki che se ne va così di fretta non va!!,Zero che hai combinato?- in tutta risposta la porta gli si chiuse in faccia.
Salì velocemente le scale per arrivare al terrazzo,faceva molto freddo fuori,nevicava,era inverno ma io non ci feci quasi caso,mi irritava il fatto che Zero mi mettesse spesso di fronte all’identità di Kaname,io sapevo chi era veramente quell’uomo,era la persona che per dieci anni si era presa cura di me,che mi salvò quella notte di neve,già una notte di neve,”proprio come questa” pensai. Sentì dei passi,qualcuno era dietro di me, mi girai con la mano alzata pronta a dare uno schiaffo a Zero ma mi dovetti fermare –Yuuki- mi fermò la mano –Ka…name?-dissi imbarazzata.
Come potevo alzare la mano e quasi dare uno schiaffo a quell’uomo?sull’uomo che mi aveva permesso di vivere? Mi abbracciò –Cosa c’è che ti preoccupa Yuuki?- la sua voce ora non era ferma e decisa come sempre,era dolce e limpida,si poteva notare una nota d’insicurezza in quella frase,mi colpì. -Kaname io…- lo strinsi,volevo sentirmi protetta -…scusami- gli dissi con la voce che quasi tremava.
-Ora calmati,te la senti di dirmi cos’è successo?- lo guardai negli occhi -Niente,non importa,adesso va tutto bene- andava tutto bene veramente,quando mi teneva tra le sue braccia tutto andava bene,affondai la testa nel suo petto.
-Sei sicura?- -Si…grazie di esserci sempre- gli dissi con una nota d’imbarazzo -io sono qui solo perché ci sei tu…Yuuki- mi disse cercando il mio viso. -…- Non riuscì ad emettere alcuna parola,volevo solo godermi quel momento ora,e farlo durare più a lungo di qualsiasi altro. Mi alzò il viso,la lontananza tra i nostri volti era minima, non riuscì a impedire che le mie guance diventassero color peperone,sorrise,un sorriso sincero.
Si avvicinò e portò le mie mani a cingere il suo collo. -Yuuki,tu sei l’unica persona importante a questo mondo-si avvicinò di più, mi guardò diritto negli occhi e posò delicatamente le sue labbra sulle mie. Avevo gli occhi sbarrati,mi accarezzò delicatamente la testa,mi calmai,chiusi gli occhi . In quel momento capì perché si era sempre così preoccupato per me.