L’amore contagia tutti

 

 
Laney Penn era l’esatto opposto della classica ragazzina frivola e popolare.                                                  
Non aveva lunghi capelli setosi, non aveva minigonne rosa, non passava le giornate a ridacchiare come un’oca e odiava tutti i concorsi di bellezza esistenti.
Laney veniva spesso scambiata per un maschio, se ne fregava del proprio aspetto fisico e suonava in una rock band.
Per farla breve, non era la reincarnazione delle principesse nelle fiabe che vivono per trovare il loro principe.
Ma, nonostante tutto ciò, anche per lei Cupido tirò la fatidica freccia che la fece innamorare.                 
Peccato però che il prescelto fosse il suo migliore amico.
 
–Ehi Lanes, senti questo testo!- un ragazzo dai capelli blu prese la sua chitarra e iniziò a strimpellare note e a cantare parole al dir poco insensate.
Laney era seduta sul bordo del palco e guardava intensamente Corey, ovviamente non per ascoltare la canzone.
Era incredibile come un ragazzo potesse far sciogliere una come lei ed era altrettanto incredibile quello strano sentimento che la invadeva ogni volta che lo vedeva.
Sarebbe stato tutto perfetto se quell’amore fosse stato corrisposto, ma evidentemente il Fato non voleva che Laney fosse veramente felice.
Spesso la rossa si chiedeva perché le altre ragazze avessero il diritto di camminare mano nella mano con la persona amata e lei invece no.
Perché lei si doveva limitare all’amicizia quando aveva molto di più da offrire?                                                      
Forse aveva qualcosa di sbagliato?                                                                                                                          
Forse non era abbastanza per conquistare l’amore di Corey?
                                                                                                                                                                  
–Cos’hai?-                                                                                                                                               
La ragazza si risvegliò dal suo stato di trance e rivolse uno sguardo interrogativo al suo interlocutore. Quest’ultimo mise giù lo strumento e le si sedette accanto con un’espressione preoccupata dipinta in volto.                                                                                                                           
–Stai piangendo- non era una domanda, ma un’affermazione in attesa di spiegazioni.                                
Laney si accorse che una lacrima le stava scivolando sulla guancia, ma non fece nulla per fermarla dato che in quel momento era paralizzata dall'imbarazzo.
Insomma, il fatto che lei stesse piangendo senza un motivo apparente non giovava di sicuro alla sua immagine e non le faceva fare una bella figura davanti all'amico.
Ad un certo punto la rossa sentì una leggera pressione sul viso, lì dove si trovava la lacrima: era Corey che, con una grazia che non gli apparteneva, le stava accarezzando la guancia.                
Laney avvampò e senti il cuore esploderle in petto mentre un’altra lacrima, questa volta di gioia, le cadde sul viso.
Il ragazzo fece una smorfia difficilmente decifrabile e poi, lasciandola senza parole, si gettò sulla rossa facendole il solletico.
–Non ti voglio vedere più triste Laney. Noi siamo la Grojband e non la “Lacrimaband”- disse in tono giocoso  Corey cercando di sovrastare le risate della ragazza.                                                                                   
A pomeriggio inoltrato, Laney e Corey erano distesi a pancia all’aria sul prato di casa Riffin e ridevano e scherzavano insieme proprio come due amici di vecchia data…oppure come due innamorati.                                                                                                                                                
–Laney, alla fine com’era il testo della canzone?- chiese il ragazzo con gli occhi pieni di entusiasmo.
Lei ci pensò su un attimo indecisa se dire la verità- ovvero che faceva schifo- o mentirgli per farlo felice.
Si mise seduta e rivolse un sorriso sincero all’amico.                                                                             
–Potremo lavorarci- sentenziò.                                                                                                                    
Con uno scatto fulmineo, Corey alzò il busto e abbracciò la rossa.

–Sei la migliore, Pulce-                                                                                                                                                          
           
 




 
Angolo Angy
Salve a tutti!                                                                                                                                    
Premetto che è la prima volta che scrivo sulla Grojband e che sono una fan del cartone da poco, quindi non credo di essere del tutto riuscita a incarnare lo spirito dei personaggi, ma almeno ci ho provato ;D                                                         
Ok, parlando di questa O-S, l’ho scritta perché shippo troppo la Corney :3                            
Insomma, non sono l’amore? <3 <3 <3 <3                                                                         
*le vengono gli occhi a forma di cuoricino*                                                                                          
Dolcezza a parte, spero di non aver creato una schifezzuola e spero che qualche brava persona recensisca ^^                                                                                 
Un abbraccio a tutti (si fa per dire)!
Angy

P.S. Questa è anche la prima storia che scrivo dopo il mio periodo di blocco, quindi ci tengo