Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Little_Lotte    27/01/2014    4 recensioni
"Anna detestava le giornate di pioggia.
Da quando sua sorella Elsa aveva finalmente riaperto i cancelli di Arendelle non era trascorso un singolo giorno senza che la giovane principessa si fosse avventurata per le vie del regno, alla ricerca di nuove avventure, luoghi da scoprire o - più semplicemente - persone con cui intrattenersi e trascorrere il proprio tempo libero; era sempre stata uno spirito libero ed una grande amante dell'avventura, stare all'aria aperta era quanto di meglio lei stessa potesse desiderare dalla propria vita.
Cosa che, naturalmente, le risultava piuttosto difficile durante le giornate di pioggia."
[Che cosa fare quando fuori piove e nessuno al castello di Arendelle sembra aver tempo da dedicare alla povera ed annoiatissima principessa? Kristoff sembra aver trovato la soluzione perfetta per alleviare la solitudine della sua amata Anna...]
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anna, Kristoff
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Anna detestava le giornate di pioggia.

Da quando sua sorella Elsa aveva finalmente riaperto i cancelli di Arendelle non era trascorso un singolo giorno senza che la giovane principessa si fosse avventurata per le vie del regno, alla ricerca di nuove avventure, luoghi da scoprire o - più semplicemente - persone con cui intrattenersi e trascorrere il proprio tempo libero; era sempre stata uno spirito libero ed una grande amante dell'avventura, stare all'aria aperta era quanto di meglio lei stessa potesse desiderare dalla propria vita.

Cosa che, naturalmente, le risultava piuttosto difficile durante le giornate di pioggia.

Sì, Anna detestava con tutto il suo cuore le giornate di pioggia, perchè le ricordavano tutti i momenti peggiori del suo passato, tutte quelle giornate trascorse rinchiusa dentro al castello in piena solitudine, lontana dalle persone e - soprattutto - privata della compagnia della sua amatissima sorella. Certo, adesso le cose erano cambiate e lei ed Elsa erano tornate ad essere grandi amiche, ma non sempre Anna aveva la possibilità di trascorrere il proprio tempo in sua compagnia, dal momento che la giovane regina era molto spesso oberata di impegni e quasi sempre intrappolata in noiosissime riunioni con importanti funzionari e ambasciatori; perciò, durante quelle tristi e tediose giornate di pioggia, Anna si ritrovava costantemente costretta a dover affrontare quel tanto odiato fantasma del suo passato chiamato "solitudine".

<< Uffa, Elsa... Non puoi davvero farmi compagnia questo pomeriggio? Per favore, mi annoio da morire! >>

Elsa alzò gli occhi al soffitto della propria stanza e sospirò profondamente, per poi indirizzare lo sguardo verso una delle ampie finestre per osservare la pioggia che, quel pomeriggio, cadeva precipitosamente sul regno di Arendelle.

<< Anna, mi dispiace infinitamente che la pioggia abbia rovinato i tuoi programmi per la giornata ma non posso proprio fare niente al riguardo. >> replicò a malincuore la regina << Ho un mucchio di cose da fare oggi, non posso permettermi di trascurare i miei doveri. Lo capisci, vero? >>

Anna si morse il labbro inferiore e fece una smorfia, annuendo con fare contrito.

<< Sì, lo capisco. >> mormorò tristemente << E' solo che io odio la pioggia! Non puoi fare niente per farla diminuire almeno un po'? Neanche una piccola magia? >>

Elsa ridacchiò sommessamente: << Anna, io ho il potere di controllare il ghiaccio e la neve... Non la pioggia! Mi dispiace, temo proprio che per oggi dovrai restartene buona buona dentro al castello e rimandare tutti i tuoi programmi a domani. >>

Anna sbuffò sonoramente e si voltò a sua volta verso la finestra, replicando una seconda smorfia.

