Serie TV > Sherlock (BBC)
Ricorda la storia  |      
Autore: Ruta    28/01/2014    4 recensioni
Molly ha curve che sono solo l’accenno delle dolcezze che contengono.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Molly Hooper
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dagger meat

Il passato non è morto; non è nemmeno passato.
Ce ne stacchiamo e agiamo come se ci fosse estraneo.

Christa Wolf

 

Fino a che non lo ritroviamo?

 

 

 

 

 

 

Dagger Meat

 

 

 

 

 

 

 

Molly ha curve che sono solo l’accenno delle dolcezze che contengono.
Ha mani più grandi di quel che sembrano. Potrebbero contenere il mondo e conservano un vago sentore di limone e verbena e alcool.
E i suoi capelli, una volta sciolti dai mille imbrogli in cui li intreccia, sono una cortina che le avvolge le spalle minute, le scapole.
Ha le ossa di un uccellino, minuscole, cave. Pungono quando preme un po’ più forte, come stiletti.
Molly ha segni bianchi sui seni, smagliature che risalgono all’università, al periodo in cui è morto suo padre. Aveva smesso di mangiare quasi del tutto perché ogni boccone era vita, quella che il corpo di lui si rifiutava di accogliere oltre, non riusciva più a racchiudere. Ero sola. La mia famiglia era morta. È un periodo di cui non le piace parlare, in cui il nero incombeva come un’ombra, minacciosa. Terra bruciata che non apparteneva più a nessuno.
Sull’interno dell’avambraccio ha due macchioline di un rosa appena più scuro sulla carnagione chiara. E poco più sotto, vicino a un neo stellato, una di quelle cicatrici da morbillo o varicella.
Ci sono mille altri particolari. Piccole offese, sulla pelle di Molly, che la tappezzano, la compongono, la rendono Molly.

Molly. Un nome così piccolo e dolce e morbido e astratto.
Molly, piena di contraddizioni, gentile e ostinata, macabra e divertente, una persona straordinaria e magnifica.
Ha il collo di un Modigliani, le espressioni sfumate e vivide dei paesaggi degli impressionisti francesi.
Ed è sua. Molly è…
“She-”   
Molly si raggomitola su se stessa come una virgola. Le ciglia lunghe e scure fremono sulle palpebre al ritmo dei sogni che insegue.
Mormora nel sonno parole indistinte. Apre e chiude le dita affusolate, accartoccia le lenzuola. Ripete un nome, una, due volte. Sembra che pronunciarlo la privi di ogni forza perché appare esausta. Deve trattarsi di un incubo.
Ma poi, nel sonno, le labbra di lei si incurvano in un sorriso incantevole, tanto che Tom si trattiene a stento dal chinarsi a spegnerlo a furia di baci.
Si curva sopra di lei, protettivo. Le sfiora la fronte con la carezza del suo respiro, le disegna una scia di amore e devozione dalla tempia all’arco attraente della gola, le convessità sopra il petto, tra le clavicole.
Molly si inarca contro di lui, il sorriso – una linea di luce soffusa nella penombra della stanza – ancora più pronunciato, fragile e sul punto di spezzarsi per la troppa pressione giocata.   
“Sherlock”, la sente dire, allora, in modo distinto, chiaro, inconfondibile.
Tom si irrigidisce. Sa chi è. Lo sa.

Sherlock. Non Tom.
E Tom sgrana gli occhi. Li apre per la prima volta e per la prima volta decide di richiuderli. Perché Molly ne vale la pena.    

 

 

 

Ci sono particolari infinitesimali nella trama enorme che è la sua presenza nella vita di Molly.
La prima volta che è stato nel suo appartamento, Toby gli si è avvicinato e si è allungato sulle zampe posteriori per grattare il bordo del cappotto. Tom si è piegato sulle ginocchia con un sorriso. “Sei proprio un bel tipo, eh?” ha detto e ha fatto per accarezzargli il muso. Toby lo ha guardato in faccia, si è allontanato di scatto con un balzo, ha soffiato con rabbia e disappunto, riconoscendo in lui un nemico e non l’amico che aveva creduto.
L’imbarazzo di Molly, Dio, non lo dimenticherà mai.
Non era imbarazzo, non era disagio, era rimpianto.  

 
 

 

Sherlock è lontano, morto e allo stesso tempo vivo come solo i morti riescono ad essere nei ricordi di chi è rimasto indietro a piangerli.
I morti sono più vivi dei vivi nei ricordi di chi continua a piangerli.
Sherlock è un fantasma che incombe, come certe stupide leggende stregate sulle vecchie case disabitate.
La solitudine non ha reso Molly una sciocca sentimentale come credono in molti. L’ha resa solo più determinata a non accontentarsi. Tom glielo ha letto nello sguardo. Molly merita il meglio e lui è deciso ad essere il meglio che lei possa desiderare.

 

 

 

Molly è una personcina che sembra più bassa e giovane di quello che è nella realtà. Molly, come chiunque altro, ha le sue manie, i suoi vezzi, le sue incoerenze.
Non sopporta di mischiare i sapori. L’odore delle spezie la nausea, ma il riso al curry è uno dei suoi piatti preferiti. (Popcorn al cioccolato? – inarca le sopracciglia e stringe le labbra, raccapricciata per l’accostamento dolce-salato. Tom nasconde un sorriso quando la vede mangiare i cioccolatini che le ha regalato. Sulla lingua deve avere ancora il retrogusto dei popcorn al burro da poco finiti).
Molly trova ridicoli i film dell’horror e a ragione, viste le spiegazioni dettagliate che gli fornisce al riguardo. (Insomma, guarda là! C’è troppo sangue! Quella è una vena second- Tom la bacia perché vuole, ma soprattutto perché può).
Molly ama i fiori, ma è allergica al polline. (Ricorda la gioia che le è sbocciata sul volto quando le ha regalato una campana di vetro in cui tenerli).

 

 

 

Molly è carne e pugnale, appartiene a un sistema binario dove non c’è posto per lui.
È il dannatissimo pugnale di carne che ridicolmente, alla fine, gli spezza il cuore.  

 

 

 

 


N/a:

Si dica quel che si vuole. Copia a carboncino di Sherlock o meno, Tom a me fa una gran pena. Credo che lui amasse davvero Molly, anzi togliamo il credo – e che lei amasse lui. Tom è l’uomo che ha aiutato Molly a diventare la donna che è sempre stata, senza saperlo. Le ha aperto gli occhi sulla “persona magnifica e straordinaria” che è, questo nel mio personale e perciò più che discutibile punto di vista. Mi dispiace per lui e ciò nonostante non potevo esimermi dal giocare attorno a quella sua ipotesi infelice. Andiamooo, un PUGNALE DI CARNE XD

Dagger Meat, per l’appunto: pugnale di carne.

Precisazione dovuta: l'ipotesi, vaga e costruita, di un presunto disturbo alimentare di cui Molly avrebbe sofferto in passato è qualcosa di molto popolare nel fandom inglese. Non ne capisco il perchè, ma ho cercato di motivarlo meglio che ho potuto (di fronte alla malattia del padre, per orrore, dolore e ansia). 

   
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Sherlock (BBC) / Vai alla pagina dell'autore: Ruta