Libri > Hunger Games
Ricorda la storia  |      
Autore: luckily_mellark    27/01/2014    3 recensioni
“ Haymitch, cos' ho io che lei non ha? ” le parole escono dalla mia bocca senza controllo e mi rendo conto immediatamente del clamoroso errore che ho appena commesso chiedendo al mio mentore qualcosa di tanto personale. Lui comincia a sghignazzare non appena comprende a chi mi riferisco “ non ti sembra di essere un po’ presuntuosa Dolcezza? Dovresti chiedermi piuttosto cosa ha lei che tu non hai!.” [postMockingjay] [Everlark]
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Delly, Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Non posso perderlo ancora, non così, non un’altra volta… non per Lei.
È passato quasi un anno dalla fine della ribellione, un anno in cui io e Peeta abbiamo lentamente ricominciato a vivere dopo l’oblio in cui il dolore per le perdite subite ci aveva portato. Ci siamo risollevati, abbiamo ricominciato lentamente a vivere aggrappati l’uno all’altra nella speranza che il nostro patto di proteggerci e aiutarci a vicenda non venisse mai meno: ma lui lo stava facendo, stava infrangendo quel tacito accordo a cui tanto era legata la mia sanità mentale e fisica perché senza di lui ne sono certa, sarei impazzita. Peeta è fuori dalla porta di casa sua , lo osservo mentre parla con Delly e le sorride, la abbraccia e non posso fare a meno di pensare che tra quelle braccia, in questo istante, vorrei esserci io, a sentire il suo inconfondibile profumo di pane che mi toglie il fiato e il suo calore che mi penetra nelle membra, fino alle ossa, fino al cuore. Li osservo dalla finestra della cucina, come ipnotizzata da quei gesti così caratteristici del mio ragazzo del pane,  che nella sua bontà non negherebbe mai un po di affetto a qualcuno. Solo i passi pesanti di Sae che entra in casa per preparare  la cena  mi riportano alla realtà e sono costretta a prestare attenzione a lei che mi porge un coltello e un quantità esagerata di patate da pelare, segno che oggi a tavola non saremo da sole, spero soltanto che nella lista degli ospiti Delly Cartwright non sia compresa.
Ricordo con estrema precisione il momento il cui appresi la notizia del suo ritorno al distretto 12 e tutte le emozioni che ne conseguirono. Peeta entrò in casa trafelato e sudaticcio dopo la corsa che lo aveva portato dal centro del rinato distretto 12 al portone di casa Everdeen al villaggio dei vincitori con un sorriso enorme sul volto, uno di quei sorrisi contagiosi che poche volte si erano fatti vedere dopo la fine della guerra. Non mi diede nemmeno il tempo di chiedere spiegazioni , disse tutto d’un fiato il motivo di tanta gioia “ Delly tornerà presto al distretto 12! In città non si parla d’altro... lei e suo fratello arriveranno a giorni per restare.”  Decisi, al momento che non fosse una brutta notizia, tutt’altro, anche se il motivo di tanta gioia non mi era molto chiaro. Fu quando li vidi insieme la prima volta che il mio cuore perse un battito: i loro sguardi, il loro modo di comportarsi, la naturalezza con cui Peeta le si rivolgeva mi riempivano il cuore di un misto indescrivibile di sensazioni ,in cui riuscivo a distinguere chiaramente la paura.
Da quella prima volta che li vidi insieme se ne sono successe altre, volte in cui al mio risveglio invece di ritrovare il caldo e confortante corpo di Peeta accanto a me nel letto, lo trovavo a fare colazione con Delly in casa mia , quelle erano le volte in cui mi salutava con un “ spero non ti dispiaccia Katniss , ma avevo preparato delle focaccine in più “ . Da allora ho cominciato ad osservare ogni loro mossa .
