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Autore: AlexMarinuzzi    25/01/2014    4 recensioni
Dal testo:
"Un invito ad un matrimonio. Il suo matrimonio.
Questo c'era sulla scrivania di Misty. Quel maledetto biglietto era il motivo delle lacrime della ragazza riversata sul letto.
'Ash e Lucinda sono lieti di invitarvi al loro matrimonio che si terrà il prossimo 22 Giugno a Pallet Town.' "
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Lucinda, Misty | Coppie: Ash/Misty
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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A/N Ciao a tutti fan dei Pokemon :) Come avrete potuto notare, il mio nome è Malek91 e sono un grande fan della serie (specialmente della Pokèshipping e della Franticshipping :D )
Questa è la prima Fan Fiction che pubblico in questo fandom spero possa essere di vostro gradimento.
Fatemi sapere cosa ne pensate: che la recensione sia positiva o che sia negativa poco importa. Entrambe sono uno stimolo a migliorarsi :)
Grazie a tutti in anticipo e buona lettura :)


Un invito ad un matrimonio. Il suo matrimonio.
Questo c'era sulla scrivania di Misty. Quel maledetto biglietto era il motivo delle lacrime della ragazza riversata sul letto.
“Ash e Lucinda sono lieti di invitarvi al loro matrimonio che si terrà il prossimo 22 Giugno a Pallet Town.”
Questo recitava l'invito; avevano invitato lei e le sue sorelle.
Misty però non era andata, era troppo il dolore che provava; aveva inventato una scusa per non andarci dicendo a Brock e alle sorelle di essere malata.
In fondo era vero; non era malata fisicamente ma a livello sentimentale: il mal d'amore era una malattia che non si poteva curare.
Erano passati dieci anni dal loro ultimo incontro a Hoenn; ora erano cresciuti, avevano entrambi ventidue anni. Misty non era riuscita ad innamorarsi di nuovo. Aveva ricevuto tutte le attenzioni possibili da Rudy, capopalestra dell'Isola Trovita, ma le aveva rifiutate. Non riusciva ad amare una persona che non fosse Ash.
Quella era la sua certezza. Amava Ash e se solo avesse avuto più coraggio, l'avrebbe raggiunto e si sarebbe dichiarata.
Forse avrebbe ricevuto un rifiuto ma non avrebbe avuto importanza; forse sarebbe andata avanti.
E invece no. Avrebbe vissuto con il rimorso tutta la vita.
Gli occhi di Misty erano gonfi di lacrime; non sopportava quella situazione, ma non poteva fare niente: aveva perso Ash per sempre.
 
 
Il campanello della porta d'ingresso alla palestra incominciò a suonare in maniera continua.
Misty non voleva vedere nessuno, però era la capopalestra e non poteva rifiutare un'eventuale sfida.
Appena aprì la porta, un Pikachu le saltò in braccio. Lo avrebbe riconosciuto tra mille altri Pikachu. Il suo Pikachu.
“Pikachu che ci fai qui?” chiese Misty incredula.
“È con me” rispose Ash una volta entrato in palestra.
“Ash. Perché sei qui? Dovresti essere al matrimonio con Lucinda non in palestra con me.”
“Misty io…io non mi sposo più”
Lo stupore di Misty crebbe sempre più.
“Non ti sposi più? Perché? È successo qualcosa tra te e Lucinda?”
“Possiamo sederci per favore?”
“Certo”
Misty guidò l'amico al salone della palestra e si sedettero sullo stesso divano.
Allora Ash continuò a parlare.
“Stamattina quando mi sono svegliato ero teso. Mi chiedevo se stessi facendo la cosa giusta.”
“Beh sposare la persona che ami…” la frase di Misty fu interrotta da Ash che posò il suo indice sulle labbra della ragazza provocandole un improvviso rossore alle guance.
“Aspetta Misty. Scusa se ti ho frenato così bruscamente. Dicevo stamattina quando mi sono svegliato, la mia testa era piena di domande..."
Le parole di Ash presero vita nella testa di Misty che riuscì ad immaginarsi tutto.
 
