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Autore: SayakaLatia    26/01/2014    1 recensioni
[Enma]
-Tu che mi sai dire dell'amore?- chiese Emma guardando Nayuta curiosa della sua opinione.
-E' il sentimento umano più stupido di tutti. Se non esistesse, gli umani non avrebbero tutti i problemi che hanno. Ma visto che sono così stupidi, non lo capiscono- rispose Nayuta sdraiandosi e mettendo le mani dietro la nuca.
-Ma allora perchè esiste?- domandò Emma.
-Quanto sei noiosa! Che ne so io?- disse lui scattando seduto e guardandola. Si fissarono qualche minuto e poi si misero tutti e due a ridere. Era strano come anche Nayuta, in presenza di Emma, provasse sentimenti, cosa proibita alle bambole di carta come loro. Ma quando stava con lei, sentiva di poter fare qualunque cosa, e lei non l'avrebbe mai odiato.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cos'è un... bacio?


 
Quinto tribunale giudiziario del regno dei morti
 
-Re Enma... cos'è l'amore?- chiese la piccola Emma seduta sulla scrivania del quinto re del regno dei morti.
-Perchè mi fai questa domanda?- rispose re Enma scribacchiando qualcosa su un foglio.
-Molte volte ho ucciso persone che erano spinte di fare quelle azioni per amore... ma... cos'è l'amore?- insistette la bambolina di carta curiosa di saperne di più. Il re le accarezzò la testa con un dito e sorrise sotto l'ombra del suo strano copricapo.
-L'amore, mia cara Emma, è sicuramente il sentimento più strano di tutti. Spinge gli uomini a fare qualunque cosa, perfino morire, pur di salvare coloro che amano. L'amore genera gioia, ma se sparisce genera solo tantissima tristezza. E' il sentimento che comunica il voler bene ad una persona più di ogni altra cosa...- il re si fermò un attimo ed il sorriso che aveva scomparve dalle sue labbra. Emma preferì non continuare oltre. 
Come ogni sera, Emma se ne stava seduta sul tetto del quinto tribunale a guardare lo strano paesaggio che offriva il regno dei morti.
-Su cosa stai meditando stavolta?- chiese una voce impertinente che Emma conosceva bene.
-Sull'amore...- disse lei vaga. Nayuta si sedette accanto a lei e si mise anche lui a guardare il cielo. -Che ci fai qui?- 
-Niente di che... il re Sokou dorme e mi annoiavo, così sono venuto a vedere se potevo darti noia in qualche modo- disse Nayuta. Emma sorrise.
-Tu che mi sai dire dell'amore?- chiese Emma guardando Nayuta curiosa della sua opinione.
-E' il sentimento umano più stupido di tutti. Se non esistesse, gli umani non avrebbero tutti i problemi che hanno. Ma visto che sono così stupidi, non lo capiscono- rispose Nayuta sdraiandosi e mettendo le mani dietro la nuca.
-Ma allora perchè esiste?- domandò Emma.
-Quanto sei noiosa! Che ne so io?- disse lui scattando seduto e guardandola. Si fissarono qualche minuto e poi si misero tutti e due a ridere. Era strano come anche Nayuta, in presenza di Emma, provasse sentimenti, cosa proibita alle bambole di carta come loro. Ma quando stava con lei, sentiva di poter fare qualunque cosa, e lei non l'avrebbe mai odiato. 
210 a.C. Xianyang, capitale di Qin, Palazzo Reale
 
Bastò un attimo, solo un piccolo attimo di distrazione. Non era la prima volta che Emma non riusciva a togliere le ossa a qualcuno a causa delle troppe persone che le volevano bene. Maledetto atto di pietà del re Enma. Il generale Huso prese un candelabro acceso e lo gettò addosso alla bambola di carta. Normalmente, Emma avrebbe schivato il colpo, ma non questa volta. La fiamma del candelabro la sfiorò, e lei prese immediatamente fuoco. Tremante, si guardò la mano. Fuoco. Tutto il suo corpo era ormai lambito da quella strana cosa. Non sentiva dolore, ma aveva paura. Tantissima paura. Paura che fosse scomparsa per sempre. In un attimo, di lei restò solo cenere. Nayuta intanto era comparso sul tetto vicino.
-Ecco cosa succede a chi appoggia gli umani. Stupida- disse ad alta voce. Ma non riuscì a celare quelli che in realtà erano i suoi effettivi sentimenti, e prima di bruciare del tutto, Emma riuscì a vedere una piccola lacrima rigare il volto dell'animo di quel fiero cavallo bianco, seguita da altre che caddero sulle tegole del tetto.
Quinto tribunale giudiziario del regno dei morti
 