“pensi di sbrigarti con quelle patate o hai deciso di lasciarci tutti a digiuno ragazza?”  Sae mi richiama, e io abbasso lo sguardo in segno di scuse mentre finisco il mio lavoro. Ogni tanto sbircio fuori e mi tranquillizzo del tutto solo quando vedo la ragazza bionda andarsene limitandosi ad un frettoloso gesto della mano come saluto.
Il primo ad arrivare è Haymitch con la solita bottiglia di vino rosso in una mano e un bicchiere con del liquido ambrato nell’altra. Ancora non è ubriaco ma non ci vuole molto per capire che questa sera qualcuno sarà  costretto a portarlo a casa sua di peso.
“quella ragazzina sta monopolizzando il tuo fornaio non ti pare, Dolcezza? ” mi dice a questo a mo’ di saluto e si accomoda sul divano davanti al camino aspettando che la cena sia pronta. Ho un disperato bisogno di parlare con qualcuno di quello che provo, e se non per risolvere il problema almeno per dare un nome al sentimento che da un po’ di giorni mi attanaglia le viscere. Si sa che non sono mai stata brava con i sentimenti e nei rapporti, sono sempre stata troppo occupata a provvedere alla sopravvivenza  della mia famiglia. Ora che invece di tempo ne ho più di quello che mi merito tutto quello che non ho avuto occasione di provare torna a farmi visita, sconosciuto e insistente .
“ Haymitch, cosa ho io che lei non ha? ” le parole escono dalla mia bocca senza controllo e mi rendo conto immediatamente del clamoroso errore che ho appena commesso chiedendo al mio mentore qualcosa di tanto personale. Lui comincia a sghignazzare non appena comprende a chi mi riferisco “ non ti sembra di essere un po’ presuntuosa Dolcezza? Dovresti chiedermi piuttosto cosa ha lei che tu hai!.”
vorrei alzarmi e strozzarlo, ma non ho il tempo di muovere un muscolo che lui ricomincia a parlare e le sue parole mi risultano dolorose come un pugno allo stomaco “ lei, mia cara, è solare e simpatica, doti che a te mancano completamente. È premurosa, è positiva e anche se in questa guerra ha perso i genitori non ha perso la voglia di vivere. E non ultimo, dolcezza, lei è molto più femminile e attraente di te . Oltre ad essere acida sei anche gelosa ragazza in fiamme!”
Se Peeta può avere tutto questo perché si ostina a tornare da me sempre? Non sono in grado di dargli quello di cui ha bisogno, ne ora ne in futuro. Delly invece potrebbe. Lo conosce , potrebbe riportargli alla mente episodi felici della sua vita. Non rischia di scatenare i flashback. Lei potrebbe renderlo felice, e potrebbe capirlo, se non del tutto almeno in parte, perché  anche lei ha perso i genitori e gli incubi la tormentano almeno un po’.
Ho sempre considerato mio il ragazzo del pane, da egoista, da quando ha confessato il suo amore davanti a tutta la nazione. Non avevo mai considerato l’opportunità che nella sua vita ci fossero altre ragazze pronte a dargli l’amore che io invece, avevo tanta paura di accettare. E se avesse cambiato idea? Se il suo amore per me non esistesse davvero più, cancellato dalle torture e dal depistaggio… 
Non voglio la sua compassione. Non voglio che stia con me solo per pietà. Sono Katniss Everdeen e so cavarmela benissimo da sola , o meglio, ricomincerò a cavarmela da sola. Non ho bisogno di Peeta Mellark.
“io non sono gelosa” è  l’unica cosa che riesco a dire prima di essere interrotta dal rumore della porta che si apre e dai passi rumorosi e ritmici di Peeta  che ci raggiunge in cucina. Per tutta la cena non riesco a sostenere il suo sguardo, incontrare i suoi occhi azzurri mi disorienta e fa crollare le poche convinzioni che mi sono rimaste, ora come ora non posso proprio permettermelo. Non parlo e fortunatamente sono tutti troppo impegnati a parlare degli affari al Forno per chiedermi qualcosa così io ne approfitto ascoltando e gustandomi il mio stufato con le patate al forno lasciando che la serata passi senza troppi problemi.
