"Clove!'' la voce della governante della casa rimbombò per quasi tutta la casa.
Clove era stufa di dover sempre partecipare a feste importanti, cene lussuose e di indossare la maggior parte delle volte lunghi e scomodi vestiti.
Da quando suo padre aveva trovato una nuova moglie, le cose erano di gran lunga peggiorate.
La sua nuova sorellastra, Glimmer, non le dava mai pace.
Ma non pensate ad una storia simile a quella di Cenerentola, in cui la nostra protagonista deve pulire e obbedire agli ordini dati.
La sua matrigna e la sua sorellastra volevano sempre che Clove fosse perfetta.
Viveva nell'agio, non doveva mai fare il minimo sforzo per qualcosa e veniva sempre servita e riverita.
Tutto questo era snervante.
''Sì?''
''Tua madre vuole parlarti, è meglio che scendi subito.''
La ragazza dal viso lentigginoso e i capelli corvini si alzò di malavoglia dal divano in cui era seduta e si diresse verso il piano inferiore.
''Voleva parlarmi, signora?'' disse con astio verso la donna.
''Ti ho già detto che non devi chiamarmi signora. Mi fai sentire vecchia. E poi, io sono la tua nuova mamma, sarebbe giusto che mi chiamassi così.''
"Certo... mamma.'' disse fredda Clove.
''Ti volevo parlare del tuo futuro, anche se è già programmato.''
Già, tra le famiglie ricche le ragazze venivano trattate come oggetti.
Tutto programmato, tutto troppo perfetto.
I matrimoni venivano organizzati senza neanche il consenso dei due ragazzi, tutto per favorire l'economia.
"Non mi sposerò e tanto meno innamorerò a comando.'' disse Clove come se avesse letto nel pensiero della sua 'mamma'.
''Oh, si che lo farai. Abbiamo già scelto con chi, e verranno a cena stasera.
Renditi quanto meno presentabile e per favore, sii gentile con i nostri ospiti. Soprattutto con il tuo futuro maritino, trattalo bene.'' detto questo fece l'occhiolino a Clove e la lasciò in cucina, da sola.
Clove ci pensò un attimo..
Magari se non avesse acettato quest'opportunità non avrebbe conosciuto gente nuova, e chissà, magari si sarebbe potuta innamorare veramente.
 Andò nella sala grande dove si trovava anche sua "mamma" e le parlò molto seriamente sulla scelta appena presa, anche non avendo molta stima verso di sè.
 "Mamma.." disse con tono freddo.
In effetti non voleva chiamare mamma una donna sconosciuta, una donna che poi alla fine non era la sua mamma biologica.
"Dimmi cara"
 "Ho deciso, conoscerò questa famiglia che tu e papà volete presentarmi.. magari vedrò gente nuova e mi farebbe bene"
"Mh.. ma che bella cosa! Allora è confermato.''
 Stava quasi per andarsene, ma poi andò da Clove e le disse:
"Se tua mamma fosse qui sarebbe fiera di te"
 Le sussurrò per poi accennare un sorriso freddo, distaccato; quasi di scherno.
"Si.. e adesso? La mia vita cambierà in peggio o in meglio? Come starò al pensiero di vivere per sempre con qualcuno che non amo?"
 Pensò Clove ad alta voce.