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Autore: Shirangel    09/06/2008    8 recensioni
Bill ha un problema, un problema che Tom deve risolvere. E tra pianti, cactus e ricordi di Zio Eustachio, ce la farà il povero Ragazzo In XXL a riportare la quiete a casa Kaulitz?
Genere: Commedia, Demenziale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Friend For Bill


“Io” affermò Bill. “Voglio un cane.”

Tom non disse nulla.

“Capito?!” domandò infastidito quando notò che sembrava meno perspicace di un babbuino strafatto.

L’Incapace Di Passare Più Di Una Notte Con La Stessa Ragazza si ficcò un dito nell’orecchio estraendone uno spesso strato di cerume.

“Credo [spero] di non aver sentito bene.” Dichiarò nervoso.

“Ho detto che voglio un cane.” Sillabò Porcospino-boy “C-A-N-E! Hai presente quella specie di wurstel con quattro zampe e una testa?”

“Certo” replicò l’Uomo Mono Neurone. “Ma non sapevo che Gustav fosse un cane.”

Una goccia di dimensioni apocalittiche si materializzò dietro la nuca tinta del cantante.

“Diciamo che questo tipo di wurstel ha anche la coda e cammina gattoni.”

“Oh” si espresse sapientemente Tom, aggrottando le Forestose Sopracciglia. “Vorresti un Gustav con la coda che va in giro a quattro zampe per casa?”

“Se proprio vuoi vederla così.”commentò Bill, chiedendosi cosa aveva fatto di male per meritarsi un tale fratello.

“Però…” obiettò il rasta, ancora non del tutto convinto e certo che qualcosa gli stesse misteriosamente sfuggendo. Il Non Più Biondo sospirò massaggiandosi le nivee tempie, preparandosi a tirar fuori lavagna e gessetto per risolvere i dubbi amletici del cretino che gli avevano affibbiato per gemello.

“Però cosa?”

“Però i cani non hanno vestiti. Dovremmo sopportare la vista di Gustav nudo (e con la coda) solo perché ti senti solo?”

“No” rispose lapidario Bill, cercando di escogitare un modo per far capire al mondo che era impossibile che l’ominide con cui stava parlando (oddio, parlare è una parola grossa…) aveva i suoi stessi geni.

“Ma tu hai detto che…” cominciò Tom, in preda alla più grande confusione mentale.

“Era un modo di dire testa quadra, un modo di dire!” esplose il moro stringendosi convulsamente i pugni per non conficcare in profondità le unghie nella zucca vuota del biondo.

“Ah” fece l’altro, mostrando la sua innata capacità di conversazione “ora che hai finito di dire il tuo modo di dire, guardo se c’è qualche amica di Melanie sugli Onnipotenti Canali Di Playboy.”concluse, mettendo in pratica la sua intenzione.

“E il mio cane?”

“Te lo scordi.”

“Tooooooom!”

“Greta sta per donarci la vista del suo fondoschiena, quindi ti pregherei di spostarti da lì.”

“Ma…”

“Bill, EVAPORA!”

« Bene » pensò il ragazzo uscendo dalla stanza col naso all’aria (e sbattendo il muso contro lo stipite della porta), mentre le sue Mille&Più catene tintinnavano in segno di protesta verso l’Inumano. « Bene! Come diceva il caro vecchio Maometto, se Tom non porta un cane a Bill, Bill si porterà un cane da solo!»

 

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Mentre Tom continuava allegramente a guardare porcate NC17 alla TiVu, Chioma Leonina si era addentrato nelle profondità del Garage, inerpicandosi tra scatoloni e astrusi macchinari alla ricerca del kit di sopravvivenza ‘Convinci Tom a fare quello che vuoi’.

 

Piano a: Elemosinare un cucciolo

Bill si guardò intorno non sapendo da dove cominciare. Poi, trionfante, scorse un contenitore che recava la scritta di ‘Tom cinque/sette anni’. Si gettò a tuffo d’angelo nello scatolone, riemergendone poco dopo.