<< Sempre che per domani abbia smesso di piovere. >> bubbolò << Sembra quasi che il cielo stia per crollarci addosso, non accenna minimamente a smettere! >>

<< Beh, forse dovresti trovare qualcosa con cui ingannare il po' il tempo. >> suggerì pazientemente Elsa << Vai in biblioteca e leggiti un buon libro, oppure dipingi qualcosa, o.... Non lo so, vai a fare due chiacchiere con Giovanna D'Arco? >>

Annala fulminò con lo sguardo.

<< Divertente, molto divertente. >> replicò acidamente << Prendimi pure in giro, tanto sono io quella che dovrà annoiarsi a morte per il resto della giornata perchè non ha un bel niente da fare! >>

Elsa sospirò nuovamente.

<< Se può consolarti, neanche il lavoro in mezzo a tutte queste scartoffie è particolarmente divertente. >> dichiarò quest'ultima << Di certo non sarai la sola ad annoiarti quest'oggi. >>

Anna biascicò sottovoce qualcosa che somigliava vagamente ad un "Sai che consolazione" ed abbandonò rassegnata la stanza di sua sorella, dirigendosi sconsolatamente verso la biblioteca; aveva quasi raggiunto la sua meta quando, improvvisamente, le sembrò di udire una voce in lontananza chiamare il suo nome. La fanciulla si voltò di scatto e si mise in posizione di allerta, le braccia all'atezza del viso e lo sguardo minaccioso.

<< Chi è là?! >> tuonò con voce altisonante << Coraggio, fatti vedere! Vieni fuori. >>

Una voce maschile emise una leggera e dolcissima risata, che la fece inevitalmente sussultare ed arrossire; Anna si avvicinò lentamente, quatta quatta, e si sporse in avanti per osservare meglio quella figura misteriosa che si nascondeva dietro ad una colonna, una figura che ai suoi occhi appariva tutt'altro che sconosciuta.

<< Kristoff? >> fece lei curiosamente << Che cosa ci fai tu qui? Chi ti ha fatto entrare? Come... Oh santo cielo, ma sei tutto bagnato! >>

Kristoff uscì dal proprio nascondiglio e rivolse lei un ampio sorriso sornione, asciugandosi con la manica della casacca l'acqua piovana che scivolava lungo il suo volto.

<< Credo che là fuori stia leggermente piovendo. >> rilanciò l'uomo, in tono lievemente ironico << Ho fatto appena in tempo a mettere Sven nella stalla
, poi sono stato colto alla sprovvista dalla pioggia e sono corso fino al castello per chiedere riparo. >>

Anna lo guardò confusamente.

<< Aspetta, che?! Per quale assurda ragione sei venuto fino a qui, non potevi semplicemente fare ritorno nella stalla? >>

Kristoff arrossì violentemente e gettò di colpo lo sguardo a terra, imbarazzato.

<< Beh, io... >> farfugliò vergognosamente << D-diciamo che dovevo... Volevo... Sì, insomma... Volevo passare a salutarti, ecco! V-volevo farti una sorpresa. >>

Il cuore di Anna accelerò in fretta il ritmo dei propri battiti.

<< D-davvero? >> domandò lei, quasi incredula << Una sorpresa? >>

Kristoff annuì: << Sì, beh... Avevo voglia di trascorrere un po' di tempo in tua compagnia e ho pensato che saresti stata contenta se avessi provato a coglierti alla sprovvista! Peccato che poi sia stata la pioggia a cogliere me alla sprovvista e adesso sono completamente zuppo dalla testa ai piedi. >>

<< Oh... Giusto! >> Anna si battè una mano contro la fronte e si avvicinò ulteriormente a Kristoff, guardandolo con espressione lievemente rammaricata << Non puoi restare con i vestiti tutti bagnati, finirai col prenderti un malanno! Su, vieni con me. >>

Afferrò l'uomo per un braccio e lo trascinò con sè su per le scale, senza neanche lasciargli il tempo di replicare o ribellarsi.

<< Hey, aspetta un attimo... Dove mi stai portando?! >>

<< A toglierti questi vestiti bagnati, naturalmente. >> replicò la principessa, con una certa ovvietà << Non posso certo lasciarti così, rischieresti davvero di prenderti una polmonite o roba del genere... Non voglio certo che tu muoia! >>

Kristoff fece una smorfia e guardò Anna di traverso.

