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Autore: Mania    29/01/2014    3 recensioni
{ Rumplestiltskin!Centric ● RumBelle ● Flashfic - 529 parole }
«Dalla vita aveva imparato che una moltitudine di cose erano sopravvalutate, ritenute per ragioni sconosciute assi portanti della conoscenza globale, quando erano inezie – granelli di polvere dispersi nei raggi di sole. [...] Una cosa, una soltanto, non era stata mai esaltata vanamente, celebrata esageratamente, ed era l’unica che faticava a trattenere a sé.»
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO

C A P I T O L O U N I C O ▬
“ Di tante cose sopravvalutate e di una che non lo è



Dalla vita aveva imparato che una moltitudine di cose erano sopravvalutate, ritenute per ragioni sconosciute assi portanti della conoscenza globale, quando erano inezie – granelli di polvere dispersi nei raggi di sole.
Lo erano le buone maniere, perché con certe persone non si poteva mostrarsi in alcun modo gentili ed educati talmente squallidi e desolanti erano i loro animi.
Lo era la verità, perché da quel che ne sapeva lui, non portava né redenzione né libertà. La conoscenza era dolore, solitudine, emarginazione – chi troppo sapeva portava unicamente zavorre ad appesantire la coscienza e a limitare i gesti che il cuore, graffiato, precludeva per esperienza.
E l’esperienza stessa era largamente sovrastimata. C’era sempre qualcuno ad averne di più, a ciascuno insegnava moniti diversi e ognuno la interpretava come desiderava, traendo dalla stessa realtà massime soggettive con le quali poi piantava paletti di pregiudizi a impedire il mutare delle proprie concezioni. L’esperienza non portava saggezza – se così fosse stato, lui sarebbe dovuto essere l’essere più saggio tra tutti i mondi conosciuti, ed era evidente che non fosse così.
Gli errori erano altre di quelle perle su cui le persone da sempre ricamavano aforismi raffinati, privi di una sostanza quanto mai utile e spendibile quotidianamente. Gli sbagli erano prove della rovina dello spirito, della fallibilità umana e della debolezza insita in ognuno, ma non fortificavano, non rendevano migliori e insegnavano unicamente quanta caducità vi era nelle persone.
Avrebbe potuto continuare a fare una lista infinita di parole il cui significato era stato nel corso dei secoli fin troppo esaltato, un elenco con cui avrebbe potuto riempire un’enciclopedia dallo strambo titolo “Errate valutazioni sulla quotidianità”. E lui ne aveva approfittato – oh, quanto ne aveva approfittato, quanto guadagno aveva tratto da ciò -, speculando su quel ciclo continuo di vizi e virtù, che le persone spesso fraintendevano e confondevano tra loro, senza comprendere che non vi erano mai stati confini tra i due. Si poteva chiamare uno stesso atteggiamento in un modo o nell’altro, a seconda di chi era a far da spettatore e giudice, era tutta una questione di punti di vista e Rumplestiltskin ne aveva sempre avuto uno privilegiato, grazie al quale aveva mosso con destrezza le proprie pedine.
Una cosa, una soltanto, non era stata mai esaltata vanamente, celebrata esageratamente, ed era l’unica che faticava a trattenere a sé – qualcosa che aveva creduto perso per sempre più volte, per poi recuperarlo solo per smarrirlo nuovamente, in un rincorrersi di gioie e dolori prive di un epilogo. Cominciava a credere che per i cattivi non vi fosse davvero un lieto fine, non fino a quanto perseveravano a non abbandonare le vecchie abitudini – e lui ne aveva tante quante erano i punti della sua lista di sopravvalutazioni, e per la maggior parte non gli rendevano sicuramente onore. Eppure, aveva deciso di credere che c’era possibilità per redimersi, almeno un po’, almeno quel tanto che serviva per dimostrarle che per lei non stava solo provando a cambiare, ma lo stava facendo concretamente – anche se a piccoli passi, lentamente.
L’amore non era scontato, non era sopravvalutato, non era facile – era contraddizione, caleidoscopio di emozioni e valeva tutta la fatica per meritarsi quello che Belle gli offriva.




M A N I A’ s W O R D S
Finalmente ce la faccio a scrivere una RumBelle. Desideravo tanto trovare l’ispirazione per scrivere qualcosa su di loro da quanto ho visto Belle insieme a Rumplestiltskin – ok, è vero che io mi sono sbaffata lo show in nemmeno una settimana, però ehi, ma sembra un’eternità fa quando ne sono passate a stento due di settimane! -, e qualcosa negli ingranaggi della mia mente si è deciso a muoversi per produrre qualcosa su loro. Ok, è vero che è tutta Rumplestiltskin!Centric, che è tutta introspettiva, che è una modestissima flash, ma dal nulla a questo, mi pare già un passo in avanti. Anche se non sono la mia otp – ma credo che dalle due altre fic che ho pubblicato si sia capito che sono Captain Swan nel midollo – loro due li amo veramente esageratamente, sono stupendi e li trovo tanto perfetti che era inammissibile per me non aver ancora scritto qualcosa su di loro.
L’ho classificata come flash, perché ho sforato solo di 29 parole – sono così dannatamente prolissa che è un miracolo quando riesco a contenermi al di sotto delle 500. Passatemela!
Ah, chi un po' mi segue sa quanto terrore abbia per la resa dei personaggi, quindi, ero veramente indecisa se andasse bene la resa di
Rumplestiltskin o meno, ergo, nel caso fatemi sapere se devo aggiungere l'avviso OOC che lo metto #Maniasifatanteseghementali #Lostudiolefamale
Come al solito io parto a scrivere le note in modo sconclusionato, come al solito voi non fateci troppo caso. Ringrazio tantissimo in anticipo chiunque leggerà, e vi chiedo come sempre di lasciarmi una piccola recensione, tanto per farmi sapere cosa ne pensate e per farmi felice – e distrarmi dalla sessione d’esami, già che ci penso da sola a distrarmi dallo studio!
Alla prossima,

Mania■

  
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