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Autore: wabisoul    26/01/2014    13 recensioni
« Il mio nome è Luhan, sono il sesto figlio di mamma Tao e papà Kris. All'età di due anni mi rapii da solo, ai tre ancora credevo di essere donna, ai cinque sognavo di diventare un allevatore di mandaranci e ora che ne ho quindici sto progettando di creare un maid café. Io sono il membro più normale di tutta la mia famiglia. »
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« Mio fratello Xiumin vuole fare il pompiere, Jongin il drogato, Chanyeol un bagno turco, Suho dice che coverà uova, Yixing è diventato così cristiano che pensa di esser rimasto incinto dello spirito santo. Però vi svelo un segreto: mamma e papà mi hanno detto che i bambini nascono solo quando metti del formaggio nell'ombelico. »
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« Sehun, scommetto che non riuscirai a conquistare quel tizio con il cappello a cactus. » per Sehun quella era una sfida accettata. Conosceva quel ragazzo, Luhan - chi non lo conosceva?
⊰ HUNHAN ; possibilità di altri pairings.
Genere: Comico, Commedia, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Lu Han, Lu Han, Sehun, Sehun, Un po' tutti
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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« Sono nuovamente incinto. » se ne uscì Tao quel famoso lunedì.

« Non è possibile, ma la pillola non funziona più? » Kris si stava per strappare i capelli, quei biondi capelli tinti in casa da un uomo che si spacciava per moglie ( ovvero Tao ).

« Forse l'ho dimenticata. »

« Non possiamo più stare in Cina, questo è il secondo lo sai!* »

E fu così che ad Amsterdam nacque mio fratello Jongin, secondo genito di un mezzo canadese Wu Kris ed un orgoglioso cinese purosangue Tao.
Secondo genito perché il primo era una checca isterica chiamata anche Xiumin, Minnie per gli amici. Un soprannome che si era inventato in completa autonomia.
Jongin prese tutto di Amsterdam:
- le sue costruzioni in lego avevano quel qualcosa tipico della città, case colorate, unite a schiera e con il tetto a punta come fossero i cappelli dei sette nani,
- muoveva le braccia come fossero mulini a vento,
- profumava sempre di tulipani,
- ma soprattutto pareva un drogato.
Proprio per questa sua predisposizione alla droga alla giovane età di qualche mese di vita l̶a̶ ̶s̶i̶g̶n̶o̶r̶a̶ il Messere Tao decise che era ora di cambiare città, il come avesse intuito che suo figlio sarebbe diventato un drogato rimaneva un mistero per il marito. Forse odiava i mulini perché gli alzavano la gonna o forse aveva paura delle città che iniziavano con la A.
E poi era giunta l'ora di teletrasportarsi in un'altra città in seguito alla pancia, nuovamente incinta, del Messere.
Si stabilirono ad Instanbul e lì nacque Chanyeol, però ( a detta del Messere Tao ) il bambino odiava fare la pipì nei bagni turchi quasi quanto Tao odiava pulirli dopo che l'intera famiglia di aggraziati pisciatori di porto urinavano ovunque tranne che nel piccolo forellino ampio appena mezzo metro. Una volta, nella scena del delitto, si trovò una macchia di urina anche sulla carta igienica e fu così che Chanyeol venne manipolato e portato ad odiare i bagni turchi. Quel giorno fu un vero parapiglio, mamma me lo racconta sempre come se fossero sopravvissuti per pura fortuna.
La personalità di Chanyeol venne profondamente disturbata da questo fatto, infatti lui si potrebbe spiegare con una semplice parola: strano. Chanyeol era strano. Lui cacciava le formiche e leccava le bucce del melograno, amava l'astronomia e se c'era una stella in cielo che lui non conosceva potervi star sicuro che era un aereo in movimento.

Dopo la Turchia i quattro si trasferirono in Argentina, a Buenos Aires e lì diedero luce ai due gemelli: Suho e Yixing ( semplicemente non chiedetevi il perché di questi nomi, loro univano le parole e questi nomi ne uscivano ), quei due erano il tormento di casa. Suho non faceva altro che fingersi un pavone e Yixing diceva di essere orfano non perché ripudiasse la sua famiglia, ma perché lui era il più gran fan di Tarzan ed i suoi genitori non potevano essere comuni essere umani. Ma andarono via anche da Buenos Aires per un valido motivo: la carne era troppo gustosa; ebbene sì la carne, le bistecche erano troppo succulenti e loro odiavano dover far del male a quelle povere bestiole e anche perché a Tao sarebbe venuta la cellulite.
Dopo Buenos Aires andarono a vivere in Australia e tra un canguro e l'altro nacqui, finalmente, io. Io sono l'elemento più normale in tutta la mia generazione. Zio Chen mi definisce "Il tamburo", zio Chen è per metà coreano e forse anche mezzo sordo come il suo pappagallo immaginario.
Alla mia nascita Tao e Kris avevano perso le speranze di avere una bambina.

« E' un bellissimo maschietto! » disse il dottore non appena mi vide i genitali, brutto maniaco. Tao stava urlando che ora il suo buco sarebbe dovuto andare in chirurgia per una plastica mentre Kris stava pregando in tutte le lingue e tutti i dei che aveva conosciuto fino ad ora.
Qualche attimo dopo che Kris capì che quello era l'ennesimo energumeno in casa dovette girarsi per affrontare lo sguardo della moglie, quindi si fece forza, si tirò su le maniche della camicia e « A Xiumin lascio la fattoria che sognavo, Jongin tu avrai il piatto di riso che hai mangiato ieri, Chanyeol sarà il proprietario della mucca che ho venduto, Suho, papà ti rende erede dei trattori sulla mia rivista in macchina, a te Yixing .. beh, a te posso lasciare solo la mamma. » disse.
E se hai voluto le palle, ora pedala - quindi Kris cominciò il suo stufato di parole:

« Amore, ricordi quando abbiamo provato ogni posizione per avere una bambina e questo è fallito per quattro volte? Beh, dai il benvenuto alla quinta. Yeeeeah. » l'uomo alzò le mani, strette in due pugni ferrei, e cominciò a ballare e saltare sul posto fingendo del falso entusiasmo scadente.

« Wu Kris, ti divoro lo sperma non appena sarò in grado di muovermi. »

« Come lo chiamiamo questo maschietto? »

I bambini cominciarono ad alzare le mani per dire ognuno la propria.

« Trattore! », « Fiocco di tappeto! », « Pollinetto », « Gerusalemtraldo », « Rosolindo », « Melchiorre III », purtroppo tutte queste scelte preziose vennero completamente accantonate e subordinate da un prepotente "Luhan".

E così mi chiamo io: Luhan, nato in Australia il 20 aprile sesto genito di Wu Kris e Huang Tao.

La mia prima parola fu "Principessa" e questo spiega tutto.






/ Questo è il primo capitolo, il fatto che sia molto breve è stata una mia scelta in quanto il capitolo introduttivo. Viene usata la prima persona, ma successivamente utilizzerò la terza persona.

La trama mi è venuta in mente leggendo " La mia famiglia ed altri animali ", sperò solo che vi piacerà ! /
  
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