<< Sai, non credo di essere messo così male. >> rilanciò in tono stizzito, senza tuttavia ottenere alcun genere di risposta da parte della fanciulla, la quale sembrava tutt'altro che intenzionata a rinunciare ai propri propositi.

I due risalirono rapidamente le scale e percorsero un lungo e sontuoso corridoio, che li condusse fino alla camera da letto della principessa Anna, l'ultimo luogo al mondo che Kristoff si sarebbe aspettato di visitare quel pomeriggio.

<< A-aspetta un attimo... Q-questa qui è camera tua? >> farfugliò nervosamente Kristoff, mentre Anna apriva la porta e lo spingeva di violenza dentro la stanza << S-sei proprio sicura di volermi fare entrare? Insomma, non hai paura che ti bagni il tappeto oppure che... >>

<< Kristoff. >> lo interruppe Anna, ridacchiando sotto i baffi << Guardati intorno: credi davvero che potrei preoccuparmi di un po' d'acqua sul mio tappeto? >>

Kristoff si morse il labbro inferiore ed esaminò con accurata attenzione l'ambiente circostante: era forse il luogo più caotico e disordinato che avesse mai visto, nessun oggetto sembrava trovarsi nella sua collocazione effettiva, quasi l'intero guardaroba di Anna era completamente sparso sul tappeto e tutto intorno a lui aveva più l'aspetto di un campo di battaglia che della camera da letto di una principessa.

L'uomo soffocò una risata.

<< Sì, in effetti credo che l'acqua sia decisamente l'ultimo dei tuoi problemi. >> commentò in tono divertito << Va bene, allora... Ti ringrazio per l'ospitalità, principessa! >>

Anna ridacchiò a sua volta.

<< Figurati, non c'è di che! >> gli rispose gentilmente << Su, adesso spogliati. >>

<< C-cosa?! >> Kristoff balzò istintivamente all'indietro e strabuzzò gli occhi, guardando Anna come se fosse completamente impazzita << Io... Tu... Anna, ma che stai dicendo?! >>

Anna sospirò profondamente ed alzò gli occhi al cielo.

<< Devi toglierti quei vestiti bagnati, Kristoff! >> esclamò esasperata << Altrimenti come diamine pensi di poterti asciugare? Dai, spogliati mentre io vado a prendere qualche asciugamano nel bagno. Tranquillo, ci metterò solo un istante. >>

<< Anna, aspetta... >>

Kristoff provò ancora una volta a ribellarsi, senza ottenere alcun risultato; Anna era già sparita nel suo bagno personale e l'uomo, ormai decisosi ad accettare il volere della fanciulla, iniziò così a togliersi i vestiti bagnati riponendoli accuratamente in un angolo della stanza, così da non rischiare di confonderli in quel macello di abiti ed accessori.

<< Eccomi qua! >> esclamò pochi istanti dopo Anna, facendo chiassosamente ritorno nella stanza << Ti ho portato gli asciuga... >>

Si bloccò di colpo, nel momento in cui il suo sguardo andò a posarsi sulla figura seminuda di Kristoff.

<< ... Mani. >>

Kristoff arrossì bruscamente e chinò in fretta il capo per evitare lo sguardo di Anna, la quale era ancora intenta ad esaminare sfacciatamente il corpo dell'uomo; quella era la prima volta che aveva modo di vederlo senza indosso i suoi tipici abiti da montanaro e la principessa non potè nascondere un leggero turbamento di fronte a quelle gambe toniche, le braccia muscolose e gli addominali ben definiti.

Anna scosse ripetutamente il capo per riprendersi da quello stato di torpore.

<< T-ti ho portato gli asciugamani. >> ripetè con voce malferma, avvicinandosi a Kristoff con passo lento ed incerto.

