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Autore: cinzia98    25/01/2014    0 recensioni
Erano passati più di sei mesi dalla fine degli H.G., Katniss e Peeta, vivevano nel villaggio dei vincitori a pochi metri l'uno dall'altra. Ma da quando lei gli aveva rivelato, che non era innamorata di lui, che era stata una messinscena per poter sopravvivere entrambi, lui non le aveva più rivolto la parola. Lo capiva, era stata per lui una delusione. . . . .
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Madge Undersee, Peeta Mellark, Primrose Everdeen
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati più di sei mesi dalla fine degli H.G. katniss e Peeta vivevano nel villaggio dei vincitori a pochi metri l’ uno dall’altra, ma da quando lei gli aveva rivelato, che non lo amava, che era stata tutta una messinscena per poter sopravvivere entrambi, lui non le aveva più rivolto la parola.  - Lo capiva, era stata per lui una delusione.
Peeta viveva da solo nella grande casa, ma Katniss vedeva spesso Madge, la figlia del sindaco, fargli visita. Sicuramente comprava i suoi dolci, si diceva.
La cosa comunque, non sapeva spiegarselo, le procurava fastidio.
Avrebbe voluto rimanere amica di Peeta, specialmente dopo quello che avevano passato e sentiva che tutto ciò in qualche modo li aveva uniti.
Peeta dal canto suo,cercava in ogni modo di dimenticare che lei non lo amava. Dipingeva per ore, sfornava dolci per non pensare,ma era tutto inutile. Ogni mattina all’alba, si sedeva con il caffè, d’avanti alla finestra della cucina, sperando di poterla vedere, anche solo per un attimo. Usciva molto presto per andare a caccia.
  • In quei ultimi mesi Gale era entrato in miniera, a lavorare e lei era sempre sola. Non sapeva se era più felice, che non era in compagnia di Gale, o in ansia nel saperla sola, nei boschi.
  • Era quasi primavera, il giorno seguente sarebbe stato il compleanno di Prim. Katniss adorava la sorella e voleva che per lei fosse un giorno speciale.
  • Allora paperella, che vuoi per il tuo compleanno?
  • Bhe! Vorrei tanto una torta! Quella che fa Peeta con le rose di zucchero!
  • Rimase per un attimo senza saper cosa dire, poi disse a Prim, che l’avrebbe accontentata(sarebbe andata a chiedere a Peeta  di preparare la torta per Prim).
  • Come ogni mattino, aveva acceso il forno e stava per bere, una tazza di caffè caldo, quando sentì bussare ( era troppo presto persino per Madge ).
  • Rimase per qualche secondo, senza saper cosa dire. Il che per lui era strano. Poi le disse d’entrare!
  • Katniss non riusciva a guardarlo negli occhi, senza provare una stretta allo stomaco. Quindi entrò senza parlare.
  • Vuoi una tazza di caffè, Katniss? L’ho appena fatto!
  • No,  grazie! Sono qua per chiederti . . .
  • Di fare la torta per Prim!
  • Si beh! Ecco. . .  .
  • Tranquilla! Mi ricordo di ogni compleanno,del distretto! Sono io che preparo ogni torta qui!
  • La vuole con le rose di zucchero!
  • Io avevo pensato a dei girasoli,lei è solare come dei girasoli . . .  comunque . . .
  • I girasoli, mi sembrano magnifici, hai ragione, metti anche delle rose però!
  • A un patto.
  • Ho molto lavoro in questi giorni e non c’è la farei da solo,mi serve un aiuto! Che ne dici? Le decorazioni le preparo io.
  • Non so come potrei aiutarti, non sono molto brava in cucina!
- Katniss, non riuscirò a farcela se non mi aiuti!
  • Cosa devo fare?
  • Ci vediamo domani mattina, e ti spiego.
  • Ok.
  • Ancora una cosa! Mi porterai a caccia con te! Solo una volta!
  • Non ci pensare neppure! Non riusciresti . . . .
  • Devi smetterla di pensare a me, come a un cucciolo ferito! Non sono un rammollito sai!
  • No, non volevo dire questo! È per la tua gamba!
  • Non voglio cacciare  o  intralciarti. Voglio solo dipingere. Tutto qua!
  • Ok, va bene! . . . . .  .  . A domani.