In un lampo Emma aprì gli occhi. Si trovava sul palmo sicuro del re Enma. Le girava la testa, ma non stava più bruciando. E non aveva ustioni nè graffi. Era ancora... viva? Già, il re Enma era riuscito a salvarla. Per sua grande fortuna. 
-Re Enma, sono tornata- disse Emma sorridendo al suo re. Il re Enma le sorrise, trattenendo una lacrima che voleva a tutti i costi uscire. Non poteva permettersi di piangere davanti al re Taishakuten, che li scrutava curioso e stupefatto. Emma ricordava troppo al re Enma l'unico essere che aveva mai amato. Jizou Bosatsu
Secondo tribunale giudiziario del regno dei morti
-Accidenti, quella irritante bambola di carta è ancora viva!- sbottò il re Sokou entrando nell'edificio.
-Si da il caso che anche io sia una... che hai detto?- disse incredulo Nayuta balzando in piedi sul suo cavallo di carta e lanciando l'origami che stava facendo.
-Il re Enma è riuscito a riportare in vita Emma- disse scocciato il re Sokou sedendosi sulla sedia e sventolandosi nervosamente con il ventaglio. Nayuta riuscì a contenere la sua gioia. Lui era una bambola di carta, non poteva provare sentimenti. Eppure... voleva bene a quella ragazzina. Anche se cercavano sempre di ostacolarsi a vicenda, le voleva bene. Ma cercava di rinnegare quei sentimenti. Anche se non ci riusciva.
Quinto tribunale giudiziario del regno dei morti
 
