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Autore: sango_79    25/01/2014    2 recensioni
Ethan deve marcare il suo territorio.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Danny Mahealani, Ethan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Piccola e doverosa premessa. Questa è la prima storia che scrivo su Teen Wolf, ma non sarà l'unica ^^
L'ispirazione nasce da uno dei prompt della Maritombola di Mari di Challenge. Purtroppo, quest'anno gli impegni mi hanno impedito di produrre qualcosa per l'iniziativa, ma questa storia ormai l'avevo iniziata, ed eccola qui.
Un grazie, come sempre, alla donnina, che non solo si innamora di fandom nuovi e mi costringe a scriversi su, ma che si è presa anche la briga di correggere questa cosina. Thanks!
La storie è ambientata in un'ipotetica seconda parte della terza stagione. Sappiamo tutti che le cose si sono evolute in un modo leggermente diverso, ma quando l'ho scritta quelle puntate non erano ancora state trasmesse, quindi direi che la possiamo considerare tranquillamente una what if?, anche se non è che del contesto in cui è ambientata si capisca poi molto ^___^


Il contrabbasso



Ethan voleva solo un po' di tranquillità. Era davvero convinto di meritarsela, dopo tutto quello che aveva dovuto passare. Prima le angherie che lui a Aidan avevano subito dal loro branco, poi l'allenamento di Deucalion e la lotta contro il Darach e ora il risveglio del Nemeton. Tutto quello che chiedeva era di potersi rilassare almeno nella vita privata.
Danny gli piaceva davvero tanto. Era dolce e carino e, per la prima volta nella sua vita, lo faceva sentire come un qualunque adolescente. Aidan aveva ammesso che il ragazzo aveva un'influenza positiva sul fratello, e aveva accettato di continuare a vivere lì a Beacon Hills dopo la sconfitta di Deucalion.
Ethan voleva solo vivere la sua storia tranquilla con Danny, tutto qui. Invece, si era ritrovato a doversela vedere con un dannato contrabbasso. O meglio, col suo proprietario idiota e dagli istinti suicidi.
A Danny piaceva che Ethan andasse a prenderlo alla fine delle prove dell'orchestra, la sera, e Ethan era felice di accontentarlo. Anche perché le loro serate finivano quasi sempre in un letto, nudi e sudati dopo una più che soddisfacente sessione di sesso bollente.
L'idiota che suonava il contrabbasso si chiamava Gustav, Ehan lo aveva chiesto a Danny quando aveva deciso di voler conoscere il nome della persona che si apprestava a squartare, e aveva attirato la sua attenzione perché aveva la brutta abitudine di stare sempre troppo vicino a Danny. Vicinanza che si era presto trasformata in pacche sulle spalle, toccatine veloci e, alla fine, palpeggiamenti fin troppa audaci, per i suoi gusti lupeschi.
Danny, ovviamente, non si era accorto di nulla. Quel ragazzo era davvero un'anima candida, nonostante Ethan potesse confermare, per esperienza personale, che era anche una bomba sexy.
Ethan, invece, se ne era accorto eccome, e aveva controllato a fatica l'istinto di affondare le zanne nel suo collo flaccido. O gli artigli nel suo addome niente affatto scolpito, o i pugni sulla sua faccia sudaticcia, o i calci sul suo sedere cadente, se era solo per questo.
Aidan non gli era stato di nessun aiuto. Lo aveva guardato con quella sua faccia da macho che non deve chiedere mai, e non aveva nessuna importanza che lui e il fratello fossero praticamente identici, gli aveva serenamente consigliato di spaccargli il contrabbasso in testa e poi lo aveva mollato per andare a cercare Lydia. Ethan avrebbe avuto voglia di spaccarlo sulla sua di testa, il contrabbasso, ma conosceva suo fratello e avrebbe dovuto immaginare quale sarebbe stata la sua soluzione. Senza contare che, se lo avesse fatto davvero, sarebbero finiti a fare a pugni e lui non sarebbe potuto andare a prendere Danny. Non aveva nessuna intenzione di correre un simile rischio in un'occasione normale, figuriamoci con una minaccia così vicina al suo ragazzo.