Kristoff abbozzò un rapido sorrisetto impacciato ed arrossì maggiormente, allungando una mano verso di lei e sfiorandole inavvertitamente le dita nel gesto di afferrare uno degli asciugamani. I due sussultarono ed arretrarono contemporaneamente, distogliendo lo sguardo in fretta e furia; Kristoff si avvolse nell'asciugamano e si asciugò con cura, mentre Anna osservava la scena di sottecchi facendo attenzione a non farsi scoprire.

L'operazione durò appena pochi minuti, poi l'uomo porse nuovamente l'aciugamano ad Anna e le loro dita si sfiorarono una seconda volta, facendo arrossire entrambi a causa dell'imbarazzo; Anna ridacchiò soffusamente e si portò una mano al petto come a voler contenere il proprio cuore, che in quel momento aveva preso a battere talmente forte da sembrarle quasi sul punto di scappare via.

Il silenzio continuò a regnare sovrano per diversi secondi, fino a quando Kristoff non si decise a spezzarlo con un flebile: << Sei bellissima. >> pronunciato in tono solenne e ammirato, mentre i suoi occhi castani si perdevano in quelli color acquamarina di Anna. La principessa si morse il labbro inferiore e fece per abbassare lo sguardo ma Kristoff glielo impedì, prendendole gentilmente il mento con due dita e portandola a guardare nuovamente dentro ai suoi occhi.

<< Bellissima. >> ripetè dolcemente l'uomo, ampliando il proprio sorriso ed accarezzando il volto di Anna con il dorso della mano.

Anna chiuse gli occhi con un tenue sospiro, scivolando fra le braccia di Kristoff quasi senza rendersene conto, e quando li riaprì i loro volti erano ormai talmente vicini che lui avrebbe potuto tranquillamente contare ogni singola lentiggine presente sul volto di lei. Le mani di Anna scorrevano curiosamente lungo il petto di Kristoff, solleticando i suoi addominali fino a farlo rabbrividire, desiderose di lui e di tutto ciò che fino a quel momento non aveva avuto il coraggio di chiedere.

Il resto avvenne tutto così in rapidamente che nessuno dei due ebbe il tempo di realizzare: i loro nasi si sfiorarono e le lora labbra s'incontrarono avidamente, quasi con disperazione, come se da quel bacio dipendesse la loro intera esistenza.

Kristoff cinse la vita di Anna con entrambe le braccia e si strinse a lei ai limiti dell'immaginabile, mentre le mani della fanciulla spaziavano freneticamente lungo la schiena di lui, per poi risalire fino ai suoi capelli biondi e leggermente spettinati. Continuarono a baciarsi appassionatamente, come mai avevano fatto prima di allora, e poi fu proprio Anna a prendere in mano le redini di quella situazione, spingendo Kristoff sul proprio materasso con un'inaspettata dose di sicurezza e sfacciataggine. Lasciò che le mani di lui si avventurassero lungo tutto il suo corpo, esplorandolo dolcemente in luoghi che fino a quel momento non aveva neanche osato sfiorare, mentre le loro labbra continuavano a cercarsi senza sosta, senza esitazione; poi le mani di Kristoff risalirono lungo il busto di Anna e raggiunsero il suo seno, lo accarezzarono e massaggiarono con tenera decisione, facendola sussultare e sospirare deliziata.

<< Oh.. >> mormorò la principessa, ancora fra le labbra dell'uomo.

Kristoff si fermò e riaprì timidamente gli occhi, guardando Anna con espressione incerta.

<< Anna, io... Tu... Noi... >> farfugliò nervosamente, facendosi del tutto paonazzo.

Anna rise e si morse leggermente il labbro inferiore con fare malizioso.

<< Sì, Kristoff. >> replicò con fermezza, come se fosse magicamente riuscita a sbirciare nei pensieri del suo compagno << Voglio che tu vada avanti. >>

<< S-sei sicura? >> domandò Kristoff, ancora incerto << E'... E' una cosa importante, lo capire se tu non... >>

<< Kristoff. >> lo ammonì la principessa, con sguardo severo << Ne sono più che certa. E' vero, è una cosa importante... Ma anche tu lo sei. Tu sei importante per me. >>

Kristoff avvertì un rapido tuffo al cuore e le sorrise di rimando, emozionato.