  • Uscendo si sentiva confusa. Era infastidita e felice nello stesso tempo. Forse passare un po’ di tempo insieme il avrebbe riavvicinati, pensò. Poi vide che dal viale stava arrivando Madge, il suo umore cambiò.
  • Salve Katniss!
  • Ciao Madge.
  • Hai ordinato una torta anche tu? Sai io le ordino per le feste che organizza mio padre! Non si può senza le torte di Peta! Sono così buone, e lui è veramente simpatico!
  • Katniss si chiese cosa c’entrassero le torte con la simpatia di Peeta.
  •                              --------        ---------      ---------
  • Era l’alba, ma dal camino di Peeta già usciva del fumo. Si era alzato molto presto. Non era riuscito a chiudere occhio, pensando che sarebbe rimasto con lei , tutto il giorno.
  • Busso. La porta era socchiusa(lui l’aspettava) si sentiva un forte aroma nell’aria, di zucchero e cannella, entrò . . .
  • Buongiorno! Vuoi? Gli porse del caffè.
  • Si ,grazie
  • Si sedettero a bere in silenzio. Poi cominciarono. Katniss doveva preparare la crema seguendo le sue istruzioni, mentre lui impastava. Si sorprese nel vedere quanto le piaceva guardare Peeta mentre lavorava, dalle sue mani uscivano dei girasoli così perfetti, da sembrare veri. La torta era meravigliosa, si soffermò a guardarlo mentre lui ammirava il suo capolavoro. Aveva gli occhi che gli brillavano, poi lui si girò verso di lei e per un breve istante le parve che quello  sguardo fosse per lei, le  riempì il cuore.
  • Bussarono alla porta. E quel momento così intenso, finì, con la voce di Madge, che chiedeva di poter entrare!
  • Katniss iniziava a detestare Madge,per le sue intromissioni, ma ancora di più, perché stava cercando di portarle via Peeta!(ma che stava pensando, lui non era suo!).
  • Entra pure, Madge.
  • Io vado, grazie di tutto!
  • È stato un piacere!(non era stato più sincero).
  • Ricorda che Prim vuole che venga anche tu alla festa di stasera!
  • Dille che ci sarò. E  . . . . non dimenticarti . . .domani . .  .
  • Come potrei!
  • Madge rimase a bocca aperta, non capiva.  Credeva che Peeta E Katniss fingessero d’essere innamorati. Credeva che lei amasse Gale, ma quello scambio di parole e sguardi,non lasciavano dubbi.
  • A stasera, allora!
  • Prese la torta e uscì, lasciando l avvolgente profumo di cannella e zucchero. Si era sentita felice quelle poche ore con lui, si era dimenticata gli H.G., e non le era mai capitato prima d’allora.
  • La festa di Prim era stata stupenda, lei era felice, e la torta aveva lasciato tutti a bocca aperta. Peeta aveva detto che il merito era di Katniss, Gale aveva storto il naso.
  •                     ……………………     …………….             ………………..
  • Peeta era sulla porta che l’aspettava. S’incamminarono lungo il viale silenziosamente.
  • Dovremmo salire su quell’albero, per poter saltare dall’altra parte della rete.
  • Quando furono dall’altra parte Peeta le disse che non si era mai sentito così libero. Lei lo capiva era quello che provava ogni volta.
  • Vieni! Dobbiamo entrare nel bosco, qua siamo troppo esposti!
  • Kat, ho portato delle focacette al formaggio(quelle che ti piacciono tanto),per il pranzo.
  • Grazie, ora andiamo!
  • Dopo circa venti  minuti arrivarono nella radura,che conosceva molto bene anche Gale. Ma  aveva deciso di portare Peeta al lago.(dove era solita andare con suo padre)
  • Gale non c’era mai stato,perché per lei era un posto speciale, voleva che Peeta lo vedesse per poterlo ritrarre nei suoi quadri.
  • Continuarono a camminare ancora allungo,  quando finalmente arrivarono in cima ad una collina e d’avanti a loro apparve il lago,  lui disse solo “ Grazie, Kat”. Poi si mise in un angolo,dove la luce faceva scintillare le gocce di rugiada, sopra ogni filo d’erba. Tirò fuori  i colori dallo zaino. Sembrava che per lui non esistesse più nulla, tranne il lago d’avanti ai suoi occhi.