Peeta ha accompagnato il nostro ex mentore ubriaco fradicio a casa sua mentre io sto asciugando gli ultimi piatti che Sae mi ha lasciato da sistemare; sussulto quando le sue braccia mi cingono la vita e il suo respiro mi solletica l’orecchio “come è andata la giornata ragazza in fiamme? ” vorrei  dire che va tutto bene, che ho passato una giornata tranquilla e chiedergli a mia volta della sua. Se solo non sapessi già tutto quello che ha fatto. Mi libero dalle sue braccia con estrema facilità e mi giro per sostenere il suo sguardo ora confuso dalla mio essere tanto restia alle sue carezze “non credo che te ne importi molto di quello che ho fatto. vorrei chiedertelo io Peeta come è andata la giornata. Ma il fatto è che già lo so cosa hai fatto. Sei stato con Delly e se torni da me solo per pietà , bhe puoi farne a meno. Non ho bisogno della compassione di nessuno io. Vai da lei, lei può darti quello che vuoi. Tu le piaci, è bella e ti capirebbe. Perché torni da me? perché tornare quando hai tutto quello che ti serve? ” mentre parlo le lacrime mi rigano il volto, ho paura di perderlo, ho paura di affrontare una vita senza di lui, o peggio ho paura di vivere vedendolo stringere una donna che non sono io tra le sue braccia. Mi lascio scivolare a terra con la schiena appoggiata al muro, mi stringo le ginocchia al petto e vi ci appoggio la fronte in modo da non vedere ancora il suo sguardo confuso che cerca spiegazioni. “Katniss”   si avvicina titubante “Katniss che succede? Spegami perché io non ci capisco nulla.” Ha ragione, come posso pretendere che lui capisca se nemmeno io so cosa provo? Sono davvero fredda e calcolatrice come diceva Gale. E ora che la mia piccola  paperella non è qui con me sono diventata anche egoista. Dovrei mandarlo via, lasciare che se ne vada dalla mia vita “ vattene, non hai nessun motivo per restare.” Gli intimo fingendo una sicurezza che non possiedo più da tempo.
“non ci penso nemmeno ad andarmene. Di motivi per restare ne ho fin troppi.” Le sue parole mi fanno alzare lo sguardo e lui ne approfitta per sedersi sul pavimento davanti a me , prendermi con una delicatezza incredibile una ciocca di capelli per sistemarla dietro l’orecchio. “ Delly è solo una vecchia amica con cui da piccolo ho condiviso molto. Mi dispiace di averti  ferito in questi giorni, volevo solo fare chiarezza sui ricordi che ho della mia famiglia senza mettere in difficoltà te in futuro. Ma evidentemente ho combinato solo un gran casino.” Il suo tono si è addolcito e non posso non pensare che ancora una volta ha cercato di agire nel mio interesse, volendomi evitare spiacevoli sensazioni  in futuro. ” E ricordati Katniss che io resto con te e ci resterò sempre che tu mi voglia o meno . Perché ti amo ” Dicendo questo mi solleva il mento lentamente con due dita e posa le sue labbra sulle mie in un bacio dolce che sa di scuse , di riconciliazione, di perdono, d’amore: perché dovevo accorgermi di poterlo perdere per capire finalmente di amare il Mio ragazzo del pane. Per capire quel miscuglio di emozioni. Per capire che Haymitch aveva ragione su tutta la linea : Nemmeno se vivessi altre cento vite meriterei  Peeta e si, sono davvero, davvero gelosa di lui.
 
 
  








angolo dell'autrice :
ciao a tutti! è la mia prima ff quindi spero con tutto il cuore che possa piacere. ringrazio chiunque abbia provato a leggerla e sarei davvero felice di sapere cosa ne pensate. :)  
baci :D 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: luckily_mellark