-Re Enma... cos'è un bacio?- chiese Emma sdraiata sul solito punto della scrivania. Un pacco di fogli di carta le arrivò addosso schiacciandola. -Ehi!- esclamò lei sbucando da sotto ai fogli.
-Una bambola di carta come te non dovrebbe sapere nè chiedere certe cose- rispose il re Enma severo scrivendo come sempre.
-Ma... gli umani danno molta importanza a questo "bacio". Cos'è?- chiese lei svolazzando sul cappello del re. Lui fece un sospiro e la prese in mano. 
-E' solo il contatto fra le bocche di due persone. Niente di più- disse lui rimettendola sulla scrivania.
-Ah, tutto qui?- disse lei delusa. -E come mai gli uomini gli danno così importanza?- 
Il re Enma tacque. Ma ad Emma sembrò molto triste.
-Dare un bacio ad una persona manifesta ad essa il bene che le vuoi. Più precisamente, è l'atto con cui si esprime l'amore che si prova per una persona- disse il re Enma.
-L'atto... con cui si esprime... l'amore...- ripetè Emma riflettendo. Perchè era interessata a tutto ciò in questo periodo? Nemmeno lei lo sapeva. Le venne in mente la lacrima che rigò il volto di Nayuta quando lei morì. -E se qualcuno piange per una persona morta vuol dire che le vuole bene, vero?-
-Vero- 
Emma cominciava a collegare tutto. Lei voleva bene a Nayuta. E Nayuta voleva bene a lei. L'amore è il volersi bene reciproco. Quindi... lei e Nayuta... si amavano? Ripensando a lui arrossì un poco, e al re Enma non sfuggì la cosa. 
-Dì un po', non è che ti sei innamorata?- chiese afferrandola per i vestiti.
-Cosa vuol dire innamorarsi?- chiese Emma a testa in giù.
-Provare amore per qualcuno-  spiegò il re Enma aspettandosi un risposta dalla bambola. Lei, ancora a testa in giù, stette immobile sovrappensiero. Era innamorata di qualcuno? Per il re Enma non provava amore, o almeno non quel tipo di amore. Ma... per Nayuta? Di certo era un tipo strano. Odiava le persone, le metteva sempre i bastoni fra le ruote ma... la divertiva. E la faceva sentire sicura. 
-Emma sei arrossita di nuovo- disse il re Enma scrutandola.
-Ehm...- la bambola di carta sfuggì alla presa del re e si nascose dentro una pila di fogli.
-Emma, lo sai bene che tu non puoi amare una persona. Ne vale la tua vita- disse il re Enma e tornò a scrivere. -Se provi davvero un qualche sentimento per qualcuno, dimenticalo-
Emma fu molto triste di sentire quelle parole. Sapeva che il re aveva ragione, le bambole di carta non possono provare sentimenti. Ma quello che provava per Nayuta... cos'era? Era così bello... e non voleva dimenticarlo.  
Quella sera il cielo era diverso. Invece che del solito nero, era colorato di un blu scuro misto al viola. Ad Emma sembrava di vedere le nuvole che volteggiavano sempre nel cielo umano, ma che negli inferi, ovviamente, non c'erano. La bambola era stretta alle sue ginocchia e rifletteva su molte cose, principalmente Nayuta. 
-Come siamo cupe stasera- Nayuta arrivò come al solito e balzò sul tetto. Quando Emma lo vide trasalì e voltò lo sguardo.
-Che c'è? Che ti ho fatto?- chiese lui avvicinandosi. 
-Niente- disse lei girandosi e sorridendogli. Il suo viso era a pochi centimetri da quello di Nayuta. Lui spalancò gli occhi ed arrossì vistosamente, mentre ad Emma ritornarono in mente le parole del re Enma.
Emma, lo sai bene che tu non puoi amare una persona. Ne vale la tua vita. Se provi davvero un qualche sentimento per qualcuno, dimenticalo.  
Senza accorgersene, gli ritornò anche in mente la veloce spiegazione di un bacio sempre da parte del re.
E' semplicemente il contatto tra le labbra di due persone. Niente di più. E' l'atto con cui si esprime l'amore che si prova per una persona.
In un attimo, Emma si voltò e poggiò le sue labbra su quelle di Nayuta. Si aspettava di sentire la sensazione di quando si tocca la carta, ed invece fu diverso. Le sue labbra erano calde, e non sembravano fatte di carta. Non era come aveva detto il re Enma. Era molto più bello. Ma durò poco. Nayuta, rosso come i suoi pantaloni, si staccò e con gli occhi spalancati fissò Emma.
-Scusa, volevo sapere cos'è un bacio- disse lei e tornò a guardare il cielo. Non era rossa come lui, stranamente. Anche Nayuta in quei giorni si era interrogato sui sentimenti che provava per Emma, e dopo svariate ore passate a baciare fogli di carta, era giunto alla conclusione che voleva baciarla. Quando era un cavallo, l'aveva visto fare a molte persone. Ma... perchè si era staccato così bruscamente da lei? Era impreparato. Odiava essere impreparato. Quasi con rabbia, prese il viso di Emma e la fece voltare, per poi baciarla delicatamente. Stavolta anche Emma arrossì, ma non si staccò finchè lui non lo fece. Si guardarono negli occhi, lui più rosso di lei. Emma provava una bellissima sensazione, proprio all'altezza del cuore. Pian piano, si sdraiò sulle gambe di Nayuta, e lui le accarezzò i capelli neri.
-Nayuta... che stiamo facendo?- chiese lei con le lacrime agli occhi. -Sai che a noi questo è proibito.
-Tsk, come se mi interessasse cosa dicono quei dieci re. Sulla mia vita scelgo io. E decido di passarla con te. In qualche modo- le rispose asciugandole le lacrime e sorridendole.
-Nayuta, provo amore per te-
-Si dice "Ti amo"-
-Nayuta, ti amo-
-Anche io ti amo Emma-

Angoletto dell'autrice:
Ok, amo questo manga! Fin da subito, quando ho visto Nayuta ed Emma mi sono detta "Questi due insieme sono troppo belli!" e quindi eccoli qui, pucciosamente insieme *---*
Dopo un periodo di crisi e di resa di conto che, diciamocelo, non sono una scrittrice provetta, l'ispirazione m'è tornata, e quindi ho voluto dedicare questa OneShot ad una delle mie coppiette preferite <3
In conclusione, spero che vi sia piaciuto! Segnalatemi eventuali errori e recensitemi in numerosi! 
Ci zampettiamo in giro! :3
SayakaLatia
  
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