Il necessario.
Avevo bisogno di scrivere una cosa elementare per
ricordarmi di cosa è necessario. Fra qualche mese saremo lontani e dio solo, se
esiste, sa *come* ci lasceremo.
Sdraiati sul tetto. Eclissati fino al collo nel sacco a pelo.
Mi tiri i capelli.
Non sparirai, vero?
Ti pizzico un fianco.
Hai intenzione di chiedermi di sposarti?
Volti la testa.
Non sono affatto romantica, no. Avanti, dillo, che sono
una strega.
Mi guardi intensamente.
Sei una strega.
Ti sorrido.
Già.
Appoggio la testa sulla tua spalla.
Allora sparirai…
Mi accomodo meglio sulla tua spalla.
Anche tu.
Ti muovi appena, la mia testa scivola indietro.
Non è una risposta né una giustificazione, ti pare?
Ti appoggio una mano sul petto.
Non mi devo giustificare se ho intenzione di andarmene da
qui.
Appoggi la tua mano sulla mia.
Non voglio dire questo.
Intreccio le mie dita con le tue.
Lo so. Vuoi soltanto chiedermi se mi dispiacerà
lasciarti.
Stringi la presa.
Voglio soltanto chiederti se è necessario lasciarci.
Sospiro.
No, che non lo è.
Allenti impercettibilmente la presa.
Cioè non vuoi lasciarmi?
Ti sorrido.
No, non voglio.
Mi guardi ingenuo.
…ma?
Ti guardo dolce.
Ma non lo so… lo sai, io non ci credo, ai sogni.
Distogli lo sguardo.
Questo non è un sogno.
Sospiro.
Questa situazione non durerà ancora per molto.
Mi guardi risentito.
E allora?
Affondo la testa nel tuo collo.
E allora quando saremo lontani svanirà tutto. Ci sarà dolore e ansia e rancore, capisci?
Accarezzi lento la mia mano ancora sul tuo petto.
Hai paura di soffrire?
Spalanco gli occhi.
Tu no?
La tua mano inghiotte teneramente la mia.
Io ho paura soltanto di non essere felice, e se tu non
sarai con me sicuramente non lo sarò.
Mi mordo un labbro.
Non voglio lasciarti. Non voglio…
Mi guardi bimbo.
Non è necessario che tu lo faccia, no?
Sorrido debolmente.
Ma sì, magari non lo farò.
Sospiri.
Strega.
Sorrido più convinta.
Ho detto che magari non lo farò!
Metti su il broncio.
Sei una strega.
Ridacchio.
Non lo farò.
Liberi un sorriso.
Ti amo.
Ti bacio.
Anch’io.