Delia bussò delicatamente alla porta della stanza di Ash.
“Tesoro posso entrare?” chiese la donna.
“Sì mamma, entra pure.” rispose Ash mentre si infilava la giacca del completo.
“Tesoro sei bellissimo. Lo sposo più bello di Pallet.”
“Grazie mamma.”
“Ti vedo pensieroso. È successo qualcosa?”
“Eh? No, no. Stavo ripensando a ciò che devo dire davanti il sacerdote. Ho paura di fare una figuraccia”
“Non preoccuparti figliolo. Il sacerdote stesso ti aiuterà. Ah, prima è passato Brock e mi ha detto che devi stare al laboratorio alle dieci.”
“Ricevuto.” sorrise il ragazzo.
“E ha aggiunto che la vostra vecchia amica Misty non ci sarà”
Ash ebbe un sussulto sentendo il nome della capopalestra di Cerulean e il sorriso sfoggiato qualche secondo prima sparì.
“Non ci sarà? Perché?”
“Ha detto Brock che non si sentiva tanto bene. Ma poco importa. L'importante è che tu e Lucinda siate in gran forma” rispose Delia.
“Già. Mamma io vado al laboratorio”
“Ma sono appena le nove. Manca più di un'ora”
“Voglio salutare i miei pokemon, dato che oggi non avrò tempo.”
“Ok, come vuoi. Ci vediamo al laboratorio.”
Ash fece salire Pikachu sulla sua spalla e si incamminò verso il laboratorio.
“Buongiorno a tutti.” disse il ragazzo appena entrò.
“Buongiorno Ash. Come mai qui così presto?” rispose il prof. Oak.
“Volevo vedere i miei pokemon prima del matrimonio. Sono in giardino vero?”
“Certo sono lì. Ti accompagno?”
“No professore. Grazie lo stesso.”
Ash uscì dal laboratorio e andò a salutare i suoi pokemon che appena lo videro corsero ad abbracciarlo facendolo cadere.
“Grazie dell'accoglienza ragazzi. Vi voglio bene anche io.”
Lo sposo giocò con i suoi pokemon come mai prima d'ora e diede loro la colazione.
“Ragazzi sapete che oggi mi sposo vero?”
I pokemon annuirono.
“E allora perché non sono pienamente felice?”
“Pika?”
“Certo che sto facendo la cosa giusta. Io voglio molto bene a Lucina, non vedo perché non dovrei sposarla.”
“Bay-leef?”
“Se la amo?” Ash abbassò lo sguardo “Io non lo so…da quando abbiamo deciso di sposarci siamo stati più distanti che mai.”
“Pika-pi?”
“Il suo ricordo non mi ha mai lasciato. Penso spesso a lei, a cosa potevamo diventare.”
“Ehi Ash.” gridò all'improvviso Brock. “Dobbiamo andare. Tra qualche minuto arriva Lucinda.”
Ash salutò i suoi pokemon e andò verso l'altare allestito in giardino.
Lucinda arrivò poco dopo, più bella che mai, accompagnata dal padre e dal suo Piplup.
La prima parte della cerimonia passò in fretta nonostante Ash fosse sempre sovrappensiero: arrivarono al momento delle promesse.
“Ora Ash puoi recitare la tua promessa a Lucinda.” disse il sacerdote.
Ash era pronto a parlare ma vide dagli occhi della ragazza delle lacrime che iniziarono a scendere.
“Lucinda tutto bene?” chiese il ragazzo preoccupato.
Lucinda però scosse la testa: “Possiamo parlare un attimo?”
“Certo. Scusateci” rispose Ash allontanandosi con la sposa.
“Cosa succede?” chiese subito Ash stupito.
“Ci ho provato Ash. Ho provato ad amarti ma non ci sono riuscita. Io ti voglio bene ma niente di più.” disse la ragazza amareggiata “Non sono mai riuscita a cacciare Kenny dal mio cuore. Io amo lui. È a lui che appartengo. Perdonami.”
Ash si sentì sollevato sentendo quelle parole.
“Lucinda anche io devo chiederti scusa. Anche io amo un'altra persona. Lei è…” Lucinda non lo fece continuare perché appoggiò il suo incide sulle labbra di lui.
“Ssshh. Non serve che mi dici chi è. Con me hai affrontato poche volte l'argomento 'lei', e solo ora sto capendo che le tue parole erano parole di una persona innamorata. Ho capito chi è.”
“Sono un libro aperto per te ormai.” sorrise Ash.
I due ragazzi si abbracciarono subito dopo.
“Grazie di tutto Ash.”
“Di niente Lucinda. Ora però promettimi che andrai da lui e gli confessi il tuo amore.”
“Promesso. Però promettimi che tu farai la stessa cosa.”
Ash sorrise e annuì.
“Ora va. Spiegherò io la situazione agli invitati.” concluse Ash.
Lucinda così fece salendo in groppa al suo Togekiss e dirigendosi verso Sinnoh.
Ash invece tornò dagli invitati scossi dopo aver visto Lucinda andare via.
“Devo chiedere scusa a tutti voi. Questo matrimonio non si svolgerà più. Io e Lucinda abbiamo capito che non siamo fatti l'uno per l'altra.”
“Ma Ash…” disse Delia.
“Scusa mamma. Devo fare una cosa che avrei dovuto fare tempo fa e che non ho mai avuto il coraggio di farla. Charizard!”
 
“Così sono salito in groppa a Charizard per venire qui…”
“Perché sei venuto qui Ash?” domandò Misty con le lacrime che scorrevano sul suo viso.
“Perché anche il mio cuore appartiene a qualcun altro. Gliel'ho donato quando Pikachu ha distrutto la sua bici dodici anni fa”
Ash prese un lungo respiro prima di continuare.
“Io amo te Misty. Ti amo da sempre.”
Misty per la prima volta agì d'impulso, quasi a volerlo imitare, e lo baciò. Era al settimo cielo perché lui l'amava come lei.
“Ti amo anche io Ash. Ti amo da quando eri un giovane allenatore appena partito per il suo viaggio con i Pokemon” disse la ragazza sciolto il bacio e accoccolandosi su di lui.
Il ragazzo sorrise, e chiuse le sue braccia attorno al corpo di Misty coccolandola.
Tutto questo mentre Pikachu, sorridente accanto a loro, festeggiò l'amore appena sbocciato.
   
 
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