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Autore: perfectlouis    25/01/2014    1 recensioni
Ecco la mia storia.
La mia storia con lui.
Iniziata troppo presto, finita troppo presto.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Eccomi.

Eccomi qui a scrivere della storia che mi aveva cambiato il 2013 e trasformata nel 2014. Un storia ormai finita, chiusa, ma che voglio, mi ostino, di ricordare. 

Era il Maggio del 2013. La noia pre-esame di terza media mi aveva spinta a passare qualche oretta su Omegle, così, anche per spezzare l’ansia. Omegle. Un sito di perversi pronti a segarsi da un momento all’altro, ma quel pomeriggio era diverso. Per caso iniziai a parlare con un ragazzo, due anni più grande di me, di Torino che aveva le mie stesse passioni e i miei stessi gusti musicali. Ci parlammo a lungo scherzando e ridendo, poi, all’improvviso, mi chiese il mio numero. Mi rifiutai di darglielo, manco lo conoscevo. Perciò lo salutai e chiusi la chat, passando ad un altro. “Un’altro”, certo come no. Quasi fosse uno scherzo del destino mi ricapitò lui, di nuovo. E la stessa cosa sarebbe successo un’altra volta. Convinta che, bhe, il destino volesse che ci conoscessimo meglio gli diedi il numero stringendo i denti e pregando Dio che andasse tutto bene.

Giugno 2013. Ci eravamo scritti per una settimana circa, poi basta. Non ricordo il perché smettemmo di sentirci, forse io non risposi più ai suoi messaggi. Eppure ogni tanto ci ripensavo a lui e ridevo, non avrei mai immaginato che sarebbe successo quello che accadde dopo.

30 Novembre 2013. “Ehi, ciao. Ti ricordi di me?”. Il fatidico messaggio. Non sapevo bene perché glielo scrissi ma mi venne quasi spontaneo. Ricordo ancora che era un sabato e che lui stava facendo l’ora di fisica a scuola. Iniziammo a parlare e rimasi stupita del fatto che lui non si ricordava nulla di me, mentre io ricordavo tutto. Ma forse sono solo una persona che non dimentica. Scrivemmo talmente tanto da recuperare i mesi passati e conoscerci quasi perfettamente. Quasi. 

11 Dicembre 2013. Ci mettemmo insieme. Troppo presto, troppo presto. Ma ormai i giochi erano fatti. Eravamo talmente uniti da sentirci sempre, due calamite. Guai a chi ci divideva. Troppo sdolcinati forse, ma così belli insieme. Belli da far invidia a tutti. Ed io mi stavo innamorando per la prima volta. Sapete no? Il primo amore. Quella persona che viene e “sbam”, ti sconvolge completamente. E tu sei cieca, non ascolti nessuno, neanche le amiche che ti avvisano. “Tu non puoi vederlo di persona, come fai a esserne innamorata. Di cosa ti sei innamorata? E soprattutto di chi?” Me ne sfottevo altamente, forse sbagliavo forse no. Ma io con lui stavo bene, stavo bene davvero. 

3 Gennaio 2014. Dio, quanto cazzo lo amavo. Sì, lo amavo. Non so come potevo amarlo, ma lo amavo. Amavo tutto di lui, i mille difetti, le paranoie, il costante bisogno di aiuto, di supporto, amavo il fatto che mi amasse. Ma adesso bisognava davvero fare i conti con la distanza, e faceva male. Non poterlo toccare, abbracciare, baciare mi faceva stare male. Piangevo ogni notte per lui e, da quello che mi diceva, lo faceva anche lui di là, A centotrentasette chilometri da me. Eppure io ero forte, per lui avrei superato anche la distanza e tutta questa sofferenza.

11 Gennaio 2014. Con mio grande stupore facemmo un mese. Un mese, dio. Era qualcosa di stupendo. Ero contentissima. Stava durando, magari tra di noi poteva funzionare. Già, magari. Stavamo iniziando a sentire quella “mancanza”, quei chilometri che ci si stampavano sulla pelle quasi a perforarci. Stavo arrivando al mio limite anche se non volevo ammetterlo. E’ che lo amavo così tanto da starci male, ma da non volerlo perdere. 

20 Gennaio 2014. “Bang”. Il Colpo, come lo chiamo io. “Senti, scusa, ti lascio.” Il mondo che mi crollò addosso. Tutti i tentativi di restare insieme svaniti nel nulla. Tutto perso. Le promesse e i “ti amo” magicamente sotto terra. Però mantenni la mia posizione e a testa alta accettai quello che mi avrebbe fatto più male di tutto. Spensi Whatsapp, corsi e bagno e crollai. Crollai definitivamente. Piansi l’anima, il cuore, tutto. Presi addirittura le forbicine in mano, ma lo posai subito. Per mio orgoglio non mi sarei tagliata, non mi sarei fatta del male. Avrei riservato il mio amore per qualcuno che non mi avesse mollata dopo un mese e qualche giorno. Eppure era lui che volevo. Io lo amavo, cazzo. Lo amavo con tutta me stessa. 

25 Gennaio 2014. Mi ha scritto. No, davvero. Mi ha scritto. Dopo tutto il male che ho passato voleva scrivermi da amico. No, scusa. Non potevo. Non lo accettavo. Gli ho urlato in faccia, tramite i messaggi, il male che ho provato e che forse aveva provato anche lui. Forse mi aveva lasciata per far smettere il male che ci provocava la distanza, eppure se ami aspetti. Aspetti finché non incontri la persona che stai amando. E lui non l’ha fatto. Mi richiese addirittura di rimetterci insieme. No, non potevo neanche questo. E fu qui, in questo fottutissimo momento che mi disse addio. Ma addio nel vero senso della parola. Fu qui che cancellò il mio numero, ma non potrà mai cancellare me. No, sono sicura che non ce la farà.

E scusami Davide se ti ho detto che non mi sarei mai più rimessa con te. Scusami davvero. Ma sono stanca di star male, sono stanca di piangere tutte le notti. Perdonami, sappi che non ti dimenticherò mai perché ti ho amato tanto. E forse provo ancora qualcosa per te, ma non so precisamente cos’è. Sappi che non cancellerò le canzoni che mi hai dedicato, sappi che sarai una tra le persone più importanti della mia vita.

Addio. 


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Angolo personale.

Grazie se avete letto quasta breve storia, questa mia breve storia.
Avevo bisogno di scriverla come sfogo personale. 
Vorrei solo ringrazie le mie amiche per avermi tirata su in questo periodo un po' difficile.
E, nel bene e nel male, vorrei anche ringraziare Davide, il ragazzo di cui parlo qui sopra, per tutte le bellissime emozioni che mi ha fatto passare.
Beh, scappo. 
Un saluto a tutte.
Se volete rintracciarmi sono:
@credevoinnoi su twitter
e
calpestandoquellocheceradinoi su tumblr.
Baci.

  
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