«Mmh» rifletté «Questi dovrebbero andarmi abbastanza bene. Certo, sono un po’ larghi, ma per fare lo sporco lavoro per cui li prendo in prestito vanno più che bene.» afferrò la prima t-shirt che vide, viola acceso, e un paio di calzoni blu scuro.

«No» storse il naso «Dovrò anche fare il barbone, ma un po’ di sano gusto non posso certo buttarlo alle ortiche!» detto questo prese una maglietta bianca e dei jeans.

«Non potrò andare ad una serata di gala, ma è quello che passa il convento.» si rassegnò sconsolato, piegando con cura i suo Vestiti e inserendoli nell’apposita busta Anti Polvere, Sporcizia E Tutte Le Cose Brutte & Cattive Che Danneggiano Gli Indumenti. Poi si infilò in quegli orrori enormi e abnormi, facendo attenzione a non toccarli troppo. «Bah, tanto valeva andare in giro vestito con un sacco della spazzatura.» pensò, abbattuto «Questa roba è un insulto alla moda!» per sua fortuna trovò pochi dei capi appartenenti a Tom di taglia XL. Non ci si vedeva proprio nel classico XXL…

 

\/\/\/\/

 

‘Sono cieco, muto, sordo e non mangio da una settimana. Per favore, datemi un cane!’

« Si, così dovrebbe andare più che bene » pensò Unghie Annerite, rimirando soddisfatto la sua opera, un cartello ancora sgocciolante di pittura. « Ora sono pronto per passare all’azione! » secondo il suo parere, quegli abiti obbrobriosi, un paio di occhiali da sole spessi e scuri e i capelli racchiusi sotto un cappellino da baseball sarebbero riusciti a mantenere segreta la sua identità di rockstar. Uscì dall’abitazione di soppiatto (precauzione inutile, dato che Tom stava collassando sul divano, di fronte a Greta) e si appostò davanti casa.

“Vi prego, fate la carità.” Piagnucolò, abbrancando le caviglie di un tizio che passava, dopo due ore che non aveva ricevuto nulla, nemmeno un centesimo. Mentre quello si liberava scuotendo la gamba distrattamente e continuando a parlare al cellulare (“No, niente, Kaulitz ne ha inventata un’altra e si è travestito da accattone… stavi dicendo, a proposito della borsa?”). Sbuffando, lo sfrattato tornò alla postazione e stavolta adocchiò un gruppetto di fan girl che fotografavano con fare reverenziale la targhetta che portava scritto ‘Kaulitz-Trumper.” Furbescamente, si avvicinò alle incaute prede.

“Salve bambine, vi piacciono i Tokio Hotel?”

“Siiiii!” chiocciarono quelle, ignorando totalmente la regola del ‘non parlare con gli sconosciuti, tantomeno con i barboni. “Soprattutto di Billuccio!”

“Volete farlo contento?” domandò, sempre più astuto, Billuccio.

“Siiiiii!” strillarono in coro.

“Regalategli un cane e vi ringrazierà dal profondo del suo cuore.” Proferì, saggio, il falso mendicante.

“E ci darà la foto autografata, la maglietta, la tazza, la bandiera, il portafoglio, la penna, la cartolina, trentadue biglietti per il concerto, il profumo, le scarpe, la moto, il carro armato, la collana, l’anello, il bicchiere, l’accendino, la vasca da bagno dei Tokio Hotel?” cantilenarono le avide.

“Ugh” gemette il ragazzo. “lasciate il vostro indirizzo e sarete accontentate.”

“Ma scusa” indagò sospettosa una “perché non se lo compra da solo, il cane?”

“Perché mi- suo fratello non lo fa uscire dal quartiere.” S’imbronciò lui. “Ancora non si fida a farlo andare in giro da solo.”