<< Oh, Anna. >>

Fu tutto ciò che riuscì a dire, poi le sue labbra si fecero nuovamente strada fra quelle di Anna, mentre questa gli gettava le braccia al collo e giocherellava con i suoi capelli. Poi - dopo aver troppo a lungo indugiato - i due si spogliarono completamente, alternando baci sulle labbra a tenere carezze e morsi sul collo; Anna si ritrovò finalmente fra le braccia di Kristoff, nuda e avvolta dalle lenzuola, il cuore che batteva ormai tanto rapidamente da rischiare quasi di esploderle in petto.

Non riusciva ancora a credere che stesse per accadere, di essere davvero sul punto di fare l'amore con Kristoff.

Non aveva mai veramente trascorso molto tempo ad immaginare quel momento ma in quelle rare volte aveva sempre pensato che sarebbe accaduto dopo il suo matrimonio, magari con il principe dei suoi sogni, in seguito ad una sontuosa ed elegantissima cerimonia. Nulla di ciò che stava per accadere somigliava anche solo lontanamente alle sue fantasie più recondite, ma proprio per tale ragione era tutto molto più bello ed emozionante: Kristoff era lì, insieme a lei, e forse non era il principe azzurro da sempre atteso, forse era un tantino troppo rozzo e decisamente poco ordinario per una principessa come Anna, ma questo poco importava.

Anna lo amava più di ogni altra cosa al mondo e niente avrebbe potuto renderla più felici della mera sensazione di essere sua per sempre, completamente e fino in fondo.

Certo, l'idea la spaventava moltissimo ma il fatto che Kristoff fosse insieme a lei rendeva tutto molto più rassicurante; le mani dell'uomo si muovevano con maestria lungo tutto il corpo di Anna, sfiorandola nei punti e nel modo in cui lei - segretamente - desiderava essere toccata, e le sue labbra stuzzicavano ora il suo collo, ora il suo seno o le sue labbra, facendola fremere sempre di più ad ogni singolo tocco.

Poi, finalmente, accadde.

Le dita di Kristoff si intrecciarono una ad una con quelle di Anna e mentre la sua bocca andò a cercare nuovamente quella della sua amata i loro corpi si strinsero l'un l'altro come a non volersi perdere mai più, persi in un abbraccio senza fine e nell'inebriante profumo del loro amore.

Anna avvertì un dolore lacerante nel momento in cui Kristoff si spinse dentro di lei ma fu solo per un istante, poi ogni cosa lasciò il posto all'amore, al desiderio, alla pura e semplice sensazione di appartenersi l'un l'altra.

Non erano più Anna e Kristoff, due entità separate il cui destino comune era quello di condividere quelle stesse emozioni; adesso erano una cosa sola, un'unica realtà che il loro stesso amore era stato in grado di plasmare, la più vera e sincera dimostrazione che tutto ciò che avevano era reale e lo sarebbe stato per sempre.

<< Kristoff. >> la voce di Anna era chiara e velata, incrinata dall'emozione << Oh, Kristoff... Ti amo. >>

Kristoff emise una tenera risata e guardò la principessa con adorazione, scostandole una ciocca di capelli dalla fronte e sospirando beatamente.

<< Ti amo anch'io, Anna. >> le rispose, prima di posare un ennesimo bacio sulle sue labbra e ricominciare a muoversi con premura dentro di lei.

Si amarono a lungo e senza sosta, alterando baci a parole soffuse, carezze e sospiri, al ritmo della pioggia che continuava a cadere costante fuori dalla finestra, ormai incapace di provocare alcun genere di fastidio nel cuore della principessa. Quando alla fine - stremati ma felici - i due innamorati si ritrovarono avvinghiati l'uno all'altra fra le lenzuola, per riprendersi da quelle fatiche amorose, il silenzio calò ancora una volta nella stanza, lasciando che a parlare fossero solamente i loro sguardi e il calore dei loro reciproci sentimenti.