  • Io, vado a caccia! Tu non ti allontanare, tornerò fra un ora!
  • Fai attenzione, Kat!(e tornò a immergersi nei suoi colori).
  • Aveva già preso due scoiattoli, stava tornando al lago, quando il suolo sotto i suoi piedi cedette. Rotolò per alcuni metri e si ritrovò stesa a terra su un fondo roccioso e umido. Quando cercò di rialzarsi, si rese conto che la caviglia  le doleva e sanguinava.(non riusciva  sorreggersi)…
  • Urlò il nome di Peeta, sperando che il ragazzo potesse sentirla, ma si rendeva conto d’essere troppo lontana, dal lago.
  • Era immerso nei suoi colori, non si era reso conto del tempo che passava.
  • Solo quando il colore del cielo cambiò,pensò che dovevano essere passate più di due ore. Un senso d’angoscia iniziò ad impadronirsi di lui.( katniss  non era ancora tornata)
  • Anche se lei gli aveva praticamente ordinato di non muoversi, il suo istinto gli diceva, che doveva essergli successo qualcosa  di brutto. Così scatto in piedi, prese lo zaino e s’inoltrò nel bosco. Aveva fatto un centinaio di metri,quando la sentì! Si mise a correre in direzione del suono della sua voce,poi la vide!
  • Katniss, Katniss sono qua!
  • Peeta, la gamba! Non riesco a stare in piedi!
  • Ok, tranquilla, ora ti tiro fuori da lì!
  • Si tolse la lunga sciarpa, sperando di poter arrivare a lei (sembravano solo pochi metri!). Riuscì a sollevarla senza troppa fatica.
  • Pensavo che non mi avresti mai trovata, quaggiù!
  • Non eri poi così lontana! Ora metti le braccia intorno al mio collo, ti riporto a casa!
  • Non credo di riuscire a saltare a recinzione!
  • Quindi tornarono al lago. Controllarono la ferita.
  • Dev’essere stata una pietra! per fortuna non è molto profonda, ma dobbiamo pulirla altrimenti s’infetterà!
  • Dietro la sponda Est del lago, c’è un vecchio rifugio per la caccia, mi ci portava mio padre, andrà bene per questa notte!
  • Ok, tieniti forte!(e la sollevò )
  • Arrivarono al rifugio, il sole stava tramontando. La sdraiò su della paglia. Il rifugio era solo una piccola stanza dove vi era un tavolo, degli attrezzi per la pesca e un grande camino.
  • Vado a cercare della legna, torno subito!
  • Il fuoco era acceso, ed illuminava la stanza. Peeta prese le focaccine dal suo zaino e le scaldò.
  • Tieni, Kat!
  • Tua madre si preoccuperà, non vedendoti rientrare!
  • No, a volte quando vado a caccia, dormo nella vecchia casa. È piena di ricordi di mio padre, lei lo sa!
  • Ok, comunque appena farà giorno, andrò da lei e le spiegherò ogni cosa. Tornerò con delle medicine e del pane !
  • La gamba le faceva male, ma non voleva preoccupare Peeta, così non disse nulla e si sdraiò vicino al fuoco. Lui si tolse la giacca e gliela pose delicatamente sulle spalle. Emanava profumo di zucchero e cannella (pensò).
  • Vieni a sdraiarti anche tu! Sentiva un forte bisogno, del suo calore, voleva sentire le braccia di Peeta stringerla forte.
  • Peeta si sdraio accanto a lei. Poi fece quello che il suo cuore gli diceva ormai da tempo. La strinse  forte a se.
  • Ti fa molto male la gamba?
  • Non  molto!
  • Ed era la verità! Da quando lui l aveva stretta a se,  sentiva il suo cuore battere così forte e tutto il suo corpo fremere e ogni dolore era scomparso. Poi la sua mano gli scostò una ciocca di capelli dal viso, i loro sguardi si ritrovarono, le sue labbra si socchiusero sulle sue. In quell’istante, lei capì di desiderare molto di più e che non avrebbero potuto vivere lontani l’una,
  • dall’altro. Le labbra di Peeta scivolarono lungo il collo di lei ( l’amava l’aveva sempre amata e non poteva fermarsi, desiderava assaporare ogni centimetro della sua pelle)in quel momento la sentì sussurrare “ti amo”
  • c’è ne hai messo, per capirlo!
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