“Non ci crediamo!” affermarono (sempre in coro, certo) la ragazzine. “Billuccio è indipendente!” detto questo gli voltarono le spalle e se ne andarono, naso all’aria.

“E comunque non mi chiamo Billuccio! È un nome orrendo!” urlò loro dietro il povero cantante, indispettito dalla reazione delle fan. Capendo che non avrebbe ottenuto un bel niente con quella strategia, passò alla tattica di riserva.

 

PIANO B: OTTENERE IN QUALCHE QUALSIASI MODO UN CANE

Un ombra misteriosa si aggirava con fare sospetto intorno alla casa dei vicini, nel buio delle tre del pomeriggio. L’essere di nero vestito, facendo mostra della sua agilità, inciampò nei suoi stessi piedi, capitolando lungo disteso per il marciapiede.

 

Bill: Questo potevi anche ometterlo.

 

Si tirò su, calandosi il cappello (nero) a falde larghe sulla testa per nascondere l’imbarazzo, e si strinse nell’impermeabile nero celando ancora di più la sua mera presenza. Avanzando lentamente con la gambe avvolte dai neri calzoni, si avvicinò alla graziosa recinzione di ferro e acciaio con feritoie ogni cinquanta metri, riconoscitore vocale, visivo e del peso. Naturalmente, come poteva mancare la buona,vecchia schiera di telecamere e il reticolo di raggi X?

“Ohibò” esclamò l’impavido Bill “qui urge una soluzione.” E tiratosi fuori di tasca un biscottino-ino-ino di cinque chili prese a sventolarlo. “Vieni cagnolino! Vieni da papà!”

Due ore dopo.

“Ti prego cane, vieni fuori!” singhiozzò il moro, continuando imperterrito a muovere la mano anchilosata.

Il cucciolo, da gentil cane qual era, si voltò mostrando il posteriore.

“Umh” borbottò il cantante. “Vieni piccolino!” mostrò un sacchetto di soldi. “Sono tutti per te se vieni!” La bestiola scattò all’istante, correndo verso il ragazzo che tanto gentilmente (e stupidamente) gli offriva la pensione.

Bill spalancò le braccia, aspettando di stringere a se il suo nuovo animaletto.

Il cane corse, corse per raggiungere i suoi soldi…

… e incappò nei raggi X, abbrustolendosi all’istante.

“Uffi” s’indignò Capelli Dritti “Il mio metodo ha fallito. Urge un altro piano, ma stavolta deve essere un colpo di genio degno della mia superiore intelligenza…” stava per mettersi a pensare (?) quando un lamento proveniente dal basso attirò la sua attenzione

 

 

Un altro capitolo è finito ^w^
grazie a tutti i gentili che hanno commentato, mi commuovete ç-ç
vado di fretta perché mi connetto di nascosto (dovrei fare la tesi in questo momento, ma mi sono intrufolata in alice adsl >.>) Hermyone: grazie mille dei complimenti, ma soprattutto degli auguri XD già che ci sono, li faccio anche a te! Sul serio, sei stata gentilissima, danke shon ^*^

 
hEiLig FuR ImMeR: grazie anche a te, mi ha fatto piacere leggere che ti è piaciuta! Spero ti faccia ridere anche questo capitolo, fammi sapere ^^

 
Yaoista for life: grazie ^^

 
FrancescaKaulitz: grazieeeee ** troppo gentile XD a proposito della seconda twincest, quand’è che la vedremo sul piccolo schermo? ò.ò

 
RosenrotSide: ci iniziamo al comico insieme, allora XD sono felice di sapere che ti ha fatto una buona impressione, ma soprattutto di sapere che la trovi originale! Grazie mille **

 
BananaSplit: grazie dei complimenti, gentilissima!!

 
SiSi: grazie anche a te, sono felice di sapere che ti sia piaciuta!

 
Layla the punkprincess: grazie dei complimenti, spero che anche questo capitolo ti faccia ridere ^^

   
 
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