<< Sei felice? >> domandò Kristoff dopo qualche minuto, rivolgendo ad Anna un'espressione lievemente incerta.

La fanciulla sorrise ampiamente ed annuì senza esitazione alcuna, facendo scivolare la propria mano in quella di Kristoff ed intrecciando le proprie dita con quelle dell'uomo.

<< Più di quanto lo sia mai stata in vita mia. >> dichiarò solennemente.

<< Davvero?! >> esclamò Kristoff, con una certa incredulità << Persino più di quando tu ed Elsa vi siete riconciliate? >>

Anna sospirò profondamente e fece spallucce.

<< Beh... Si tratta di una felicità diversa. >> disse infine << Elsa è mia sorella, la mia migliore amica, non proverò mai per nessun altro l'affetto che nutro verso di lei, ma tu... >>

S'interruppe per qualche secondo, appena il tempo di risollevarsi e puntellarsi su di un gomito per guardare meglio il suo uomo negli occhi.

<< Tu sei l'altra metà del mio cielo. >> concluse con voce morbida, lo sguardo che - ancora una volta - andò a perdersi in quello altrettando rapito ed estatico di Kristoff << E quello che abbiamo vissuto insieme oggi è stato... Oh, non so neanche come definirlo! E' stato tutto così bello ed emozionante che non riesco proprio a trovare le parole. >>

Kristoff rise di gusto ed accolse nuovamente la ragazza fra le proprie braccia, posando un rapido e delicato bacio sulle sue tempie.

<< Wow, sono riuscito a lasciarti senza parole! >> gongolò fieramente << Incredibile, dovrebbero darmi una medaglia per essere riuscito a trionfare in una simile impresa. >>

Anna lo guardò di traverso, facendo una smorfia.

<< Vedi di non abituartici troppo. >> bubbolò in risposta << Guarda che non è poi così facile zittirmi! >>

Kristoff le scoccò una rapida occhiata maliziosa, un sorrisino sghembo che si fece subito strada lungo le sue labbra.

<< Forse no. >> le rispose in tono vagamente seduttivo << Ciò non toglie che le mie armi siano particolarmente efficaci, principessa. >>

Anna rise a sua volta e si strinse dolcemente al petto di Kristoff, mentre questi la circondava interamente con le proprie braccia.

<< E' così bello stare qui con te. >> disse lei, chiudendo gli occhi e rilassando il volto in un'espressione di mera serenità << Mi riscalda completamente il cuore. >>

Kristoff la baciò di nuovo sulla fronte, conferendo maggior calore al proprio abbraccio.

<< Devi ammettere che sono un discreto passatempo durante queste noiosissime giornate di pioggia... Non trovi? >> fece lui in tono scherzoso, dopo aver strofinato copiosamente il proprio naso contro quello di Anna.

Lei rimase in silenzio per pochi secondi, poi allungò una mano verso il volto di Kristoff e passò le proprie dita fra i capelli dell'uomo, senza smetterla di ammirarlo come se fosse semplicemente la cosa più bella sulla quale avesse mai avuto il privilegio di posare lo sguardo.

<< Non solo queste, Kristoff. >> replicò morbidamente << Non solo queste. >>

Kristoff tirò un ultimo sospiro sognante e trasse a sè la principessa, baciandola con veemenza e rotolandosi con lei fra le lenzuola, ridendo e scherzando insieme a lei, semplicemente amandola perchè non poteva fare altrimenti.

Perchè non sapeva fare altrimenti.

Perchè non vi era cosa più candida e naturale se non quella di amare la sua splendida Anna più di ogni cosa al mondo, ogni giorno più del precedente, sapendo che la principessa non avrebbe mai smesso di fare altrettanto.



N.d.A: Niente da dire su questa storia, se non che Anna e Kristoff sono meravigliosi, io li amo tantissimo ed è stato stupendo immaginarmi la loro prima volta in questo modo così puccio e fluffoso. ** Grazie a tutti per la lettura, spread the love <3

 
  
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