Così, Ethan aveva tenuto duro per due settimane, deciso a comportarsi bene. I suoi buoni propositi erano sopravvissuti, per quanto agonizzanti, fino alla sera prima. Una settimana e sei giorni di troppo, a suo modesto parere.
Gustav aveva avuto l'ardire di fare il baciamano a Danny, davanti a lui e a tutta la dannata orchestra. Nonostante tutti sapessero che lui e Danny stavano insieme, quell'imbecille lo aveva ignorato e aveva osato posare le sue labbra umidicce sulla pelle del suo compagno.
Ethan aveva punito Danny, per aver permesso a quella palla di lardo di toccarlo, scopandolo per quasi tutta la notte. Era certo che il ragazzo che aveva lasciato distrutto nel suo letto non avesse alcun dubbio su chi fosse la persona a cui apparteneva e, in caso qualche dubbio ancora lo avesse avuto, Ethan era più che disposto a fare la fatica di punirlo di nuovo. E no, non aveva nessuna importanza il fatto che a Danny quel tipo di punizione non dispiacesse nemmeno un po'.
La lezione che aveva deciso di dare a Gustav, invece, era di tutt'altro genere. Aveva fiutato il suo odore disgustoso, aveva trovato la sua casa e si era introdotto in camera sua, senza particolari problemi naturalmente. Aveva trovato il contrabbasso, lo aveva tolto dalla sua custodia e lo aveva gettato sul letto senza troppi riguardi, svegliando Gustav di soprassalto. I suoi occhietti porcini, spalancati per il terrore, erano stati quasi comici. E va bene, erano stati molto comici, ma Ethan era riuscito comunque a mantenere il suo contegno.
"Prima che tu possa dire qualche idiozia di cui ti pentiresti amaramente, ti consiglio di ascoltare con attenzione" aveva ringhiato il licantropo, avvicinandosi al letto. "D'ora in avanti starai lontano, molto lontano, dal mio ragazzo, se non vuoi che prenda il tuo prezioso strumento e lo usi su di te come un dildo."
"Chia... chiamo la po... po... polizia" aveva balbettato Gustav, ma Ethan aveva sfoderato le zanne e lo aveva ridotto al silenzio.
"La polizia sa cosa sono e non si metterà contro di me" lo aveva informato, mentendo meglio di un truffatore. "Accetta il mio consiglio e lascia la città, perché se mi farai arrabbiare di nuovo la polizia dovrà andarti a recuperare nel bosco, pezzettino dopo pezzettino. E, per il tuo bene, sarà meglio che nessuno sappia di questa nostra amichevole chiacchierata."

"Lo sai, non riesco a credere che Gustav ci abbia mollati, senza nemmeno uno straccio di preavviso, per andare a suonare in un'orchestra a Washington. Sta dall'altra parte del mondo, Washington! Ma devo confessarti che non mi dispiace per niente che trovare un nuovo contrabbasso si stia rivelando così complicato" disse Danny, strusciando la gamba nuda contro quella di Ethan.
"Stai dicendo che non ti dispiace passare tutte le tue serate steso nel mio letto, invece che seduto su una scomoda poltroncina nella sala prove?" gli chiese Ethan, accarezzandogli il braccio.
Danny ridacchiò e si accoccolò ancora più vicino a lui.
"Vuoi le tue coccole?" offrì il licantropo.
"Magari più tardi" rifiutò Danny. “Al momento, voglio un altro round di qualcosa di più caldo" e se lo tirò sopra, cingendogli i fianchi con le gambe. "Molto più caldo" ansimò. "Bollente!" e Ethan non aspettò di essere pregato per accontentarlo.

   
 
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