28/01/2014
1 recensioniFandom: Artisti musicali > Demi Lovato
Genere: Ipotetica flashfic riflessiva.
Note/Avvertimenti: Personalmente, non saprei proprio da dove iniziare.. Stimo e ammiro fin troppo Demi e la sua lotta contrò ciò che soggiornava e soggiorna tutt’ora dentro di lei. Ho un’amica che condivideva i suoi stessi problemi, dovuti a questioni differenti, ma pur sempre di una certa difficoltà. In pochi riuscivano a vederla davvero sofferente e vulnerabile, ogni giorno, mentre osservarla in quelle condizioni senza sapere come muovermi per provare ad aiutarla mi distruggeva. Quindi, nulla, ci terrei a dedicarla a lei, che oltretutto adora Demi. Nient’altro.
-
Demons
Demi ci ripensa, mentre si lascia scivolare sull’enorme divano bianco del suo appartamento.
Le luci soffuse poste parallelamente alle pareti in bianco e nero le ricordano vagamente quelle di uno studio psichiatrico.
Ricorda ancora come nessuno nella sua famiglia l’avesse mai davvero spinta a fare ciò per cui, solitamente, viene riconosciuta per strada.
Ricorda ancora quando il rumore dei suoi passi, -timidi e lenti-, invase l’intero soggiorno di casa Lovato, mentre gli sguardi preoccupati dei pochi presenti si spostavano in direzione degli occhi gonfi di una ragazzina fin troppo troppo spaventata per reagire autonomamente.
Quel “voglio stare bene” quasi soffocato.
Quel “salvatemi da me stessa” che faceva tanto “celebre citazione dallo splendido libro…”
Quelle richieste d’aiuto mai realmente comprese.
Quella forza che finalmente scoprì di possedere.
Quella guerra da vincere.
Quella sua ennesima lotta contro se stessa, quella sua continua battaglia quotidiana.
Esistono tanti modi per descrivere una dipendenza, ma neanche la più realistica delle definizioni eguaglierà mai le sensazioni che si cercano costantemente di riprodurre e ricordare, come quelle nascoste nella parte più oscura e buia del proprio cuore, del proprio cervello.
Perché è sempre tutto lì il problema, nella nostra testa.
E' lì che avviene l'origine di tutto.
E’ da lì che quel girone infernale prende il via.
E’ lì che si rintanano i rancori, le paure, le frustrazioni e le insicurezze.
E’ un’inquietudine costante, un ostacolo propriamente mentale.
E’ lì che i tuoi mostri si rintanano, mentre, nella loro spaventosa ambiguità, ridono e si prendon gioco di te.
Mentre ti deridono senza ripensamentii e portano dentro di loro la convinzione di essere dannatamente più forti di te.
Sta’ poi a te scegliere se distruggerli in tempo, uno per uno, oppure permettere loro di vincere.
E’ lì che progettano quell’autodistruzione che sembra tanto la soluzione giusta.
Ma no, non era la soluzione giusta, solamente la via d’uscita più semplice di cui servirsi.
Un unico movimento, gesto o respiro sarebbe bastato a mettere la parole fine ad una vita ancora tutta da vivere.
Perché c’è sempre, per quanto possa trovarsi nascosta in profondità, una valida motivazione per continuare a far battere un cuore.
E ti senti stupida, nel contempo in cui osservi gli sguardi di chi crede di conoscerti sul serio cercare di rendersi fastidiosamente utili.
Ma la verità è che non ti conosci a pieno neanche tu.
Non sai se potrai mai ricascarci, se sarai ancora capace di tenere a bada i tuoi demoni per molto o se presto prenderanno il sopravvento decisivo.
Eppure Demi è ancora qui, in piedi, nonostante tutto.
Si sente forte, potente, sicura, bellissima, padrona di se stessa, mentre il tempo scorre e segna già tre anni.
Tre anni di forza di volontà.
Tre anni di pace interiore.
Tre anni di serenità.
Tre anni di rinascita.