Povero di sentimenti.
Povero di affetti.
Povero d'amore.
Come un drogato che non sa più fare a meno della sua dose, tramuta nel nobile metallo, da cui non riesce a separarsi, tutto ciò su cui riesce a posare le mani, convinto, in quel modo, di poterlo possedere e provando, con questo espediente, a riempire il vuoto che sente nella sua esistenza.
Un vuoto che, così facendo, non potrà mai colmare.
L'uomo più ricco del mondo è il più povero di tutti.
Anche se non sa di esserlo.
***
Note dell'autore: Altre 100 parole, un altro giorno. Stavolta, però, si parla di un personaggio mitologico e della sua maledizione: re Mida e il tocco d'oro.
Ho scritto questa drubble ricordando una frase che mi è stata detta un caro amico (grazie mille, Piè :D).
Spero che vi piaccia ;).
Minus